DAGOSPIA.COM Da Boston: Pallotta vuole vendere la Roma

Pallotta
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“So quanto siano pazzi i tifosi romanisti, ma sono preparato: voi non sapete quanto sono pazzo io”, dichiarò James Frank Pallotta Jr. il 15 aprile 2011 quando, insieme ad altri tre imprenditori statunitensi, Thomas DiBenedetto, Michael Ruane e Richard D’Amore, si comprò la Roma di Totti, all’epoca in mano a Unicredit.

Pazzo sì, ma non al punto di rimetterci quattrini. Da Boston giunge a Dagospia la notizia che Pallotta & soci hanno dato incarico a un loro rappresentante di vendere la squadra giallorossa. Il cambio di guardia sulla panchina – fuori Garcia, dentro Spalletti – è solo un tentativo di dare una ripitturata a una squadra messa sul mercato.

I motivi sono tanti (il periodo nero della squadra, guidare una società calcistica decisamente caotica da oltre oceano, il progetto del nuovo stadio a Tor di Valle arenato nei cunicoli del Comune di Roma, eccetera) ma, gratta gratta, la causa numero uno che spinge Pallotta a vendere è semplice: non c’è business, si guadagnano solo botte di bile e lo sport-impresa, come in Gran Bretagna Germania e Stati Uniti, in un paese come l’Italia non funziona. Meglio vendere.

Fonte: dagospia.com

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