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L’ANALISI di CAGLIARI-ROMA Verde illumina e dà profondità (finalmente). Mapou-Astori da brividi, centrocampo stanco

L'analisi della partita
L’analisi della partita

Si torna a vincere un mese dalle esultanze di Udine. Si torna a festeggiare tre punti importanti, più per il morale della truppa che per il campionato. La Roma batte 2-0 il Cagliari al Sant’Elia e risponde alle vittorie per 3-1 di Juventus e Napoli. Distanze invariate ma stato psicologico dei giallorossi in crescita. Il successo permetterà a Garcia di affrontare una settimana intera di lavoro senza troppe critiche, anche se i problemi della Roma non si sono risolti tutti con uno schioccar di dita. Domenica prossima a Roma arriverà il Parma, ultimo in classifica, in crisi societaria e debilitato dal dover giocare mercoledì col Chievo la gara rinviata per neve. In settimana Garcia riavrà a disposizione gli squalificati Manolas e Florenzi e riabbraccerà i vincitori della Coppa d’Africa Gervinho e Doumbia. Rientri che vanno a sommarsi alle buone notizie arrivate dalla vittoria di Cagliari. Verde, Sanabria e Paredes sono stati tra i migliori in campo: ora tocca ai grandi giocatori tornare a brillare.

MOVIMENTO SENZA PALLA – Un successo tanto sofferto quanto importante. Il Cagliari di Zola è avversario molto diverso rispetto alla squadra stralunata allenata da Zeman. Corta e aggressiva nella propria metà campo, non lascia spazi centrali. Studiando la debolezza dell’avversario sugli esterni, Garcia piazza Verde e Ljajic larghi con Torosidis e Holebas pronti a sovrapporsi. Pjanic affronta Daniele Conti in un duello puntato all’annullamento reciproco. Le sofferenze romaniste iniziano dopo neanche 60 secondi, quando Torosidis spazza l’area di rigore dalla sponda di Joao Pedro (dormita di Holebas) su cross di Avelar. Il primo squillo romanista è di Verde al 9′, con un bolide mancino che sorvola di mezzo metro la traversa di Brkic. Dall’altra parte De Sanctis è bravo a mettere una pezza su Cop, abile a scattare alle spalle di Yanga-Mbiwa su un filtrante. Astori aveva dimenticato la copertura. A Cagliari tornano a vedersi sprazzi di pressing alto e qualche movimento senza palla da parte dei romanisti: così accade che al 26′ Keita recuperi al limite dell’area sarda e serva Verde in area, smarcato dal movimento (!) di Ljajic. Il destro del giovane lambisce il palo. Verde attacca la profondità, Ljajic e Pjanic si smarcano, Torosidis non ha i timori fisici di Maicon a spingere sulla fascia. Il gol del vantaggio arriva da un po’ di scaltrezza ritrovata mixata al talento: Pjanic e Ljajic battono veloci la punizione conquistata da Verde, il serbo la dà al talentino che serve l’accelerazione di Ljajic con un bellissimo tocco sotto. Tiro di punta e Roma in vantaggio. Non accadeva da un mese e due giorni.

COP SBAGLIA – Al rientro dagli spogliatoi non è la solita Roma pimpante, anzi. Come il Cagliari alza leggermente l’intensità, Keita e Nainggolan perdono lucidità, Yanga-Mbiwa e Astori si abbassano paurosamente nonostante i costanti richiami di Garcia e De Sanctis. La Roma non riesce più ad essere minimamente aggressiva, rintandosi nella propria metà campo. Al 17′ Sanabria prende il posto di Totti e da solo in avanti riuscirà a tenere più di qualche pallone lontano dall’area. Le due grandi occasioni del Cagliari arrivano al 21′ e al 32′: nella prima Cop approfitta di un clamoroso svarione siglato dal duo Holebas-Astori ma trova il muro di De Sanctis, mentre nella seconda è un’incomprensione tra Yanga-Mbiwa e lo stesso portiere romanista che gli spalanca la porta. L’attaccante croato, forse stupito anche lui, calcia clamorosamente alto. Gli altri due brividi sulla schiena dei romanisti li fanno correre Pjanic e Astori. Al 26′ il centrocampista sbaglia nel giro palla lanciando Mpoku contro Yanga-Mbiwa: il difensore francese è bravo a temporeggiare nell’uno contro uno, consentendo il recupero dei compagni. L’altro grande ex completa la sua giornata terribile al 30′ quando prima colpisce un avversario nel tentativo di rilancio e poi liscia di testa, a due passi da De Sanctis, il successivo pallone impennatosi.

CECCHINO PAREDES – Entrato alla mezzora per Ljajic e schierato fuori ruolo come ala destra, Paredes riesce a segnare il gol che vale tre punti: dopo un contropiede di Sanabria e Torosidis terminato con un ottimo intervento di Brkic su Verde, l’argentino centra l’angolino giusto per lo 0-2. Al 39′ Verde ha ancora la forza per attaccare la profondità su lancio di Holebas. Il suo lungo traversone termina al limite dell’area sul lato opposto dove Paredes scocca il destro vincente che con la collaborazione di Brkic e l’appoggio del palo entra in rete. E’ il gol che abbatte il morale del Cagliari, che solo all’ultimo dei cinque minuti di recupero trova con Mpoku la rete dell’1-2 finale, giusto per far arrabbiare ancora un po’ De Sanctis con Holebas.

A cura di Daniele Luciani

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