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GAZZETTA.IT La Roma risponde col tris. Garcia riprende a correre

Gervinho Torosidis
Gervinho Torosidis

(A. Pugliese) Alle 7 sberle della Juventus al Parma la Roma risponde con tre schiaffi al Torino, ma ben assestati tanto da far male male (i granata hanno subito in un colpo solo un terzo dei gol subiti in dieci gare). E con il rientro dopo 8 mesi di assenza di Kevin Strootman, la ciliegina perfetta su dina torta dolcissima. Per il Toro, invece, un altro brutto scivolone, nonostante i 7 rientri dopo quello di Helsinki.

RITORNO AL PASSATO — Garcia rilancia Ljajic dal via e porta Strootman in panchina, a 9 mesi esatti dall’infortunio di Napoli. Ventura viene dal k.o. di Helsinki e rispetto a quel capitombolo ripresenta tanti titolari in più. I primi minuti sono di battaglia, ma basta poco per capire che la Roma ha una marcia in più: tecnica, organizzativa, rabbiosa. Ljajic regala subito due brividi, poi è Totti a regalare a Torosidis la palla del vantaggio dopo appena 8′ di gioco. Qui gira la partita, anche se il Torino non rinuncia a giocare e con Quagliarella impegna severamente due volte De Sanctis. Ma sono fiammate, perché stavolta la Roma torna a distendersi come ai bei tempi e il gioco è fluido come ad inizio stagione. L’incrocio dei pali nega il gol a Pjanic su punizione (21′), poi è ancora il bosniaco a regalare a Keita l’assist giusto per il 2-0, con una staffilata da fuori del maliano. E se il risultato resta sul 2-0 fino all’intervallo è solo merito di Gillet (parate su Pjanic e De Rossi), della precipitazione di Gervinho (due volte) e della sfortuna che nega a Totti un gol mondiale, con cucchiaio di poco fuori da 20 metri.
ESULTANZE E RIENTRI — Allora Ventura, dopo aver perso Vives per infortunio (dentro Nocerino), cerca di cambiare volto al centrocampo inserendo Sanchez Mino per Farnerud. L’obiettivo è avere più brillantezza, anche nel fraseggio corto. Obiettivo fallito, nonostante Peres abbia una buona opportunità, anche perché al 13′ arriva il gioiello di Ljajic: altro assist di Pjanic, sterzata su Moretti e destro a girare da 20 metri festeggiato con un’esultanza polemica, sedata dall’abbraccio dei compagni. Al 36′ la Roma passa ancora con Gervinho, annullato però per fuorigioco netto. Il finale è invece tutto di Strootman, entrato a sei minuti dalla fine tra l’apoteosi della gente giallorossa. In una serata di tante belle cose, il rientro dell’olandese è anche più di una ciliegina sulla torta.
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