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IL MESSAGGERO C’è anche la Starwood nella Roma americana

Starwood Capital Group
Starwood Capital Group

(R. Dimito) – C’è Starwood assieme a James Pallotta nell’accordo per rilevare da Unicredit il 31% nella Neep, holding azionista con il 78% della As Roma. Ieri pomeriggio è stato firmato il contratto che consente alla As Roma Spv di salire dal 60 al 91% del capitale di Neep (l’altro 9% è in mano a Raptor Capital Management, fondo del presidente del club). Il tira-e-molla finale tra le parti, ha abbassato il prezzo a 33 milioni, come si legge nel comunicato: sarebbe stata la Consob a richiedere espressamente di rendere noto anche il valore economico dell’operazione. E rispetto al prezzo iniziale richiesto da Unicerdit che avrebbe però portato a una rateizzazione troppo lunga, adesso il pagamento sarà cash.

IL RUOLO CRUCIALE DI KOHALMI – Ma la vera novità che Il Messaggero è in grado di svelare, riguarda il peso che avrebbe già assunto Starwood nella As Roma Spv. Nel negoziato conclusivo con la banca, è intervenuto, infatti, un alto esponente del maxi-fondo immobiliare americano che, con questa operazione, ha saldato i rapporti con Unicredit, progettando una collaborazione futura. Il vicedirettore generale dell’istituto Paolo Fiorentino, presidente di Neep e consigliere della Roma, avrebbe trattato con Zsolt Kohalmi, un manager ex Meyer Bergman, colosso con sede a Londra del real estate, a cui ha affidato il ruolo di plenipotenziario per la crescita europea di Starwood. Sembra che i due, in vacanza in località distanti tra loro, abbiano dovuto sentirsi telefonicamente nelle ultime ore per spianare la strada all’accordo inceppatosi nella trattativa fra i legali, avvenuta anch’essa in conference call. Il ruolo avuto da Starwood e il peso negoziale dimostrano che il fondo immobiliare che ha una divisione negli hotel, è già salito nel capitale della Spv. Avrebbe infatti rilevato la piccola quota residua di Tom DiBenedetto (circa il 5%) e, soprattutto avrebbe apportato soldi nel capitale, utilizzati in questa occasione per saldare Unicredit. Da quanto si evince, Starwood e Pallotta sarebbero i due azionisti di larga maggioranza della società americana.

FUSIONE IN VISTA A questo punto, anche per semplificare la struttura societaria di controllo della Roma calcio, è possibile che, a breve, si proceda a una fusione fra la As Roma Spv e Neep holding. Si potrebbe dar luogo a quello che, tra i banchieri d’affari, si definisce un reverse merger, cioè una fusione inversa, nel senso che la controllata (appunto Neep) incorpora la controllante (As Roma Spv). Con il risultato di far scendere di un piano la presenza di Pallotta e Starwood nella nuova Neep con un controllo più diretto sul club giallorosso. Ma si tratta di tecnicalità finanziarie che potrebbero avere un peso nella futura governance della società giallorossa.  Nell’accordo è previsto anche che Unicredit, Spv e Raptor sciolgano il patto parasociale di Neep in scadenza il 18 agosto: nei tre anni di durata è servito per disciplinare la composizione del consiglio della Roma calcio attribuendo ai rappresentanti della banca poteri di veto su certe decisioni di spesa. Con il nuovo assetto del club se ne avvantaggiano tutti. Pallotta trova un alleato forte per il futuro della società giallorossa ma anche per il progetto stadio visto che Starwood entra nel consorzio che costruirà il nuovo impianto. E se ne avvantaggia inoltre Unicredit per due motivi. Il primo: dismette dopo oltre quattro anni, la partecipazione nella Roma, non congeniale con lasua attività tipica e coglie l’occasione per costruire con Starwood progetti in campo del real estate in Italia e Europa.
Intanto Consob che ha seguito fino all’ultimo il negoziato, ha multato Adnan Adel Aref Al Qaddumi, lo sceicco di Perugia che si era fatto avanti con Pallotta, nell’inverno 2013, per rilevare una quota del club: 50 mila euro per non aver risposto ai quesiti posti.

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