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1X2 Juventus-Roma

1X2

E’ una classica del calcio italiano, disputata settantanove in Serie A. Sono le uniche squadre ad essere andate in Serie B solo una volta (solo l’Inter ha fatto meglio, con zero) e sono legate da una rivalità storica risalente soprattutto agli anni ’80. Juventus-Roma non è mai una partita come le altre, soprattutto per i giallorossi che si sono visti più di una volta defraudati di partite e, come accaduto nel 1981 con Turone, addirittura di titoli. I precedenti sono schiaccianti: su 79 match la Juventus ha trionfato 50 volte contro le 8 giallorosse. Ventuno i pareggi.

SEGNO 1 

La Juventus lanciatissima verso lo scudetto ospita la Roma di Luis Enrique, ancora in corsa per un posto in Champions League, ma penalizzata dai risultati e dalle prestazioni altalenanti che ne hanno fortemente rallentato la corsa. Conte recupera Quagliarella che va ad affiancare l’ex Vucinic nel 3-5-2 del tecnico bianconero. Le vere sorprese sono nella Roma con Luis Enrique che ancora una volta rivoluziona la sua formazione ripescando Rosi e Perrotta, ma soprattutto escludendo capitan Totti ed Heinze. Al centro della difesa, al fianco di Kjaer, c’è De Rossi. Scelte che fanno discutere e che non pagano perché dopo 8 minuti la Roma è già sotto di due gol. Vidal fa doppietta, prima di sinistro, al 4’, su assist di De Ceglie, poi di destro, all’8’, su appoggio di Vucinic. Due grandi conclusioni, ma che trovano la difesa giallorossa impreparata.

Quando sembra che i giallorossi stiano iniziando a prendere le misure per abbozzare una reazione quando arriva l’episodio che chiude la partita. Al 26’ Vucinic lancia Marchisio che viene atterrato da Stekelenburg: rigore e rosso per il portiere olandese. Esce Borini ed entra Curci che fa il miracolo su Pirlo, ma che sulla respinta si arrende al centrocampista bianconero. Sul 3-0 e in superiorità numerica, partita finita, la Juve gioca in scioltezza e con De Ceglie, Quagliarella e Pirlo cerca il 4-0. Nella ripresa la Juve gestisce e, al 7’, Marchisio confeziona il poker piazzando un bel piatto destro. Luis Enrique si addossa le colpe:  “Difenderò sempre i giocatori della Roma. Abbiamo 50 punti: qualcosa di buono è stato fatto. Alla squadra non manca la voglia, ma ci vuole tempo per portare avanti un certo tipo di lavoro. Comprendo i tifosi: sono delusi, meritano più intensità. Se una gara comincia male si fatica a correggerla”.

TABELLINO 

Juventus Stadium di Torino, 22 aprile 2012, XXXIV giornata

Juventus-Roma 4-0 (2′ Vidal, 8′ Vidal, 30′ Pirlo (rig.), 53′ Marchisio)

Juventus: Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal (68′ Giaccherini), Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Quagliarella (62′ Del Piero), Vucinic (57′ Borriello). A disp: Storari, Caceres, Pepe, Matri All.: Conte

Roma: Stekelenburg; Rosi, Kjaer 5, De Rossi, Josè Angel; Gago, Marquinho, Borini; (27′ Curci), Perrotta; Pjanic (62′ Lamela), Osvaldo (57′ Bojan). A disp.: Heinze, Totti, Taddei, Greco All.: Luis Enrique

SEGNO X

La partite dell’anno va di scena al Delle Alpi. Roma e Juventus, prima e seconda, decidono una bella fetta di Scudetto. I giallorossi, reduci dal pareggio del derby, vogliono arginare le velleità di rimonta in classifica dei bianconeri, ma la partenza degli uomini di Ancelotti è bruciante. La squadra di Capello non ha neppure il tempo di entrare in partita che al quarto minuto è già sotto: Zidane avanza indisturbato e crossa per Del Piero che di testa deposita in rete sorprendendo la difesa capitolina. Per la Roma neanche il tempo di riordinare le idee, evidentemente confuse, che la Juventus raddoppia con Zidane che, servito da Inzaghi, come un coltello nel burro taglia nuovamente la retroguardia romanista. Stavolta Antonioli non può proprio nulla ed è il raddoppio del francese. Il due a zero dopo appena sei minuti mette in ginocchio i giallorossi.

Nella ripresa fuori Totti per Nakata e la mossa di Capello si rivela una delle più azzeccare della sua carriera. Al 34′ proprio il giapponese riaccende le speranze della capolista con un potentissimo tiro dai trenta metri che si insacca sotto il sette. Sale la Roma, la Juve trema e al 45′ dal destro di Nakata arriva un pareggio cercato con la forza di volontà: Van Der Sar non trattiene e Montella realizza il definitivo due a due. E’ puro delirio per i diecimila romanisti giunti nella città piemontese. La Roma ritrova quel che aveva perso nel derby, e trova quel pezzo di scudetto. Ecco le parole di Capello a fine match: “Un pareggio importante, non mi sarei mai sognato di venire a Torino, finire sotto 0-2 e poi conquistare un punto. La verità? Siamo forti. Nei primi dieci minuti non eravamo in campo. Totti? Nessuno è intoccabile. Gli extracomunitari? Prima pagavamo una regola ingiusta”.

TABELLINO

Stadio Delle Alpi di Torino, 6 maggio 2001, XXIX giornata

Juventus-Roma 2-2 (4′ Del Piero, 6′ Zidane, 79′ Nakata, 90′ Montella)

Juventus: Van der Sar; Tudor, Iuliano (90’ Ferrara), Montero, Pessotto, Zambrotta, Tacchinardi, Davids, Zidane, Del Piero (80’ Conte), Inzaghi (84’ Kovacevic). A disp.: Carini, Paramatti, O’Neill, Trezeguet. All.: Ancelotti.

Roma: Antonioli, Zebina, Samuel, Aldair, Cafu, Tommasi, Zanetti (60’ Assuncao), Candela, Totti (60’ Nakata), Delvecchio (46’ Montella), Batistuta. A disp.: Lupatelli, Rinaldi, Mangone, Di Francesco. All.: Capello.

SEGNO 2 

La Roma di Capello torna al Delle Alpi, stadio che meno di un anno prima gli aveva praticamente consegnato lo scudetto dopo una partita al cardiopalma. I giallorossi, partiti malino in campionato, devono inseguire l’Inter e la sorpresa Chievo lanciate spedite in questo inizio di campionato. Capello punta ancora su Panucci, decisivo nell’ultima vittoria contro la Fiorentina in casa, e rilancia Batistuta fino a questo momento un po’ spento. Ed è proprio il Re Leone argentino a portare in vantaggio al Roma al 37′ con una punizione da 20 metri che manda il pallone sopra la barriera e si infila sotto la traversa. Nel secondo tempo Lippi cambia l’assetto tattico della sua Juve facendo entrare Trezeguet al posto di Tacchinardi, ma la squadra bianconera non riesce a sfondare e la Roma raddoppia a tempo quasi scaduto: cross di Cafu, Montella tira, Buffon respinge e Assuncao segna il definitivo 0-2. Felice Capello: “Ecco le mia Roma. Non era facile venire a vincere a Torino contro questa Juve. Siamo in crescita. Adesso tutti sanno che dovranno fare i conti con noi. Ho scelto i più in forma”.

TABELLINO 

Stadio Delle Alpi di Torino, 29 settembre 2001, IV giornata

Juventus-Roma 0-2 (37′ Batistuta, 90′ Assuncao)

Juventus: Buffon; Zenoni C., Thuram, Iuliano, Pessotto (69’ Paramatti), Zambrotta, O’Neill (60’ Maresca), Tacchinardi (46’ Trezeguet), Nedved, Del Piero, Salas. A disp.: Carini, Ferrara, Birindelli, Rondinella. All.: Lippi.

Roma: Antonioli; Zebina, Samuel, Aldair, Panucci, Tommasi, Assuncao, Lima (72’ Cafu), Candela, Totti (79’ Montella), Batistuta. A disp.: Cejas, Siviglia, Tomic, Delvecchio. All.: Capello

Giovanni Parisi

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