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PRIMAVERA ROMA-LAZIO 1-2, LE PAGELLE Di Mariano imprendibile, Pellegrini e Mazzitelli danno forza e qualità. Keita e l’arbitro cambiano la partita

Luca Mazzitelli e Simone Battaglia

La maledizione del derby continua per la Roma Primavera di Alberto De Rossi che a Trigoria si fa ribaltare una gara in pieno controllo sia per colpe proprie sia per ripetuti errori arbitrali. Vince la Lazio per 1-2 al “Di Bartolomei”, secondo successo consecutivo dopo quello dello scorso anno firmato da Keita. Anche oggi il giovane spagnolo è stato decisivo: subentrando dalla panchina ad inizio ripresa (Petkovic potrebbe utilizzarlo domani contro il Genoa), lo spagnolo ha suonato subito la carica dopo il gol del vantaggio giallorosso su rigore realizzato due volte da Di Mariano. Bellissimo il duello a distanza intrapreso dai due attaccanti, che hanno trascinato ogni avanzata delle rispettive squadre. Poi al 25′ della ripresa uno degli episodi chiave: tre minuti dopo un rigore visto solo da Baroni a favore della Lazio, Pollace già ammonito stende Di Mariano a metà campo con un colpo al quadricipite della coscia sinistra. Il numero dieci rimane giù, l’arbitro grazie incredibilmente l’esterno biancoceleste dalla seconda ammonizione. De Rossi cambia Di Mariano, convocato per Torino da Garcia, e la Roma esce dal campo insieme a lui. Capradossi si distrae malamente in area e si fa sfuggire da Serpieri che realizza il suo secondo gol nel derby dopo quello nel derby d’andata dello scorso anno. In cinque minuti gara ribaltata dalla Lazio. La Roma si rende pericolosa solo da calcio piazzato e con Ferri ha l’occasione per il pareggio al 93′ ma Strakosha è perfetto in uscita e regala ai suoi l’aggancio in classifica ai giallorossi. La Roma perde l’imbattibilità ed ora è prima a 15 punti insieme alla Fiorentina e alla Lazio. Queste le pagelle del derby:

Proietti Gaffi 6: è la media tra il 5 che meriterebbe per la mancata uscita sul secondo gol e il 7 che si guadagna salvando a tu per tu con Lombardi e tenendo in gara i suoi.

Balasa 5,5: Crecco e Lombardi non sembrano volersi impegnare nel primo tempo, potrebbe spingere di più in coppia con Ferri ma si limita all’ordinaria amministrazione. Entra in scivolata con Elez, subisce un colpo e viene anche ammonito. Dal 49’st Capradossi 5: forse il fuso orario, forse un mese fuori, sbaglia totalmente il derby dimenticandosi di marcare Serpieri in occasione del gol vittoria laziale.

Somma 5,5: fino a quando rimane lui al centro della difesa, la Roma non balla. De Rossi lo sposta a destra pensando già all’ingresso di Keita che però lo mette più volte in difficoltà sull’esterno.

Boldor 5: convocato anche dall’Under 21 romena, sembra partire bene lasciando solo un’occasione nel primo tempo. Cala nella ripresa e, anche se il fallo sul rigore non sembra esserci, si lascia sfuggire Fiore con troppa superficialità.

Sammartino 6: generoso oltre ogni limite, spinge con costanza e buona qualità nel primo tempo. Il migliore del pacchetto arretrato anche se nel finale spreca un paio di buone azioni con troppo foga.

Pellegrini 7: a sorpresa De Rossi lo preferisce a Cedric per avere parità numerica in mezzo al campo. Fa sparire Crecco e Oikonomidis, strappa palloni e li lavora sempre con qualità. Motore e cervello dei giallorossi, la squadra paga la sua flessione negli ultimi dieci minuti quando è tormentato dai crampi.

Battaglia 5,5: dovrebbe essere l’uomo d’ordine, finisce per essere il più lento e meno concreto. Ha qualità nel sinistro ma oggi non riesce a mostrarla.

Mazzitelli 6,5: ammonito dopo quattro minuti per un fallo di mano involontario, gioca una partita quasi perfetta con contrasti e pressing che mettono sempre in confusione gli avversari. Peccato per quella punizione fuori di un metro.

Ferri 5,5: prestazione negativa per il funambolo e miglior marcatore giallorosso da cui ormai ci si aspetta sempre qualcosa in più. Quel surplus che sarebbe arrivato con il possibile gol del 2-2 a tre minuti dalla fine.

Trani 5,5: col suo fisico da corazziere si disimpegna bene nel trio Elez-Serpieri-Ilari. Un po’ in ritardo sui cross che arrivano a centro-area. Mette in campo sempre tanta generosità. Dal 30’st Musto 6: agevolato dallo sfiancamento fisico di Trani ai danni degli avversari, dà vivacità in avanti e soprattutto di prima regala a Ferri la palla del 2-2.

Di Mariano 7: la convocazione contro il Chievo e la nuova chiamata per il Torino sembrano galvanizzarlo ancor di più. Fa sparire il pallone dalla vista degli avversari, segna il rigore che Baroni gli fa ripetere. Segna di nuovo con ancora maggior freddezza la terza rete in campionato. Pollace dovrebbe andare a fare la doccia dopo un’ora, invece gli rifila un bel colpo alla coscia sinistra e De Rossi manda lui negli spogliatoi. Imprendibile. Dal 25’st Verde 6: parte in sordina, va troppo leggere in chiusura di Keita sul cross dell’1-2 ma poi mette il turbo e manda in crisi la Lazio. Splendida la rasoiata per Musto nell’occasione in cui Ferri potrebbe pareggiare.

Lazio (4-3-3): Strakosha 6,5, Pollace 5, Serpieri 6,5, Ilari 5, Filippini 6,5; Paterni 5 (1′st Keita 6,5), Elez 6, Oikonomidis 5 (35′st Murgia s.v.); Fiore 6, Lombardi 5,5 (46′st Palombi s.v.), Crecco 5,5. A disp.: Guerrieri, De Angelis, Fè, Costalunga, Mattia, Perocchi, Sterpone, Pace, Steri, Milani. All.: Bollini 6,5.

Arbitro Baroni di Firenze 4,5: inizia facendo giocare molto e fa salire subito la tensione tra le squadre. Inizia a mostrare cartellini gialli solo verso i romanisti che commettono un quarto dei falli degli avversari. Addirittura ammonisce Balasa mentre è costretto ad uscire dal campo per il duro colpo ricevuto da Elez. Il contatto da rigore tra Boldor e Fiore, che non sembra esserci, avviene fuori area ma Baroni indica il dischetto. Nel finale espelle Ilari perché non potrebbe altrimenti dopo aver risparmiato il secondo giallo a Pollace che all’ennesimo intervento fa uscire per infortunio Di Mariano. Nei minuti finali mancano almeno due punizioni dal limite dell’area per falli su Verde e Musto. Pessimo.

A cura di Daniele Luciani

 

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