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GAZZETTA DELLO SPORT Tabù Catania. Per sfatarlo c’è Marcos, più forte della febbre

Marquinhos

(M. Calabresi) – Una delle prime cose che gli stranieri imparano dell’italiano sono le parolacce. C’è chi le pubblica senza «omissis» e chi, come Marquinhos, le lascia intendere. La didascalia della foto pubblicata su Instagram dal 18enne brasiliano è emblematica: «C…. di febbre», scrive da sotto le coperte. Maledetta febbre: già giovedì lo aveva tenuto a letto, ma ieri si è fatta risentire, dopo che in mattinata si era allenato con il gruppo.

Ottimismo – Più che di febbre, quella di ieri si è trattata di alterazione e, per precauzione, lo staff medico ha deciso di rimandarlo a casa: a meno che la notte non abbia portato sconquassi, Marquinhos stamattina parteciperà alla rifinitura e nel pomeriggio salirà sull’aereo che porterà la Roma a Catania. Nessun dubbio, invece, che su quel volo ci sarà ancheLeandro Castan: il dolore al piede destro persiste, ma è sopportabile, e la coppia difensiva tutta brasiliana tornerà a essere quella titolare, dopo che l’assenza di Marquinhos a Napoli ha portato quello che tutti hanno visto. Non che il baby arrivato dal Corinthians sia improvvisamente diventato la medicina a tutti i mali della Roma, ma i numeri parlano chiaro: dopo la sua ingiusta espulsione nella gara contro il Milan, la difesa ha incassato sei gol in una partita e un quarto d’ora.

Derby sudamericano – Coppia brasiliana, dunque, contro attacco tutto argentino: Gomez, Bergessio e Barrientos, più Castro prima riserva a disposizione di Maran. Troppo importante fermarli per il morale della Roma e per interrompere un trend che al Massimino è nerissimo: la Roma a Catania ha vinto una sola volta nella sua storia, il 20 dicembre del 1970 (più il 2-0 del 2007, ma si giocava sul neutro di Lecce) e che, specie dopo il 7-0 del 2006, ha visto aumentare l’ostilità nei suoi confronti. Ricordate cosa successe nel 2008, quando Ibra segnò il primo gol per l’Inter a Parma?

Nomi in difesa – Assieme a Marquinhos e Castan, al centro l’unico disponibile fino a fine mese è Burdisso (con quella di domani, a gennaio la Roma giocherà almeno altre quattro gare, ma potrebbero essere anche sei in caso di qualificazione in Coppa Italia), anche perché Romagnoli è out per una lesione al retto femorale. «A fare esperienza altrove non ci penso — assicura il 17enne di Nettuno a Roma Channel —. Il segreto per rimanere umile? L’ambiente che mi circonda e non perdere le vecchie amicizie. E Pjanic è impressionante». Vista l’emergenza, ma anche per la prossima stagione, Sabatini è a caccia di difensori: Bressan ha firmato per il Gremio (dove c’è Saimon, altro osservato speciale), Fabio Santos non convince per caratteristiche, la Juve non cede Caceres. E allora Sabatini tiene aperta la porta Cassani e non perde di vista un altro brasiliano, Nei, ’85 svincolatosi dall’Internacional. Ma il fatto che Marquinhos si alzi dal letto e giochi è già una buona notizia.

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