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CHIEVO-ROMA Le pagelle dei quotidiani

Le Pagelle

Per la prima volta nella sua storia, la Roma esce battuta dal Bentegodi in una sfida contro il Chievo. Partita condizionata dalla nebbia e, soprattutto, da gravissimi errori arbitrali. Come tutti i lunedì vi proponiamo le pagelle dei protagonisti giallorossi e tutte le valutazioni dei quotidiani questa mattina:

IL MESSAGGERO a cura di M. Ferretti

GOICOECHEA 6

Assiste alla spinta della sua squadra per arrivare al golsenza dover intervenire in maniera seria, nella prima frazione. Determinante in avvio di ripresa su un colpo di testa ravvicinato di Rigoni, Pellissier lo salta con facilità ma partendo da posizione irregolare.

PIRIS 6

Attacca con veemenza e difende abbastanza bene, lì a destra. Offre un punto di riferimento costante in entrambe le fasi. E fino alla fine, sfiorando anche il gol.

MARQUINHOS 6

Quando gli capita di sbagliare il tempo dell’entrata, rimedia con la sua straordinaria velocità. Infortunato, chiude da centravanti, rifiutandosi di uscire come voleva Zeman.

CASTAN 6

Attento, deciso quando c’è da salire verso il centro del campo. Ammonito, salterà il Milan.

BALZARETTI 5,5

Dà l’impressione di avere la possibilità di fare di più e con maggiore qualità, invece sembra accontentarsi del compitino. Non fatto bene, però.

BRADLEY 5

Altissima la percentuale di errori  in fase di palleggio: azzecca poche giocate, non dà velocità alla manovra. Zeman lo cambia in ritardo.

TACHTSIDIS 5

Cerca continuamente la giocata rapida, troppo spesso sbaglia la misura, non offre il contributo che Zeman si aspettava, e con lui i tifosi della Roma.

FLORENZI 6

Vivace, propositivo, molto attivo in entrambe le fasi. E tenta anche di andare alla conclusione. Anche lui finisce la partita da infortunato.

PJANIC 5,5

Molte decentrato a destra, alterna buone intuizioni a sbagli che non appartengono al suo repertorio.Non bene, stavolta.

OSVALDO 5,5

Uno spunto in area, nella prima frazione (Sorrentino para con le gambe in angolo); un colpo di testa largo, nella ripresa. Poco. Troppo poco.

TOTTI 5

Sta largo a sinistra e poi entra dentro il campo, dove non fanno i complimenti e lui sbaglia troppe cose. Forse la più brutta partita della stagione, per lui.

LAMELA 5

Per Pjanic: non si vede mai e non solo per colpa della nebbia.

DE ROSSI 5,5

Al posto di Bradley, chiude da centrale per Marquinhos azzoppato.

DESTRO 5

Rileva Totti, ma non riesce a fare meglio del capitano.

ZEMAN 5

Non indovina sia le mosse iniziali sia quelle in corsa, e la squadra – al di là della sconfitta – fa un grosso passo indietro sul piano della prestazione. Fin troppo molle, ad esempio.

 

IL TEMPO a cura di A. Austini

Goicoechea 5.5 Preferito a Stekelenburg perché «para meno ma partecipa di più» – Zeman dixit – salva d’istinto su Rigoni, è reattivo nelle uscite, tranne l’ultima che costa alla Roma il gol partita: oltre all’errore dell’assistente c’è anche il suo.

Piris 6 Corini dice ai suoi di puntarlo ripetutamente, si difende con attenzione e nel finale prova la sortita vincente in area.

Marquinhos 6 Un’altra prestazione più che dignitosa in difesa, sfrutta la velocità per neutralizzare Paloschi. Si fa male e resta in campo stoicamente in campo in posizione avanzata solo per far presenza, mentre dalla panchina gli gridano tutti di uscire.

Balzaretti 5.5 Ha un paio di palloni buoni in area ma come troppo spesso gli capita sbaglia l’ultimo passaggio. Nel finale reclama un rigore.

Bradley 5.5 Meno brillante rispetto alle ultime uscite, stavolta tocca a lui uscire.

Tachtsidis 5.5 Gioca sempre di prima, benino per un tempo poi si perde nella nebbia.

Pjanic 6.5 Sempre più a suo agio nella posizione di attaccante esterno, non è un caso che la Roma si spenga quando esce. Meritava di restare in campo.

Osvaldo 5.5 È il romanista che va più vicino al gol, si procura tre occasioni ma gli manca la cattiveria per buttarla dentro dopo aver fatto tutto bene.

Totti 5.5 Non è un marziano e anche per lui arriva una prestazione sottotono. Il suo vero avversario è Bergonzi, che gli fa perdere la pazienza.

Lamela 5.5 Ancora arrugginito, non riesce a dare la scossa.

De Rossi 6 Prima intermedio, poi centrale difensivo, cerca di tenersi dentro la delusione per l’ennesima bocciatura ed entra nell’azione incriminata del gol di Pellissier.

Destro 5.5 Largo a sinistra per Totti, come Lamela non lascia tracce.

Zeman 6 Sceglie la «sua» Roma, il gioco c’è per un tempo, poi scompare. Non convince il cambio su Pjanic, ma i responsabili maggiori della sconfitta sono quelli in maglia viola

 

GAZZETTA DELLO SPORT a cura di P. Archetti

GOICOECHEA 6 Rimbalza bene su un colpo di testa di Luca Rigoni e quando si tuffa di testa fuori area. Aggirato sul gol.

PIRIS 6 Un paio di recuperi eccellenti, fra cui uno stop a Hetemaj; poteva bucare la nebbia e Sorrentino sullo 0-0.

MARQUINHOS 6 Tiene Paloschi lontano dall’area, finisce infortunato in campo.

CASTAN  IL MIGLIORE Discreti anticipi, un’ammonizione un po’ dubbia gli farà saltare il Milan.

 

BALZARETTI 5,5 Due cross nel primo tempo, quasi nulla dopo.

BRADLEY 5,5 Un ex che ha fatto guadagnare milioni al Chievo. Per riconoscenza, non graffia.

DE ROSSI 5,5 L’escluso più discusso si trova sulla traiettoria del gol e sembrerebbe non salire a tempo.

TACHTSIDIS 5 Un ex dell’Hellas, però non sa cosa sia il temperamento da derby. Ritmi bassi, 13 palle perse.

FLORENZI 6 Mette in difficoltà il Chievo sul centrosinistra, sfiora il gol. Nella seconda parte pure lui cala.

PJANIC 6 Non solo alto a destra, ma aiuta in tutta la corsia: pregiati stop, sette cross, però zero conclusioni.

LAMELA 5,5 Entra quando la Roma è più sgonfia.

OSVALDO 5 È l’unico che tira in porta, ma sul portiere: butta allungandosi la palla il possibile vantaggio.

TOTTI 6 Si allontana dall’area per dare imprevedibilità alla Roma, tira due volte fuori. Troppo proteste (giallo), ma anche un fallo da rigore che doveva venir fischiato.

DESTRO 6 Al posto del capitano, parte all’arrembaggio ma non viene aiutato.

All. ZEMAN 5,5 Le scelte di centrocampo non sono le migliori, anche un calo fisico nella seconda parte.

CORRIERE DELLO SPORT a cura di A. Polverosi

Goicoechea 6,5  E’ straordinaria la parata su colpo di testa di Luca Rigoni che, sbattendo prima sul campo, diventa ancora più perfido. E’ bravo anche nelle uscite: quella di testa fuori area in anticipo su Thereau fa capire perché Zeman lo preferisca a Stekelenburg.

Piris 6,5 Difende e attacca con i tempi e i modi giusti. Nel secondo tempo Sorrentino gli strappa via un gol quasi fatto.

Marquinhos 6 Resta in campo nonostante la distorsione alla caviglia che lo fa zoppicare dal 30′ del secondo tempo, tantoché va a fare il centravanti. Nel primo tempo tiene bene, confermando anche se non pienamente l’ottimo rendimento di questo girone.

Castan 6 Dopo 24′ prende un’ammonizione che non esiste e che gli costerà la squalifica contro il Milan. L’errore di Bergonzi non lo condiziona e gioca una partita eccellente per la pulizia degli interventi e la scelta di tempo negli anticipi.

Balzaretti 6 La sua spinta è continua anche se non sempre efficace. Nel primo tempo trae giovamento dai tocchi di Totti, nel secondo se Bergonzi fosse attento meriterebbe un rigore.

Bradley 5 Rivede Verona e il Chievo per la prima volta e forse questo stato emotivo lo frena. Altre spiegazioni, per la sua anonima partita, non ci sono. Rallenta l’azione, sbaglia la misura degli appoggi, è spesso fuori tempo.

De Rossi (23′ st) 6 Essendo finito, nella Roma, il tempo di chi gioca perché è forte, soppiantato dal tempo di chi gioca perché è funzionale a un’idea (dell’allenatore), Daniele parte in panchina ed entra a metà ripresa, quando ci vorrebbe un fenomeno per risollevare una squadra appesantita da problemi evidenti. Entra per mettersi a disposizione, fino ad accettare il ruolo di difensore centrale dopo l’infortunio di Marquinhos. Causa nebbia, non sapremo mai se col suo movimento mette in fuorigioco Pellissier (sul gol) o no.

Tachtsidis 5 Dà un po’ di gioco alla squadra nel primo tempo, ma sparisce nella ripresa. Non sa come indirizzare il gioco e non fa mai partire l’azione nel modo giusto.

Florenzi 5,5 Il suo pezzo migliore è l’inserimento in area, ma qui a Verona non si vede mai, né in area, né fuori. Col suo passo rapido dovrebbe sveltire l’azione, invece la trascina stancamente soprattutto nella ripresa.

Pjanic 6 Non c’è ragione perché sia il primo a uscire dal campo. Non che stia facendo sfraceli, ma è l’unico giocatore d’attacco dentro la partita.

Lamela (19′ st) 5,5 Non gioca da tempo e si vede.

Osvaldo 5,5 Il gesto tecnico più bello della partita è suo (dribbling in area e tiro secco). E’ il 18′ del primo tempo, ci possiamo immaginare una giornata radiosa per l’italo-argentino, ma arriva la nebbia e inghiotte pure lui.

Totti 5 Ricordate il capitano contro la Fiorentina? Ecco, questo è completamente diverso. Già nel primo tempo marcia a ritmi e idee ridotte. Nella ripresa, più che la nebbia per lui è il buio.

Destro (27′ st) 5,5 Fa poco in quel poco di tempo a disposizione.

Zeman (all.) 5 Non convince la gestione della partita e sbaglia soprattutto il cambio di Pjanic.

Redazione GazzettaGialloRossa.it

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