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IL ROMANISTA Il ballottaggio è Bradley-Florenzi

Alessandro Florenzi

(C.Zucchelli) In quattro per tre maglie. Due romani – e romanisti – un greco e uno statunitense. I dubbi di Zdenek Zeman per il derby di oggi pomeriggio sono tutti legati al centrocampo. Perché in difesa le scelte sono fatte (con Stekelenburg out, Goicoechea sicuramente titolare) e in attacco pure, con Osvaldo e Totti recuperati e pronti, insieme a Lamela, a confermarsi il miglior tridente della serie A.

Il boemo, che ieri diceva già la formazione in testa, in settimana ha provato tutte le soluzioni «possibili». Ma con Pjanic, il cui umore peggiora di giorno in giorno, Perrotta e Marquinho che partiranno dalla panchina, sono in quattro a giocarsi la possibilità di partire dal primo minuto. La soluzione più accreditata è quella che vede Tachtsidis confermato in regia, con De Rossi e Bradley accanto a lui. In questo caso sarà Florenzi, uno di quelli che ci tiene di più a giocare, ad accomodarsi in panchina. La soluzione alternativa, avallata anche dalle parole di Zeman ieri in conferenza, è quella che vede invece Tachtsidis in panchina, con Florenzi e Bradley intermedi e De Rossi regista. «In questo caso – le parole di Zeman – sarebbe una scelta sia tattica che psicologica».

Tattica perché Daniele come schermo davanti alla difesa potrebbe contrastare le incursioni dei centrocampisti laziali, Hernanes in particolare, e psicologica perché in una partita così la sua carica e la sua esperienza potrebbero essere fondamentali: «Ha tanta voglia di giocare – ha confermato ancora Zeman – e in questa settimana me lo ha dimostrato». De Rossi, questo è vero, non vede l’ora di scendere in campo. Il derby per lui è sempre stata una partita diversa dalle altre, quest’anno in particolare, per tutto quello che succede, si dice e si scrive fuori dal campo lo è ancora di più. In questi giorni ha scelto la via del silenzio, ha cercato di isolarsi da tutto per pensare solamente a prepararsi al meglio per l’appuntamento di oggi. E chi lo ha visto a Trigoria dice che è pronto. Anzi, «prontissimo». Prontissimo, ma non è una notizia, è anche Francesco Totti.

L’ultima volta che la Roma ha vinto un derby è stato grazie a lui, doppietta sotto la Sud a marzo 2011. Venerdì ha saltato l’allenamento del pomeriggio per un fastidio all’anca, ieri ha svolto la rifinitura coi compagni e oggi, ma anche questa non è una notizia, sarà regolarmente al suo posto. Per cercare la vittoria, senza pensare troppo (ne parlano gli altri, non lui) a uno dei pochi, pochissimi, record che ancora gli manca, cioè quello di gol al derby (è a quota 8). Con lui Osvaldo, che non è al meglio dopo l’affaticamento muscolare e la botta al piede subita col Palermo, e Lamela.

Detto che in porta ci sarà sicuramente Goicoechea, davanti a lui toccherà a Piris,Marquinhos e Balzaretti, con Burdisso strafavorito su Castan anche se il brasiliano ieri ha scritto su Twitter di essere «pronto per giocare». Chissà se Zeman la pensa nello stesso modo.

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