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IL MESSAGGERO Zeman vuole calare il tris

Zeman in conferenza

(M. Ferretti) – Dopo aver battuto l’Atalanta all’Olimpico e il Genoa a Marassi, la Roma cerca stasera (ore 20,45) contro l’Udinese la terza vittoria di fila. «Stiamo bene fisicamente e mentalmente, ma l’Udinese è una buona squadra e bisogna rispettarla», il giudizio di Zdenek Zeman.

Totti e Destro come stanno?

«Sono convocati, quindi a disposizione. Bisogna vedere se il lavoro della settimana influirà sulla loro prestazione».

Quali sono le gerarchie in attacco?

«Il ruolo di esterno destro spetta a Lamela e in caso di necessità a Nico Lopez. Destro in questo momento può fare sia il centravanti che l’esterno di sinistra, visto che finora nè lui nè Osvaldo riescono a esprimersi al meglio sulla fascia destra».

A centrocampo l’unico fuori discussione è Tachtsidis regista.

«Pjanic, per dirne uno, in nazionale gioca a due e lui sta davanti alla fase offensiva. Il mio regista deve cominciare più dal basso: De Rossi non lo fa nell’Italia e neppure Bradley fa il regista con gli Usa».

Dodò è pronto?

«È molto probabile che giochi dall’inizio».

Può essere anche l’occasione di Pjanic?

«Ho sette centrocampisti titolari, ma purtroppo possono giocare solo tre quindi faccio le scelte a seconda della forma e dell’avversario. Pjanic per me non è mediano perché non sa difendere come dovrebbe fare un grande calciatore».

Dopo Genoa si è parlato di una Roma quasi in autogestione.

«A Roma si dicono tante cose, ma l’unica cosa che conta è che io credo in quello che faccio e che la maggior parte dei giocatori ci crede, si applica e mi segue».

Una Roma che ha il vizio di partire malissimo.

«La squadra a Genova ha fatto lo stesso gioco sia quando ha beccato due gol sia quando ne ha segnati quattro».

Prima l’Udinese poi Parma e Palermo in una settimana: turn over in vista?

«A me piace giocare partite così ravvicinate. Se uno non mi chiede di restare fuori o mi dice di essere stanco, io lo faccio giocare. Io sono ogni volta obbligato a cambiare, ma lo faccio sempre in base a scelte tecnico-tattiche».

De Rossi a Genova ha giocato in due ruoli: così va bene?

«Sì, ha fatto bene; e più fa e meglio è. È finito quattro volte in fuorigioco, vuol dire che si è inserito».

Agnelli ha dichiarato che il calcio italiano è in declino: cosa si dovrebbe fare?

«Agnelli ha ragione: ci vogliono riforme. Ma negli ultimi venti anni il calcio l’hanno avuto in mano loro e c’era tutto il tempo di fare le migliorie. E per chiarirsi con quelli della Fiorentina non c’è bisogno di andare in discoteca…».

E le novità su Cagliari-Roma?

«Il mio pensiero è quello del giorno dopo: noi eravamo pronti per giocare, non si è giocato per un motivo e quel motivo sicuramente non è dipeso da noi».

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