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CORRIERE DELLO SPORT Jung, Sabatini in prima fila

Sebastian Jung

(R. Maida) – La Roma confessa. E’ Sebastian Jung l’obiettivo per la fascia destra. «C’è stata una chiacchierata, vedremo, ma non credo che l’Eintracht Francoforte se ne voglia privare» ha detto ieri Walter Sabatini. Significa, decriptando il gergo del mercato, che in effetti la possibilità c’è ed è reale, concreta, immediata.

LA TRATTATIVA – Il primo approccio risale a una decina di giorni fa. La Roma si è affidata a un procuratore italiano molto quotato per ammorbidire i tedeschi, in quella che gli esperti del settore chiamano “operazione simpatia”: cioè il prestito con diritto di riscatto. A Francoforte, forti di offerte rifiutate da Bayern, Werder Brema e Bayer Leverkusen, hanno risposto che su certe basi non si discute nemmeno: perché perdere il terzino titolare, che ha 22 anni e promette di affacciarsi molto presto nella nazionale maggiore, senza guadagnarci nulla? E così la richiesta è diventata: 6-8 milioni sull’unghia, oppure prestito oneroso con obbligo di riscatto tra un anno. A quel punto Sabatini si è fermato a riflettere. Jung gli piace molto. Deve solo ragionare sulla distribuzione del budget.
NO AI SOGNI – In ogni caso, è questo il profilo di calciatore che sta cercando la Roma. Giovane, promettente, ambizioso, intrigante. Jung ha l’identikit corretto: è nato nel 1990, è bravo e considerato in patria, non ha uno stipendio galattico ed è stimolato dall’idea di crescere nel campionato italiano. Niente fenomeni fragorosi da sbattere in prima pagina. Perché dopo una settimana che ha lasciato spazio all’immaginazione sul «nome roboante» che avrebbe allietato l’estate dei tifosi, Sabatini da Riscone ha riportato il popolo giù dalla montagna dei sogni: «Non prenderemo un crack sul mercato, i giocatori forti li abbiamo già» . Perciò, se Sabatini non sta abbassando strategicamente l’attenzione per sorprendere la platea più avanti, arriveranno dei buoni rinforzi ma non il rinforzo top.
ALTRO – E non è detto che alla fine la scelta cada su Jung. Sabatini ha fatto tante telefonate, riservandosi di decidere una volta che le proposte saranno state accettate. Nelle ultime ore è salita di tono un’idea sudamericana: Ivan Piris, classe 1989, paraguaiano del San Paolo con passaporto comunitario. Il suo cartellino appartiene a un fondo brasiliano. Sabatini ha chiesto informazioni per un prestito con diritto di riscatto (500.000 euro subito, 4 tra un anno) ma deve contrastare il Siviglia che ha offerto 4 milioni, tutti e subito. E attenzione. Al di là delle frasi pubbliche, Sabatini non ha mai abbandonato completamente la pista Van der Wiel, sapendo che l’Ajax ha interesse a venderlo a un anno dalla scadenza del contratto. Su questo fronte, la Roma è avvantaggiata dall’Europeo che ha fatto calare la valutazione di tutti i giocatori olandesi. Con 6-7 milioni, Van der Wiel può essere ancora acquistato. Basta chiedere. Sembra invece stata mollata la tentazione Bosingwa: è retrocesso nelle preferenze della Roma dopo il sondaggio che ha attestato le altissime pretese economiche (intorno ai 6 milioni lordi a stagione moltiplicati per tre anni). Con Bosingwa, Sabatini sperava di fare un affare a costo zero: ma se quello che si risparmia sui cartellini viene sprecato in stipendi, Fenucci non ci sta.
ITALIA – Ma il mercato della serie A non offre un terzino destro dal rendimento sicuro? Uno c’è. Mattia Cassani della Fiorentina. Sabatini l’ha conosciuto nel suo periodo palermitano e ne ha parlato recentemente al manager Tiberio Cavalleri, lo stesso di Borriello. E’ un affare che non va escluso al cento per cento. Ma di sicuro Cassani è un’alternativa, più che una prima scelta.
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