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IL ROMANISTA Bojan: “Decido io il mio futuro”

Bojan esulta dopo il gol

(C. Zucchelli) – Il mio futuro non dipende da Luis Enrique. Ma dipende solo da me stesso”. Bojan Krkic torna a parlare. E lo fa a Esports Cope, dove analizza quella che è stata la sua prima stagione romana guardando però già avanti.

Il suo futuro non è stato ancora definito: tra Roma e Barcellona c’è un accordo per un prestito biennale, che però in estate andrà ridiscusso. Perché lo spagnolo non è stato protagonista di una stagione esaltante e perché in Catalogna tutto è cambiato con l’addio di Guardiola e la promozione del suo secondo, Vilanova. Bojan prende tempo, nonostante sia il padre sia il suo procuratore si siano incontrati più volte con i dirigenti della Roma per cercare di capire qualcosa di più su quello che sarà. Bojan vorrebbe restare. Si parte da questo dato di fatto. Così come è un dato di fatto che a Trigoria tutti siano convinti del suo talento e tutti credano che abbia le capacità per tornare ad essere quel giocatore decisivo a cui tutti, appena un anno fa, pronosticavano un avvenire pieno di soddisfazioni.

Cosa mette in discussione la permanenza dello spagnolo allora? Bojan vuole giocare. (…) Con Luis Enrique, che pure lo ha voluto a Roma fin dal primo giorno, ci sono state troppe incomprensioni e poca chiarezza. Ma lui non cerca alibi e pensa solo a se stesso. “La decisione di restare o no è escluesclusivamente mia. E’ chiaro – ha detto l’attaccante – che Luis Enrique può andar via e può arrivare un altro tecnico, ma io voglio concentrarmi solo su me stesso. Da qualche settimana si parla del mio futuro (…) ma io non so nulla del prossimo anno. Mi piacerebbe finire la stagione nel miglior modo possibile e poi riflettere quando inizieranno le vacanze”. Bojan, che ad agosto compirà 22 anni spiega che “mi piace dipendere solo da me stesso. Quindi la decisione la prenderò da solo. Se mi troverò bene, e ora mi trovo bene, non mi interessa quale allenatore ci sarà. Il Barcellona? Sì, può riscattarmi, ma nel caso dovremmo parlare di molte cose. Lì è casa mia, ma sono venuto in un posto dove sono stato accolto a braccia aperte. E adesso anche a Roma mi sento a casa”.

Per questo prima di rinunciare a un altro anno nella Capitale Bojan ci penserà e anche a lungo. Senza farsi condizionare dalla guida tecnica. E senza farsi condizionare dal fatto che a Barcellona non ci sia piùGuardiola: “Il mio addio – ha spiegato Bojan – è sempre stato associato a lui, ma non sono andato via per questo. C’erano anche altre cose che non andavano bene. Pep ha dato tanto al Barça e merita riconoscenza perché lo ha portato ai massimi livelli. Vilanova? Con lui ho avuto sempre buoni rapporti perché si è comportato bene. Gli deve essere data fiducia perché ha le potenzialità per allenare il Barcellona”.

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