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AS ROMA Pruzzo: “In due anni la Roma tornerà a vincere. Luis Enrique deve adattarsi al nostro gioco”

Roberto Pruzzo

Roberto Pruzzo, ex centravanti della Roma (106 reti all’attivo in Serie A con i giallorossi), ha rilasciato un’intervista al portale asroma24.com dove parla della sfida di stasera al Genoa e del progetto capitolino: “Sarà ricca di gol e molto aperta. Il Genoa ha qualche problema in difesa mentre la Roma ha un bell’attacco”.

Che ricordi ha di Genova?

“Sono nato lì come calciatore, i ricordi sono tutti belli. Genoa è una piazza importante ma è anche molto complicato giocarci”.

Invece di Roma?

“Beh arrivare qui è stato il coronamento della mia carriera. Era un sogno che si è realizzato, ho vinto molto e mi sono anche divertito”.

3 ottobre 1976 segnò il suo primo gol in Serie A con la maglia dei Grifoni proprio contro i giallorossi, che ricordo ha di quella rete?

“Non ho un ricordo tanto lucido ma posso dire che segnai il mio primo gol contro la squadra che poi mi accolse per dieci anni ma, anni dopo, le segnai anche l’ultimo della mia carriera. Era tutto scritto nel destino”.

Lei crede nel progetto della Roma?

“Con i giovani si fa sempre bene ma la società deve avere fortuna di scovare quelli buoni. Certo non è facile ma credo che in due anni la squadra torni a vincere qualcosa di importante”.

Cosa pensa di Luis Enrique?

“E’ un allenatore giovane, non ha avuto un buon impatto con il nostro campionato e lui ci ha messo del suo perdendo due derby ed uscendo dalla Coppa Italia. Credo che si debba adattare al nostro gioco”.

Qual è l’attaccante che attualmente le assomiglia di più?

“E’ una domanda difficile alla quale non posso rispondere. Non lo so, ognuno ha le sue caratteristiche e si mette in luce grazie a quelle”.

In questi giorni si vocifera del passaggio di Palacio alla Roma, lei crede che sia l’uomo giusto per questa squadra?

“Palacio è un ottimo giocatore che si adatterebbe anche al gioco di Luis Enrique. Inoltre ha trenta anni, ha esperienza e conosce molto bene il nostro campionato”.

Cosa pensa invece di Osvaldo?

“Lui è un giocatore che conosce bene l’Italia ma ha sempre fatto fatica ad inserirsi nelle squadre. La Spagna gli ha fatto bene e sinceramente, non credevo in questo cambiamento, mi ha stupito”.

E invece di Borini?

“E’ una sorpresa totale, io non lo conoscevo e mi ha veramente sorpreso”.

Secondo lei Lamela può diventare un vero campione?

“Le caratteristiche ce l’ha ora però deve fare il salto di qualità. Dovrebbe avere più continuità per dimostrare quello che vale”.

 

Fonte: asroma24

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