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GAZZETTA GIALLOROSSA. Emidio Oddi: “Sarà importante il fattore campo”

Emidio Oddi

In vista del delicato match, che lunedì vedrà la Roma in campo contro la capolista Juventus, la redazione di Gazzettagiallorossa.it, ha contattato l’ex gloria romanista Emidio Oddi, per esprimere un giudizio in vista della partita e sui problemi di formazione che Luis Enrique è costretto ad affrontare in questi giorni: Di seguito riportiamo le sue dichiarazioni:

Roma-Juve che partita sarà?

“Sicuramente sarà una partita difficilissima come tutte le Roma-Juventus fin’ora. I giallorossi non vorranno e dovranno sbagliare più. Penso che contando tutto, la Roma può riuscire a far perdere per la prima volta in campionato la Juventus. Ai miei tempi a Torino era sempre durissima e tante volte uscivamo sconfitti, quando giocavamo a Roma però è uscita quasi sempre sconfitta la Juve”.

Sta seguendo Luis Enrique?

“ Si lo seguo, è un allenatore forte, preparato e coraggioso. A Roma è difficile venire e portare cose innovative, cose nuove con giocatori giovanissimi. Ci vuole tempo, è difficile che a Roma aspettino più di tanto. Quest’anno sono contento, perché ho visto abbastanza tranquillità da parte della tifoseria”.

Mancanza di gavetta da parte di Luis Enrique?

“Sicuramente qualcosa si: purtroppo ci sono vecchi volponi che per pararsi, si mettono sulla difensiva. Lui invece è giovane e ha poca esperienza: sta cercando di fare tutto per onorare il suo tipo di gioco e la sua mentalità nella speranza di portare vantaggi alla squadra”.

Possibili sostituti?

“Non lo sostituirei in questo momento perche è arrivato da poco e i giovani hanno bisogno di tempo per crescere. Certo che se alla fine non se ne può fare proprio a meno, per me il candidato ideale è Carlo Ancelotti”.

Come mai tanta differenza tra progetto Roma e Juventus?

“Nella Juve c’è Conte che consoce benissimo tutti i campionati italiani da parecchi anni. Ha saputo far fruttare bene i propri giocatori che sono ideali per il gioco che c’è in Italia. Luis Enrique invece ha preso dei giocatori per il suo gioco, che può funzionare solo se ha tempo. La Roma rimanendo cosi tra qualche anno potrebbe essere uno squadrone stile Barcellona”.

Situazione difesa Roma?

“Dietro ci sarà da inventare qualcosa, ci sono tanti giocatori nella massima serie che stanno in panchina, adesso sarà il loro momento. Cassetti centrale? Io ero terzino dentro, poi mi spostai a sinistra e poi ancora centrale. Come diceva il Barone (Liedholm ndr) “un difensore deve saper giocare in tutti i ruoli della difesa”. Per me potrebbe rendere di più come centrale che nel ruolo di terzino”.

Totti e Del Piero, campioni in disparte?

“Devono essere partecipi a tutte le partite, sia sul piano tecnico e quindi devono entrare, giocare qualche volta anche dall’inizio a seconda del tipo di partita. Gli allenatori devono renderli partecipi. I campioni devono essere gestiti nel miglior modo possibile”.

Pronostico?

Io vorrei fosse a favore della Roma, anche se non la vedo come favorita. Sarà importante il fattore campo.

A cura di Flavio Festuccia

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