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ROMA-LECCE. Bertolacci: “Io perfetto per il gioco di Luis Enrique”

Bertolacci

“Ci tengo a precisare che Sabatini fino all’ultimo non voleva che io andassi via. Fino al 23 agosto ero della Roma, ma poi ho chiesto io di poter andare viaper poter giocare con più spazio in Serie A” – esordisce cosìAndrea Bertolacci nel suo intervento ai microfoni dell’emittente radiofonica. Il centrocampista di prorietà giallorossa e in prestito secco a Lecce per la terza stagione consecutiva. “Giocare un giorno nella Roma è sempre stato il mio obiettivo, ma ho vent’anni e quello che verrà lo capiremo più avanti. Chi ha le qualità di giocare a Roma ha la possibilità di respirare un altro calcio. Come si vive a Roma non si vive da nessun’altra parte, una città bellissima con una tifoseria unica al mondo, chiunque vorrebbe avere l’onore di vestire questa maglia.

Il ritorno sul prato dell’Olimpico è come un battesimo della maggiore età per ogni ragazzo che, come Bertolacci, ha effettuato tutta la trafila nelle giovanili: Sarà un’emozione molto forte per me, cresciuto nelle giovanili della Roma entrare all’Olimpico. L’orario serale servirà ad aumentare l’impatto. Ora però non voglio parlare di gol, potrebbe avere un effetto negativo. Mi tengo per me questo tipo di pensieri. Bertolacci ha trovato a Lecce una società perfetta in cui crescere, ma un pensiero sull’ex tecnicoLuigi De Canio è un passaggio umanamente obbligato. De Canio dichiarò sempre ai microfoni di Retesport che “Bertolacci ha giocato meno di quanto le sue qualità richiedevano, proprio perchè volevo darli meno visibilità per poterlo tenere con me la stagione seguente”. “Queste parole le ha dette anche a me. Tra noi c’è stato un rapporto che è andato oltre quello professionale: De Canio mi ha fatto crescere.

La stagione del Lecce è partita tra le difficoltà di un cambio in panchinae un via vai di giocatori. La salvezza è l’obiettivo da centrare stringendo i denti: “Sono cambiati molti giocatori rispetto all’anno scorso. Credo che per una squadra che si deve salvare è fondamentale avere una compattezza, cosa che abbiamo trovato solo nelle ultime tre partite. Contro il Milan non riesco a capire cosa sia successo. I rossoneri non sembravano loro, poi nel secondo tempo è stata tutta un’altra partita. A noi è mancato il carattere, certo il nostro campionato sarebbe stato diverso con 3 punti in più e la carica di una vittoria contro il Milan. Ora però siamo diventati una squadra, prendiamo meno gol e facciamo fatica a farli. L’anno scorso ci siamo salvati pur subendo una caterva di gol, ma ogni stagione riserva sorprese con squadre che riescono a salvarsi contro ogni pronostico: è il bello della Serie A.

Bertolacci conclude e saluta con un accenno al gioco di Luis Enrique e ad un suo eventuale utilizzo negli schemi del tecnico asturiano: “Credo che per me sarebbe adattissimo il gioco di Luis Enrique, nel ruolo di mezzala di centrocampo dietro le punte ho giocato spesso nelle giovanili”. Aspettando il suo ritorno a casa Bertolacci ha già le idee chiarissime.

 

 

Fonte: Rete Sport

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