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PAESE SERA. Roma, fiducia ad Enrique, Unicredit guarda alla Cina

Luis Enrique

Nessun passo indietro da parte del tecnico spagnolo sulla vicenda Osvlado che però ha accettato la richiesta dei giocatori di far allenare l’azzurro con loro. La società intanto lavora per cercare nuovi investitori

Osvaldo sospeso, multa di 50.000 euro lordi ed esclusione dalla trasferta di Firenze. Questa la decisione, a quanto pare irremovibile, presa da Luis Enrique per punire il calciatore argentino, reo di aver insultato e colpito il compagno, Erik Lamela. Proprio l’ex River Plate aveva cercato di calmare le acque, chiedendo la grazie per Osvaldo. Nessun passo indietro da parte del tecnico spagnolo, che però ha accettato la richiesta dei giocatori di far allenare l’azzurro con loro. Una scelta che ha fatto molto discutere, anche per le modalità con cui è stata presa. Intanto, i tempi: venerdì sera il litigio, domenica pomeriggio l’intervista di Baldini in cui viene confermato l’accaduto, solo lunedì il comunicato ufficiale. Perchè tre giorni dopo? A quanto pare la volontà della società è stata quella di raccontare quanto successo, prima ancora che uscisse, attraverso i soliti spifferi di Trigoria, sulle pagine dei giornali. Parlarne, per non sentirne parlare.

COPERTA CORTA – E’ una filosofia etica chiara e dura, quella messa in atto dalal società giallorossa, su richiesta esplicita di Luis Enrique. Che ora però, per rimanere fedele a quanto professato finora, dovrà affrontare la trasferta di Firenze con diversi problemi in attacco. Il tecnico asturiano ha sempre schierato solamente chi, durante la settimana, si fosse allenato senza problemi. Seguendo questa logica, gli acciaccati Totti e Borriello, nond ovrebbero prender parte alla trasferta toscana. Per rimanere fedele al proprio pensiero. Luis Enrique ora rischia di dover schierare uno tra Okaka e Caprari dal primo minuto.

TEMPESTILLI CI CREDE – Il responsabile organizzativo della Roma, questa mattina, ha preso parte alla presentazione del libro “Unico grande amore – Storie di romanisti in trasferta”. Per Tempestilli è stata l’occasione per spiegare il suo punto di vista sulle vicende giallorosse. A partire dal “caso Osvaldo”: “Noi tutto ci aspettiamo una reazione, la reazione di chi vuole riscattare una prestazione che non è stata delle migliori. Mi auguro che si possa tornare ad esprimersi come abbiamo dimostrato in altre circostanze. Sicuramente ci sono le premesse per farlo. Tensioni tra troecnico e squadra? Lasciano il tempo che trovano, quando si è convinti di un qualcosa bisogna lasciare da parte gli interessi personali e remare tutti nella stessa direzione. E penso che questo sia un gruppo sano e abbastanza valido, che crede in quello che sta facendo e crede nell’allenatore. Sicuramente tornerà sul percorso intrapreso. Servirà per far reagire la squadra in maniera giusta dopo una prestazione opaca”. La sconfitta di Udine, la mancanza di gioco, i pochi punti finora conquistati non hanno però incrinato la fiducia di Tempestilli nel tecnico spagnolo: “Fiducia incondizionata a Luis Enrique? Per me sì, poi sarà il tempo che dirà se le scelte fatte sono state giuste o meno, ma io dal mio punto di vista personale, sono convinto che quella di Luis Enrique sia un’ottima scelta, è un ottimo allenatore. Dissidi tra i dirigenti? Non rispondo, perchè sono cose che destabilizzano l’ambiente. Non è assolutamente vero comunque…lasciamo perdere“.

DIFFICOLTA’ CINESI– Paolo Fiorentino, socio al 40% a fianco degli americani guidati daThomas DiBenedetto e ad di Unicredit, continua a cercare investitori per il 20% detenuto dalla banca. «Abbiamo dei contatti- ha spiegato – ma il problema è che in questo momento non è proprio il massimo della vita investire in Italia. Se dovessi disegnare unprofilo ideale di investitoreper la Roma, vorrei qualcuno che ha interessi in Asia”.

 Lorenzo Serafini
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