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GAZZETTA GIALLOROSSA. Di Livio: “Roma e Fiorentina attrezzate per arrivare in Champions”

Angelo Di Livio

In previsione del delicato match di domenica pomeriggio al “Franchi” di Firenze contro la Fiorentina di Delio Rossi, la redazione di gazzettagiallorossa.it, ha contattato l’ex giocatore viola, Angelo Di Livio, romano doc e campione della Juventus degli anni ’90. Di seguito le sue dichiarazioni:

Sei cresciuto a Roma, hai vissuto anni importanti a Firenze che ricordo hai?

“Sono cresciuto nel settore giovanile della Roma, però purtroppo non ho avuto molta fortuna con i giallorossi. Essendo tifoso come tutti i giovani, avrei preferito giocare nella squadra del mio cuore. Purtroppo non ne ho avuto la possibilità e così sono andato a fare la mia grande gavetta. E’ stata dura, ma posso dire di essermi meritato tutto. Firenze per me è stata una bellissima scoperta. Venivo dalla Juve, inizialmente ho avuto qualche problema con la tifoseria, però poi i tifosi hanno capito e si sono legati a me, come io mi sono legato alla maglia”.

Momento Roma?

“Le due squadre arrivano in un momento simile. In entrambe vedo poca convinzione. La Roma al Friuli, ha perso una partita incredbile, giocando una partita normale contro un Udinese normale. Mi aspettavo che la Roma potesse almeno pareggiare”.

Tu la commenti sempre, momento Fiorentina?

“Vedo una Fiorentina un pò spaesata, che non riesce a rimettere le cose a posto. Delio Rossi deve essere bravo a capire il momento no di qualche giocatore. A Palermo, ho visto una squadra senza idee, è anche vero che mancava Jovetic che è un giocatore importante per i viola, ma una sconfitta del genere non può arrivare solo per la mancanza di un giocatore”.

Cambio di panchina viola?

“I risultati condizionano tutto. Sinisa aveva ormai rotto con l’ambiente, da parte della tifoseria c’era freddezza nei suoi confronti, e questo si è ripercosso sulla squada. La società naturalmente ha dovuto agire per evitare che le cose peggiorassero. Io sono grande stimatore di Rossi, è un allenatore bravo e preparato”.

Obiettivi di Roma e Fiorentina?

“La Fiorentina ha iniziato questo campionato giocando 5 partite bellissime, poi è arrivata la sconfitta con la Lazio che ha creato grandissimi problemi. Roma e Fiorentina, sono comunque due squadra che possono dire la loro. Non vinceranno lo scudetto, ma hanno rose importanti, adatte per lottare per i posti Champions”.

Pronostico sulla partita?

“E’ una partita difficile. La Fiorentina è in un momento particolare e la Roma ad Udine ha perso ingenuamente. E’ difficile fare un pronostico, sarà un partita tattica che nessun vorrà rischiare di perdere”.

Chi potrebbe essere decisivo?

“Nella Roma sono tutti importanti, è vero che mancherà Osvaldo, ma per me comunque vada il più decisivo rimane Totti. Nella Fiorentina, sarà importante il ritorno di Jovetic. E’ un giocatore di grande classe”.

Torneresti nella Roma americana?

“Io ho già fatto parte della società un paio di anni fa in qualità di allenatore dei giovanissimi. E’ stata una bellissima epsrienza. mi piacerebbe comunque tornare, ci sono tanti ruoli che si posso ricoprire, però prima di me ce ne sono tanti altri che hanno giocato con la maglia della Roma, cosa che purtroppo io non ho potuto fare”.

Come si è comportata la società nei confronti di Osvaldo? Succedevano ai tuoi tempi?

“Io ho vissuto un’altra Era. Io non sono d’accordo quando vengono rese pubbliche certe situazioni. Sono cose che sono sempre successe, la società deve essere forte e brava a saperle nascondere”.

A cura di Flavio Festuccia

 


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