(F.Olivo) Sempre di supereroi parliamo. Qualche giorno fa Papa Francesco come superman in un muro di Borgo Pio, oggi il capitano Francesco come un simbolo leggendario sulla facciata di una scuola a San Giovanni. Roma, insomma, celebra i suoi eroi sacri e profani con l’arte di strada. La faccia di Totti da qualche ora
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CORRIERE DELLA SERA Cortei, petardi e scaramucce. Tafferugli per una bandiera
(R. Frignani) Petardi e bombe carta accolgono le squadre che entrano all’Olimpico per giocare il derby. Ma ci sono anche cori contro Napoli e i napoletani.«Ordigni non ordinari», li definiscono gli investigatori che controllano l’afflusso allo stadio. Materiale esplosivo che comunque non sarebbe dovuto entrare all’Olimpico e che invece, come accade sempre più
LEGGO Il pari piace alla Lazio perchè beffa la Roma
LEGGO Roma e Lazio, pareggio perdente
CORRIERE DELLA SERA La Roma si infrange sul muro della Lazio. E ringrazia il Verona
(L.Valdiserri) La chiesa è ancora al centro del villaggio perché tra Roma (con una partita da recuperare) e Lazio restano 19 punti e perché tra andata e ritorno (Petkovic e Reja) i biancocelesti non hanno tirato neppure una volta nello specchio della porta. Però i guastatori laziali ieri hanno bloccato tutte le strade periferiche che portano
IL MESSAGGERO Garcia: “In campo c’era solo la Roma”
(A. Angeloni) Imbronciato, poco soddisfatto. Rudi Garcia non segna, non vince, manca un’occasione, specialmente alla luce del risultato di Verona. Si vede che non è soddisfatto, la sua Roma non ha raccolto ciò chemeritava. E il suo collega Reja ha ottenuto proprio quello che voleva. In sintesi: lo ha fatto arrabbiare con quella
LA GAZZETTA DELLO SPORT Roma rimpianto-derby. Stop Lazio e non s’avvicina alla Juve
(R. Palombo) Il brivido più autentico lo hanno dato gli schermi dell’Olimpico, quando è stato segnalato il 2-2 del Verona. Orsato ci ha subito fischiato sopra la fine di Lazio-Roma, scatenando l’ira funesta dei giocatori giallorossi, cui non sono piaciuti quei due minuti striminziti di recupero. Zero a zero era ed è
IL MESSAGGERO De Sanctis: “E’ stato un dominio assoluto”
IL ROMANISTA De Sanctis: “Rammarico”
IL TEMPO Meglio giovani e italiani
(R. Sensi) Leggo e continuo a seguire con interesse le sorti del nostro campionato di calcio, non tanto e non solo per sapere chi conquisterà lo scudetto, ma soprattutto per capire qual è il trend di comportamento dei nostri Presidenti per il futuro. Dopo aver fatto una ricerca sulle rose delle squadre
IL MESSAGGERO Maicon, quando un Mondiale muove il sole e le altre stelle
(A. Angeloni) Il peso dell’esperienza, della classe. Della personalità. Alla fine poteva essere lui l’ago della bilancia. Sulla carta aveva il compito più difficile, perché sapeva che gli sarebbero finiti addosso ora Keita, ora Candreva, cioè gli uomini più pericolosi della Lazio, quelli che uno contro uno, spesso, ti vanno via. Risultato:
IL TEMPO La Roma non sfonda il muro della Lazio
(T. Carmellini) Finisce pari. Zero a zero, cosa che nel derby della Capitale non succedeva dal lontano 2007. Ma se il punto guadagnato contro la Roma va benissimo per la Lazio di Reja, va invece strettissimo a questa Roma «fermata» all’Olimpico proprio nel giorno in cui la Juve stecca a Verona. Così Garcia esce furibondo dal
IL ROMANISTA C’è chi esulta per i pareggi…
(V. Meta) L’arbitro ha il fischietto in bocca, quando sui maxi schermi compare l’annuncio del 2-2 del Verona con la Juve. Basterebbe questo per raccontare quanto grossa sia l’occasione che la Roma perde pareggiando senza gol un derby senza spettacolo e pure senza grandi emozioni, che avrebbe potuto proiettarla virtualmente a
IL TEMPO Garcia: “Non cambio la mia idea”
(A. Austini) Sul campo sono rimasti a debita distanza. Nel giro infinito delle interviste non c’è stato modo di incontrarsi. La stretta di mano tra Garcia e Reja non è arrivata. E al francese va bene così,«perché – ripete rispondendo sempre alla stessa domanda nel post partita – quello che ho detto su di
IL MESSAGGERO Edi-Rudy, un derby di pregi e difetti
(G.De Bari) Magari gli esteti del calcio potranno anche storcere il naso, però la Lazio ha fatto il massimo. E c’è riuscita soltanto perché si è sacrificata con ammirevole abnegazione, applicandosi tanto in chiave tattica, al cospetto di un avversario che, sul piano tecnico, si è confermato superiore. L’idea di Reja era