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REPUBBLICA.IT Luis Enrique: “Il futuro? Penso a battere il Chievo”

Luis Enrique

(Roma) – Il futuro è adesso. Non si tratta di fare della filosofia, ma di gettare ogni energia fisica e mentale sul presente. Lo ribadisce Luis Enrique, assicurando di pensare solo alla partita di domani contro il Chievo e a niente altro: la sua Roma, del resto, deve cercare di vincere a Verona per continuare a sperare in un posto in Europa.

LUIS ENRIQUE: “FUTURO? PENSO SOLO AL CHIEVO” – “Non ho nessun pensiero nella mia testa che non sia quello di preparare questa partita. Prima cerchiamo di battere il Chievo e poi andiamo a giocare la seconda delle ultime tre sfide  –  sottolinea il tecnico spagnolo nella conferenza stampa della vigilia -. Siamo in una situazione in cui non abbiamo tempo, se facciamo ancora una sconfitta non saremo più nella lotta, quindi pensiamo a questa partita. Non so se per entrare in Europa basteranno nove punti nelle ultime tre partite. Prima prendiamo questi tre, poi penseremo agli altri sei. Domani sarà una partita difficile, spesso abbiamo avuto difficoltà in trasferta ma questo campionato è molto equilibrato e nessuno sa chi finirà terza, quarta o quinta”.

“A FINE STAGIONE PARLERO’ A SOCIETA’, SO COSA FARE” – L’allenatore dei giallorossi respinge al mittente anche le impressioni di chi lo vede un po’ scarico in questo finale di torneo, dopo un’annata sicuramente faticosa per lui. “Io sono molto motivato per fare questa partita, non è cambiato niente da due o tre giorni fa – afferma Luis Enrique -. Ci stiamo vedendo troppo per me in questi giorni e non è cambiato niente. Se mi sento solo? No. A me interessa lavorare e non parlare. Sono orgoglioso di essere della Roma. A fine stagione ci sono solo due possibilità: rimanere o andare via. Ho detto tante volte che sono un allenatore diverso e siccome è così dirò a fine stagione tutto alla società e prenderemo una decisione. Io lo so al 100% quello che devo fare”.
“DISPIACE TIFOSI PENSINO NON ABBIAMO DATO MASSIMO” – Quindi il discorso si amplia, quasi a scattare una fotografia della stagione della Roma, fatta di alti e bassi. “Ho visto tante volte i ragazzi delusi perché non siamo riusciti a farcela e le volte che non è successo ho sempre visto la delusione – spiega il tecnico arrivato dalle giovanili del Barcellona -. Ma quello che conta sono i risultati e anche se non sono disastrosi, qualche sconfitta l’abbiamo avuta sotto il nostro livello e quello che dispiace di più è che i tifosi pensino che non ce l’abbiamo messa tutta. Giochiamo per vincere le partite, non per pareggiarle, qualche volta per vincere abbiamo perso, è il rischio che si corre, ma io me lo assumo”. Per l’asturiano comunque non è momento di rimpianti. “Farli fra di noi non serve a nulla, certo che abbiamo sprecato tante opportunità durante la stagione, pure questa con la Fiorentina, è successo, è un peccato vedendo che saremmo potuti stare lì”.

BOJAN E STEKELENBURG PIU’ NO CHE SI’ – Con il Chievo la Roma avrà qualche assenza in attacco (Osvaldo e Lamela squalificati), però il tecnico non parla di emergenza. “E’ vero che Bojan ha un problema al polpaccio e sarà complicato averlo, ma posso avere Tallo o Piscitella – ribatte Luis Enrique -. Il Chievo è pericoloso, una squadra difficile con un sistema di gioco che prosegue da tempo. Spero di vedere la Roma più vicina alla partita di Napoli che nelle precedenti. In trasferta siamo in difficoltà. C’è tantissimo equilibrio in campionato e nessuno può avere alcuna certezza. Stekelenburg? Penso che non ci sarà, avverte ancora dolore alla spalla e ieri non ha fatto l’allenamento”.

“GIUSTO IL RISULTATO CON IL NAPOLI” – L’allenatore giallorosso fa un passo indietro e torna poi alla sfida con il Napoli. “La squadra ha fatto un primo tempo molto completo ed è vero che quando la squadra avversaria ha rischiato di più noi siamo andati in difficoltà, con la paura di vincere – riconosce lo spagnolo -. Ma è normale che questo succeda, non è niente di particolare. Nel secondo tempo il Napoli è stato superiore ma se guardiamo tutta la partita il risultato mi è sembrato giusto”.

DE ROSSI TORNA A CENTROCAMPO – Tornando al match del ‘Bentegodi’, contro i clivensi la Roma potrà contare di nuovo su De Rossi che Luis Enrique non schiererà in difesa. “Contro la Fiorentina ha giocato regista: ha giocato centrale con Juve e Udinese. Domani giocherà a centrocampo”, taglia corto il tecnico, che poi si sofferma su Pjanic. “Per me è un calciatore unico, diverso. Di 21 anni ma diverso. Per me ha fatto una stagione di altissimo livello. E’ sempre stato a disposizione con alti e bassi, ma quasi tutti alti. Con i giocatori di 21 e 22 anni, per quanta qualità possano avere, bisogna avere pazienza. Quando sento i fischi mi sembra ingiusto”.

“GIOVANI CRESCONO E DARANNO GRAN FUTURO AL CLUB” – “Non è bello fischiare nessuno per me, ma con uno di 21 o 22 anni e parlo di Pjanic, Bojan, Cote, Lamela, Piscitella o Kjaer, credo si debba avere pazienza. Tra quattro-cinque anni questi giocatori miglioreranno sicuramente la squadra. Il futuro della Roma per me è un futuro molto emozionante e si vedrà se si avrà la pazienza con questi ragazzi di 21-22 anni. Tutti sono migliorati in questa stagione – conclude Luis Enrique – e, se si continua a giocare insieme e a crescere, sono sicuro che sarà un bel futuro per la Roma”.

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