E’ iniziata, nella sede della Regione Lazio in via del Giorgione, la riunione della Conferenza dei servizi sullo stadio della Roma. Quella di oggi dovrebbe essere la seduta decisiva, al termine della quale è atteso il via libera alla maxistruttura di Tor di Valle. Al tavolo i rappresentanti dei quattro enti coinvolti: Campidoglio, Città Metropolitana, Regione Lazio e Stato. Nella sessione odierno, che dovrebbe essere l’ultima e da programma dovrebbe chiudere alle 19, saranno trattate le tematiche – di cruciale importanza – di mobilità, viabilità, infrastrutture e servizi, oltre ai temi residui e a quelli rimasti non trattati nella seduta di ieri.
Come riferito dal sito ufficiale, il Codacons chiederà di rigettare il progetto giallorosso a causa di alcuni aspetti dell’opera che rischierebbero di “configurare un immenso danno patrimoniale per la collettività”.
Ecco la nota integrale del Codacons:
“Siamo favorevoli alla costruzione dello Stadio e non è certo in discussione l’utilità dell’opera pubblica da anni attesa dai romani. Riteniamo però che lo Stadio non si possa realizzare a tutti i costi, anche in presenza di elementi e condizioni che danneggiano la collettività. Questa operazione lascia molteplici e legittimi dubbi, sia di tipo etico che contabile. Infatti, non si comprendono le ragioni per cui si debba realizzare con soldi pubblici un’opera a completo beneficio di un’attività commerciale di una società, peraltro, quotata in borsa. Si apprende che il Mit starebbe valutando la possibilità di finanziare la nuova infrastruttura (del Ponte di Traiano) con fondi Cipe e, da notizie di stampa, emerge anche l’ipotesi di un emendamento-lampo alla legge di Stabilità. Dunque, un’opera interamente privata (comprensiva di un centro commerciale) finanziata da fondi pubblici che potrebbe dare il via ad una serie di richieste future di privati di ottenere finanziamenti per la propria opera mediante soldi pubblici, dato il precedente dello Stadio della Roma. Inoltre, resta aperto anche un ulteriore altro problema, di non poco conto: le tempistiche di realizzazione dello stadio e le tempistiche di realizzazione delle opere. Infatti, allo stato attuale, si prevede che lo Stato possa essere realizzato già entro settembre 2019, con contestuale apertura, mentre il potenziamento della ferrovia Roma-Lido con rifacimento della stazione di Tor di sarà realizzato in maniera indipendente dalla costruzione dello stadio e, altrettanto indipendenti saranno la costruzione del Ponte dei Congressi (attualmente, dopo 17 anni, ancora in fase autorizzativa il che, ovviamente, non lascia ben sperare) e la costruzione del Ponte di Traiano. Infine, non v’è traccia di una evidente fase istruttoria che colleghi l’impianto sportivo e la viabilità volta ad accertare i fatti e ad acquisire gli interessi, pubblici e privati, oggetto di valutazione da parte della P.A. ai fini dell’adozione di una decisione e della relativa motivazione. Pertanto, allo stato attuale, non vi sono i presupposti per garantire neanche che la realizzazione dell’opera avvenga in concomitanza con il potenziamento e miglioramento della viabilità, il che lascia spazio a molteplici dubbi e paure in ordine alla mancanza di infrastrutture che potrebbero garantire l’incolumità dei cittadini/tifosi e l’ordine pubblico durante lo svolgimento delle manifestazioni sportive“.
Fonte: codacons.it