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TUTTOSPORT Roma? In mano a due Faraoni

Salah e El Shaarawy
Salah e El Shaarawy

(S. Carina) – All’attacco! Non è soltanto un proposito ma una necessità. Se laRoma aspira ancora al secondo posto in campionato deve vincere il derby. E per farlo si affida al miglior reparto offensivo del campionato: 62 gol all’attivo (come il Napoli). Doveva essere la Roma di Dzeko e invece, soprattutto con Spalletti è diventata la Roma dei Faraoni. Da desaparecido El Shaarawy ora viaggia ad una media di un gol ogni 125 minuti (5 in 8 gare) che lo avvicina agli Europei e al riscatto, da esercitare a giugno (per 13 milioni). Salah, invece, è già arrivato a quota 11, l’unico in doppia cifra dei giallorossi. Nel modulo a rombo scelto dal tecnico toscano i due partono larghi, pronti ad accentrarsi a seconda dei movimenti di Perotti. Che alla Lazio ha già segnato (9 febbraio 2015) così come El Shaarawy (20 ottobre 2012) e Dzeko (derby d’andata). All’appello manca soltanto Salah.

NUMERI DA CAPOGIRO – Intanto quando c’è qualcosa che fa rima con gol, la Roma è sempre avanti nelle graduatorie. Media reti passata da 1,8 a partita (con Garcia) a 2,36 (con Spalletti). Ma soprattutto, l’undici capitolino è primo nello score complessivo in campionato (62 reti), nei gol segnati in casa (32), tra le squadre che hanno segnato il maggior numero di reti nel primo quarto d’ora (11), tra quelle che segnano di più (4) ed effettuano più tiri totali (11) in contropiede. Ma non finisce qui: i giallorossi sono quelli che hanno mandato più giocatori in rete (18) in questa serie A, che hanno la miglior percentuale realizzativa (18%), il numero più alto dei gol da fuori area (13) non solo in serie A ma dei 5 maggiori campionati europei, quelli che sono stati per più minuti in vantaggio (1181), la squadra che ha colpito più pali (13).

DERBY PER POCHI – La Lazio e i suoi tifosi sono avvisati. Anche se, vista la prevendita, quello di domenica rischia di diventare un derby inedito, mai visto. Ma soprattutto che in pochi sembrano aver voglia di vedere. A cinque giorni dal fischio d’inizio di Lazio Roma, la prospettiva è quella di una stracittadina con il minor numero di presenze della storia. Nemmeno ai tempi del Flaminio c’era così poca gente. Ad oggi, i biglietti venduti per la sfida della capitale sono soltanto poco più di 8mila (5 mila romanisti). Che aggiunti ai 14.000 abbonati del club biancocleleste, che ospita il match, vuol dire raccogliere in tutto meno di 21mila persone. Soltanto nella stagione 1989-90, quando la stracittadina si giocò al Flaminio per i lavori di ristrutturazione dello stadio Olimpico, si toccò una cifra così bassa (22.400). Il rischio concreto è di eguagliare il record storico di diserzioni, superiori anche al derby d’andata, quando la protesta delle curve per la divisione dei rispettivi settori, ne portò allo stadio circa 28mila. Manca ancora qualche giorno ma le avvisaglie non lasciano ben sperare.

DE ROSSI: STOP – Nel frattempo, senza 14 nazionali, Spalletti continua la faticosa preparazione al derby in programma domenica alle 15. Ieri leggero contrattempo con lo stop di De Rossi, che ha interrotto l’allenamento in via precauzionale per un piccolo fastidio alla schiena: verrà valutato oggi ma non traspare grande preoccupazione in vista della ripresa del campionato. In giornata il tecnico riavrà a disposizione tutti i nazionali, ad eccezione di Salah che rientrerà soltanto domani.

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