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IL TEMPO C’è una Roma che ha già battuto il Real

Roma-Rea Madrid
Roma-Real Madrid

(A. Austini) Sulla carta non c’è partita. I marziani di Madrid, pur con i loro problemi e un tecnico tutt’altro che navigato come Zidane, contro la Roma messa in cura intensiva da Spalletti. Non resta che aggrapparsi alla speranza irrazionale, alla spinta di un Olimpico di nuovo pieno mercoledì e alla storia. Da 28 anni i «blancos» non eliminano un’italiana dalle coppe nei confronti a eliminazione diretta. In mezzo a questa striscia maledetta c’è l’impresa della Roma nella Champions 2008, con tre reduci ancora protagonisti a Trigoria. Agli ordini di Spalletti c’erano ovviamente Totti e De Rossi quando il 5 marzo 2008 il Santiago Bernabeu si è inchinato ai giallorossi. Non quella sera, ma entrambi i capitani si sono tolti lo sfizio di segnare nel tempio del calcio di Madrid. Totti ci è riuscito due volte: il 24 ottobre 2001 nella sfida del girone finita 1-1 (un gol anche all’andata in casa) e la rete decisiva nella stagione successiva per la storica vittoria della Roma. Il suo bilancio complessivo contro i madrileni è di 3 vittorie 1 pareggio e 2 sconfitte.

De Rossi ha gonfiato la rete del Bernabeu in un’altra serata indimenticabile di settembre 2004: Ezio Sella in panchina, Roma avanti due a zero con le reti di Daniele e Cassano, poi si scatenano Raul, Figo e Roberto Carlos e finisce 4-2. Il mediano farà di tutto per esserci dopodomani, non è in dubbio la presenza di Pjanic che contro il Real ha toccato il punto più alto della sua carriera ai tempi del Lione: dopo l’1-0 dell’andata, ha segnato a Madrid la rete dell’1-1 il 10 marzo 2010 al 75’ contro la squadra di Cristiano Ronaldo, Kakà e Higuain, sotto gli occhi dell’arbitro Rizzoli. L’anno dopo gli spagnoli si sono vendicati sempre agli ottavi e Pjanic ha giocato pochi minuti della doppia sfida. Il suo amico Dzeko ha messo invece un timbro da subentrato nella sfida del girone il 18 settembre 2012, gol inutile nella sconfitta 3-2 del Manchester City. Al ritorno è stato titolare nella partita finita 1-1.

Per Keita il Real Madrid è l’avversario affrontato più volte in carriera, ben 17 nelle varie competizioni, con un bilancio di 11 vittorie, 4 pareggi e solo 2 sconfitte. All’esordio contro le «merengues» nel 2007 ha realizzato, con la maglia del Siviglia, il gol del vantaggio nella vittoria per 2-0. Da titolare ha sbancato il Bernabeu col Barcellona nella semifinale Champions del 2011

Tanti amici dall’altra parte ma solo due incroci in carriera per Maicon quando vestiva la maglia del City: una sconfitta e un pari. Perotti è l’ultimo ad aver incontrato il Real con il Siviglia. Ed è stato un incubo: 7-3 il risultato finale, in un bilancio complessivo di 6 partite, 1 vittoria e 5 ko. Pessimi ricordi anche per Torosidis: la sua unica partita nel girone di Champions 2007/08 a Madrid contro il Real è durata 12 minuti, il tempo di rimediare un rosso diretto, con l’Olympiacos poi battuto 4-2.

De Sanctis era in panchina col Siviglia nelle quattro sfide tra Supercoppa e campionato contro i blancos (tre delle quali vinte). L’unico ex della gara è Iago Falque, passato per le giovanili del Real qualche mese prima di iscriversi alla scuola del Barcellona.

Conta nulla, ma va pure ricordato che le ultime due partite amichevoli (estati 2014 e 2015) tra Roma e Real se le sono aggiudicate i giallorossi. Un piccolo motivo in più per sognare.

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