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REPUBBLICA.IT La punizione di Garcia: tutti in ritiro da giovedì. E nel futuro c’è Conte

Antonio Conte
Antonio Conte

(M. Pinci) – La peggiore difesa degli ultimi cinquant’anni è il biglietto da visita della nuova frana. La peggiore difesa della storia moderna della Roma con 33 reti incassate, le stesse della stagione in cui si avvicendarono sulla panchina Prandelli, Voller e Delneri, sta lì a urlare al mondo che la Roma s’è rotta, di nuovo. Come un anno fa. La domanda, inevitabilmente, è allora una soltanto: resisterà stavolta Rudi Garcia alle scosse telluriche? La resa dei conti per ora è rimandata, appuntamento il 9 dicembre: quando l’ultima parola, più che Pallotta, atteso a Roma proprio in quelle ore, dovrà metterla il Bate Borisov. Intanto arrivano due provvedimenti: ritiro anticipato dalla sera di giovedì e annullamento del giorno di riposo fissato per martedì. ma basterà?

GARCIA, DECIDE IL BATE. POI OBIETTIVO CONTE – Gli ottavi di Champions League: passa da questo obiettivo il futuro romano di Rudi Garcia. Quello a breve termine, ovviamente. Eppure domenica per la prima volta, forse, la squadra ha dato segnali palesi di scollamento, lasciando all’Atalanta la partita, abbandonandosi, smettendo di lottare molto prima del fischio finale. Se ne sono accorti i dirigenti, se ne è accorto Sabatini che a fine gara ha “sequestrato” la squadra per metterla di fronte alla situazione. I volti sgomenti con cui i calciatori hanno lasciato lo stadio, Dzeko in testa, sono la fotografia dello spirito di squadra attuale. Per ora Garcia resta: lui non si dimette e lo dice forte. La Roma non lo caccia per non buttare via tutto: servirebbe un traghettatore, e in questo senso le alternative sono pochissime, forse il solo Lippi. I pensieri infatti sono rivolti già all’estate, e alla tentazione di affidare il futuro a Antonio Conte. Il presente però rischia di imporre una scelta diversa, e molto, o tutto dipenderà dal passaggio del turno in Champions League, a questo punto troppo vicino per non essere colto. E perdere quei quasi 20 milioni che a Trigoria già assaporano potrebbe davvero essere fatale, nonostante i 14 milioni di stipendio garantiti a Garcia da qui al 2019.

RITIRO ANTICIPATO E NIENTE RIPOSO – In ogni caso il “dies irae” del pomeriggio di domenica ha prodotto scosse più o meno definitive: Garcia e i dirigenti hanno deciso per il ritiro anticipato della squadra, che si radunerà a Trigoria già da giovedì sera. In più, annullato il giorno di riposo fissato inizialmente per martedì. Punizioni, segnali per chiedere attenzione. Ma non solo. Orami è certo anche l’addio di Iturbe, annunciato dai fischi dell’Olimpico e poi a partita finita dal ds Sabatini (“Volevamo salvargli la vita, troveremo una soluzione per lui”), che ha pure certificato l’intenzione di rinnovare la rosa già a gennaio (“Pensavo che non saremmo intervenuti ma questa partita mi ha convinto che dovremo fare delle valutazioni”). Arriveranno due, forse tre nuovi calciatori, un difensore e un attaccante esterno, magari anche un terzino sinistro. Quasi che la società condivida il timore espresso da De Rossi dopo il novantesimo: “Così rischiamo di fare il botto, come l’anno scorso”. In una settimana la Roma si giocherà tutte le fiches che ha ancora in mano: il viaggio a Torino, il Bate all’Olimpico e poi Napoli. Alle vacanze di Natale a quel punto mancheranno ancora 90 minuti: ma sarà già chiarissimo come e con chi ripartirà nel 2016 la Roma.

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