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THE WALL STREET JOURNAL Un americano scuote il calcio romano

 

Pallotta
Pallotta

(Wall Street Journal – J. Starsburg, J. Robinson) – James Pallotta, miliardario di Boston e tifosissimo investitore dei Celtics non era il candidato più scontato per rivoluzionare il calcio italiano. Prima del 2011, quando decise di investire 12.5 milioni per avere una quota di minoranza della As Roma, non era mai stato ad una partita di calcio. Inizialmente voleva una piccola parte ma attualmente controlla personalmente circa il 40% della As Roma, una delle due squadre di Serie A della Capitale. Tre anni dopo, le presenze allo Stadio Olimpico e le vendite dei biglietti sono in crescita, portando la Roma ai vertici del calcio italiano.

La prossima stagione la Roma ritornerà a giocare la Champions League, dove era stata per l’ultima volta nel 2010-2011. Pallotta crede che con maggiori vendite dei biglietti e del merchandising il valore della Roma possa superare i 500 milioni di euro il prossimo anno. Crede che il valore si possa più che duplicare se lui e i suoi partner riusciranno nel loro piano più ambizioso: quello di creare uno stadio nuovo con un’area dedicata interamente all’entertainment. Pallotta, che è volato a Roma col suo jet privato per vedere la partita Roma-Juventus, rimarrà in città per il resto della settimana. Lui e i suoi partner, insieme a Parsitalia Group, intendono consegnare i piani ufficiali dello stadio al Comune. Per il calcio italiano, e per la Roma, i rischi sono alti sia finanziariamente che simbolicamente. I proprietari americani vogliono allontanarsi da quelle condizioni che hanno tenuto indietro la Roma, come lo Stadio Olimpico, uno stadio vecchio rinnovato per l’ultima volta nel 1990 che la Roma divide con la Lazio e la nazionale italiana di rugby.

Alcuni rappresentanti del comune ritengono che la città possa trarre beneficio dai lavori e dai miglioramenti nel trasporto che la Roma promette. Lo stadio costerà circa 300 milioni di euro. Per il calcio italiano questo rappresenta un test: assediato da scandali di corruzione, stadi vecchi, a volte tifosi violenti, il paese ha fallito nell’attrarre investitori americani che invece sono comuni nel calcio inglese. Il risultato è che l’Italia sta perdendo una opportunità importante mentre invece in Inghilterra i ricavi dai diritti televisivi e le vendite commerciali stanno toccando picchi elevati.

Nel 2011-2012 la Serie A ha generato poco più della metà della Premier League secondo Deloitte. Tra i ristoranti e le strade di Roma, “Presidente”, come è conosciuto Pallotta, si ferma spesso a fare foto con i tifosi, una celebrità straniera che attrae tanta approvazione ma che ha subito anche molte critiche specialmente durante periodi negativi. “Gli Americani”, come sono chiamati sia dai tifosi sia dai dirigenti, hanno creato malumore quando hanno deciso di cambiare il logo. I media italiani e i tifosi li hanno giudicati con scetticismo. Pallotta: “Non do loro colpe, ci sono moltissimi luoghi dove investitori stranieri hanno avuto un inizio difficile o addirittura non sono neanche riusciti a partire”.

Lo scorso anno gli americani hanno esonerato l’allenatore, alzato i prezzi dei biglietti e chiuso un accordo di sponsorship con la Nike. Nel frattempo Pallotta e il suo team hanno avuto supporto da politici e sindacati. Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, che ha partecipato alla festa di Natale della società, ha perfino tradotto il discorso di Pallotta in italiano per i dipendenti della As Roma. Quella stessa sera Pallotta regalò dei Rolex ad ogni giocatore della rosa. Sotto gli occhi dei media, lo scorso anno, Pallotta ha regalato al nuovo Papa una maglia della Roma. “Prima non avrei mai passato una domenica a guardare il calcio, adesso non riesco a smettere di farlo”.

A Tor di Valle al momento c’è un ippodromo abbandonato vicino al fiume Tevere. Il successo è tutt’altro che garantito nella rinomata e complessa burocrazia romana. Inoltre alcuni tifosi non vogliono spostare la squadra nella periferia della città, lontano dall’attuale stadio che si trova al centro. Però Mister Pallotta dichiara che il nuovo stadio sia fondamentale per il rivoluzionario piano della Roma che include maggiori ricavi dai diritti tv, la vendita dei naming rights dello stadio per 15 milioni di euro l’anno nell’attrarre famiglie, turisti e persone che acquisteranno box esclusivi e interessate non solo al calcio ma anche allo shopping, ai concerti, alla ristorazione.

Con il nuovo stadio, dicono i proprietari della Roma, si porrà fine alla tradizione dei tifosi che introducono bombe e fumogeni alle partite. Pur capendo che una maggiore sicurezza non è molto all’italiana, Pallotta dice: “Vorrei che questi tifosi fossero scatenati dentro lo stadio, rimanendo però assennati”.

“Chiunque sia mai stato ad una partita di calcio italiano, capisce subito che gli stadi rappresentano il problema centrale” dichiara Alexander Thorpe, consulente di Deloitte Sport Business Grou. “Molti degli stadi che vengono utilizzati risalgono al Mondiale del 1990”.

Il Mondiale è stato l’ultima competizione internazionale di calcio che l’Italia ha ospitato. La Germania, l’Inghilterra e la Francia hanno sfruttato Mondiali ed Europei per rinnovare gli stadi. Solamente una squadra di Serie A ha realizzato un progetto simile negli ultimi 10 anni. Nel 2011, la Juventus ha inaugurato uno stadio moderno, per 41 mila persone, che risalta per accoglienza e non ha barriere, messe invece negli stadi italiani più di 10 anni fa.

Secondo Deloitte, il risultato è che la Juventus ha molto più che triplicato i ricavi nel matchday con il nuovo impianto. La Roma non è cliente di Deloitte. Il tecnico Rudi Garcia ha detto che l’Olimpico è grande, però “è uno stadio con la pista d’atletica e che dividiamo con l’altro club di Roma. Non siamo interamente a casa nostra”.

Goldman Sachs Group Inc. sta finanziando la Roma. Il gigante del real-estate statunitense Starwood Capital Group. LLC. ha investito 40 milioni di euro di euro nella As Roma e potrebbe investire ancora di più. Greg Carey, senior Goldman stadium-finance banker, crede che altri club europei seguiranno l’esempio della Roma : “Ci sono molte opportunità, principalmente in Italia, per migliorare i ritorni dall’investimento”.

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