(A.Austini) Il bivio scudetto e tanto altro. Sarà un inizio d’anno pieno di passione per la Roma, tra campo, mercato, futuro societario e stadio.Domenica l’appuntamento decisivo in casa della Juventus: il risultato dirà quanto la Roma può davvero contare nella lotta per il titolo. E magari orientare le scelte sul mercato. Negli ultimi giorni sta prendendo corpo la pista che porta a Nainggolan. Sabatini fa sul serio, vuole sfidare Milan e Juventus, a patto che prima riesca a sistemare un paio di cessioni. La prima è quella di Marquinho al Genoa: c’è l’accordo con Preziosi per il prestito del brasiliano, ora va convinto il giocatore.
Il procuratore Rivellino si è riunito con Sabatini prima di Capodanno, ieri Marquinho è stato convocato nell’ufficio del direttore sportivo. Il brasiliano ha chiesto al suo agente di capire se l’interesse di Inter e Juventus è ancora vivo, ma con il passare dei giorni si sta convincendo a trasferirsi in Liguria. Magari con un «incentivo» economico. La Roma, in cambio, otterrebbe dal Genoa la ridiscussione delle modalità del pagamento dell’affare-Destro ancora in corso.
L’altro centrocampista con le valigie è Bradley. L’americano vorrebbe giocare di più nell’anno del mondiale e ha avvisato la società: oltre a un paio di offerte inglesi ha ricevuto una chiamata dalla Germania. Garcia lo terrebbe volentieri, la proprietà americana sarebbe dispiaciuta di perdere il suo «testimonial» ma la Roma non lo tratterà di fronte a un’offerta vantaggiosa per tutti. E avrebbe di che consolarsi se riuscisse davvero a battere la concorrenza su Nainggolan. Cellino non lo vuole cedere alla Roma per le vecchie ruggini e lo ha promesso a Galliani dopo il passo indietro fatto dalla Juventus. Con il Milan c’è un accordo sulla parola: circa 7 milioni più metà Cristante per la comproprietà del belga-indonesiano. Ora la parola spetta a Berlusconi in persona: se il presidente avalla l’investimento, Nainggolan finisce al Milan.
Sabatini non perde le speranze e conta eventualmente di convincere Cellino con una proposta economica migliore e l’inserimento di qualche contropartita gradita al Cagliari. In estate era arrivato a offrire 8 milioni cash, ora potrebbe proporre Romagnoli.Nainggolan aspetta e accetterebbe di buon grado sia la soluzione giallorossa che quella rossonera. Anche se con Garcia il posto da titolare dovrebbe guadagnarselo.
L’ultima parola spetterà comunque a Pallotta, che ha già dato il via libera al rinnovo di Pjanic: accordo raggiunto fino al 2019, in occasione di una delle prossime gare interne il procuratore Becker verrà a Roma per le firme e il bosniaco inizierà a guadagnar dal prossimo anno circa 3.2 milioni netti.
Pallotta, intanto, si prepara ad accogliere a bordo il nuovo partner cinese. La trattativa con il gruppo Hna di Chen Feng prosegue sottotraccia, grazie alla mediazione dell’advisor Rothschild. Nelle ultime settimane si registrano nuovi incontri e contatti incrociati. I cinesi sono interessati a rilevare la quota di «Neep» – la controllante diretta di As Roma – in mano a Unicredit, che potrebbe scendere dall’attuale 31% al 5%. La Hna intravede nel club giallorosso un potenziale asset strategico per promuovere iniziative nel settore del turismo, quello in cui si muove da leader grazie alla Hainan Airlines e le altre compagnie aeree controllate.
Un colosso da 44 miliardi di euro, il socio ideale per Pallotta con cui condividere il prossimo aumento di capitale senza perdere il controllo delle operazioni. Lo stadio rimane l’altro tassello fondamentale del futuro: il presidente dovrebbe tornare a metà mese da Marino. Stavolta con il progetto definitivo.