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REPUBBLICA.IT Roma, Garcia: Torniamo subito a vincere. Juve-Napoli? Meglio un pari

Rudi Garcia

( M. Pinci) – Un monito duro verso i cronisti per iniziare, una considerazione forte per chiudere. Rudi Garcia, a due giorni dalla gara con il Sassuolo all’Olimpico in cui la Roma cercherà punti per tornare ad allungare su Juventus e Napoli toglie la maschera del bravo ragazzo e indossa quella del condottiero fiero e sicuro, anche maniacale. E per nulla spaventato dalle assenze, almeno per il momento: “Senza Totti e Gervinho? Per ora la loro mancanza non pesa. Ma peserà se il tempo si allungherà”. E il timore del tecnico è proprio legato al rischio di diluire i tempi: soprattutto per Gervinho.

CASO GERVINHO: “L’IMPORTANTE È NON CORRERE RISCHI” – Un infortunio muscolare, alla coscia, contro il Napoli: sembrava nulla, o comunque poco. E invece settimana dopo settimana, Gervinho non è ancora tornato in campo. Peggio: deve ancora ricominciare ad allenarsi con i compagni. Eppure il ct della Costa d’Avorio Sabri Lamouchi lo ha già convocato per lo spareggio con il Senegal che vale i mondiali, sabato prossimo. “L’importante è che non corra rischi di infortunarsi nuovamente: per fortuna l’allenatore della Costa d’Avorio è una persona intelligente, e questa cosa va gestita con intelligenza”. Questo l’augurio di Garcia, che confessa di aver già parlato con Lamouchi per spiegargli la delicatezza della situazione: una contusione al retto femorale che ha prodotto uno stiramento, il rientro sempre annunciato e sempre rimandato. Ora il timore che, senza aver mai giocato con la Roma, possa andare in nazionale e giocare una gara “fondamentale per andare in Brasile”, non certo al meglio. Con tutti i rischi del caso.

“POSSIAMO PRENDERE PUNTI A NAPOLI E JUVE: SPERO PAREGGINO” – In ogni caso, Quasi impossibile che Gervinho possa essere a disposizione contro il Sassuolo. Un match cui Garcia, dopo il pari con il Torino, guarda con fiducia: “Questa è la prima volta in cui, se vinceremo, saremo sicuri di prendere punti alla Juve, al Napoli o a tutte e due”. Una sicurezza di cui l’allenatore si fa forte per guardare con speranza a domenica: “Prima noi prendiamoci i tre punti. Poi, se noi vinciamo, è meglio se Juventus e Napoli pareggiano”. In fondo segnali positivi sono arrivati: “Dopo Torino ho visto la squadra arrabbiata, già pensava al Sassuolo, e gli ultimi 20 minuti di domenica scorsa mi sono piaciuti tanto perché ho visto giocatori che volevano vincere”. Anche per questo motivo, gradisce poco Rudi che il primato della sua Roma venga attribuito soltanto alla settimana libera da impegni continentali: “Se fai 31 punti su 33 non è soltanto perché giochi una sola volta a settimana. Abbiamo una voglia grandissima di continuare la nostra marcia in avanti: è finita la serie di vittorie, non quella di risultati positivi”. Intanto dovrà sciogliere il dubbio Borriello-sì, Borriello-no: Ljajic scalpita, giocarli insieme sembra una soluzione che convince poco il tecnico, che davanti preferisce Pjanic: “Contro squadre che giocano chiuse avere davanti uno come lui che scende ad aprire spazi può essere un vantaggio. ma con il Chievo abbiamo vinto grazie alla presenza in area di Borriello, e un centravanti gioca bene se la squadra gioca bene”.

“SE GUARDATE GLI ALLENAMENTI FACCIO LA LINGUA DI LEGNO” – Anche per questo, Garcia tiene a sfruttare ogni dettaglio. A cominciare dalla riservatezza degli allenamenti: un tema che gli sta a cuore al punto da iniziare la conferenza inviando un messaggio a quei cronisti che quotidianamente “spiano” il lavoro della sua squadra: “Voglio che quando faccio un allenamento riservato resti tale. Oppure preferite che faccia anche io la lingua di legno?, modo di dire francese per parlare di un modo di parlare molto congelato tipico della classe politica. Quasi un aut aut. Discutibile, però, se come sembra di capire punta a chiedere ai cronisti impegnati a Trigoria di fare meno bene il proprio lavoro.

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