(V. Cerracchio) – La vittoria di Torino può cambiare decisamente la stagione della Roma, attesa da un calendario easy, a cominciare dal già virtualmente retrocesso Pescara. Le strade per l’Europa League sono due: il campionato e la coppa. Che naturalmente ha un prestigio tutto suo perché un derby in finale all’Olimpico è il sogno di ogni giallorosso. Mercoledì all’Inter mancheranno tutti i migliori, tra squalifiche e infortuni, gli ultimi quelli di Nagatomo e Gargano: Strama farà fatica a trovare undici titolari. Cercasi arbitro all’altezza. Perché il rischio vero per la Roma è quello di pagare le ingiustizie lamentate nell’ultimo scorcio da Moratti. Quella che si è imposta con carattere sui granata dà comunque ampie garanzie: l’effetto derby, l’uomo in più non sfruttato, è stato superato di slancio grazie a un Lamela in forma smagliante ma anche con una personalità confortata dalla resistenza finale in dieci. Così il 2-1 dell’andata dà una certa sicurezza: i giallorossi sanno come ripartire e colpire partendo da questo minimo vantaggio.
Ma oggi quello che intanto conta è che i nerazzurri sono stati scavalcati in classifica, anche se un occhio va dato al grande ritorno dell’Udinese, ora più temibile del Catania come incomodo dell’ultima ora.