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AS ROMA Orlando City vs Roma, ecco gli americani

Orlando City

(F. Spicciariello) Andiamo a scoprire l’Orlando City SC, avversario della Roma nell’amichevole che si giocherà mercoledì 2 gennaio al Barker Family Stadium di Winter Park, struttura capace di contenere fino a 3.000 spettatori di proprietà del Rollins College.

L’Orlando City SC è un team della USL Pro (formalmente terzo livello del soccer USA dopo MLS e NASL), fondato nel 2010 dopo lo spostamento della squadra da Austin per scelta dei proprietari inglesi, John Bonner, Phil Rawlins, ex coproprietario e manager dello Stoke City e Brendan Flood, membro del CdA del Burnley (Championship). Motivo dello spostamento la possibilità di costruire un nuovo stadio al centro di Orlando e un ingresso in MLS già nel 2015.

Con l’ossatura della squadra formata sulla base dei predecessori Austin Aztex, l’Orlando City da due anni è la migliore compagine della USL Pro. Nel campionato 2011, dopo aver chiuso in testa la regular season, ha vinto ai rigori con gli Harrisburg City Islanders lo USL Pro Championship nella finale giocata al Citrus Bowl di Orlando davanti ad oltre 15.000 spettatori, record assoluto per la categoria.

Nel 2012 Orlando rivince il Supporters Shield piazzandosi in testa alla classifica al termine della regular season con ben 16 punti di vantaggio sulla seconda classificata, i Rochester Rhinos, e con il centravanti Denis Chin capocannoniere con 11 gol. Notevole quindi la delusione derivante dalla sconfitta casalinga per 4-3 coi Wilmington Hammerheads nella semifinale dei playoff, di fronte a quasi 8.000 fans.

In vista del match con la Roma abbiamo parlato con il coach Adrian Heath, ex stella dell’Everton anni ’80 con cui vinse due titoli, una FA Cup e la Coppa delle Coppe nel 1985, e il capitano e assistant coach, Ian Fuller.

Mr. Heath, come arriva la squadra a questa amichevole considerando che siete in off season?

“Effettivamente siamo fermi dallo scorso ottobre, dalla fine dei playoff di USL Pro, e ci siamo allenati solo per due settimane appositamente per questa amichevole. Alcuni dei nostri giocatori non sono disponibili a causa di impegni pregressi, due sono addirittura in viaggio di nozze. Per noi però sarà l’occasione di provare alcuni ragazzi di college, un paio dei quali dovrebbero essere chiamati al Draft che la MLS terrà a gennaio. Inoltre il match sarà un’ottima vetrina per alcuni dei nostri ragazzi, a cominciare dal centravanti Denis Chin e dal giovane laterale sinistro senegalese Adama Mbengue, un ragazzo dall’ottima tecnica, capace di cambiare le partite, e per il quale abbiamo già avuto della MLS e da un paio di club europei. In campo inoltre ci sarà anche Jamie O’Conner, irlandese, il nostro giocatore più esperto con alle spalle 500 partite in Inghilterra tra Stoke, WBA, Burnley e Sheffield Wednesday”.

Si è fatto un’idea di cosa attende la sua squadra per l’incontro di mercoledì?

“L’ultima partita che ho visto della Roma è quella vinta sul Milan, e sono rimasto davvero impressionato dalla forza dei giallorossi. Mi piace molto il gioco di Zeman, allenatore che ammiravo già quando allenava il Foggia, che seguivo via televisione dall’Inghilterra. In questi giorni ho assistito alle sessioni di allenamento della Roma, e ho potuto notare l’intensità con cui i giocatori si impegnano. Per noi sarà dura, ma ce la metteremo tutta per fare una buona figura”.

Il centrocampista Ian Fuller è il capitano e allenatore in seconda – o meglio, assistant coach – di Heath. Ex di New England Revolution (con cui perse la finale di MLS Cup nel 2002), Vancouver Whitecaps, Rochester Rhinos e Charleston Battery. Heath ci dice che Fuller è infortunato e che non giocherà, mentre lui spera ancora di esserci. “Sono reduce da un infortunio e mi sono allenato poco, ma spero davvero di poter scendere in campo”.

In campo o no, come schiererete la squadra contro la Roma?

“Normalmente giochiamo con un 4-2-3-1 basato molto sul possesso palla e con una mentalità offensiva che ci porta a riversarci in attacco con molti uomini. In porta gioca il messicano Miguel Gallardo, non tanto grosso fisicamente ma ottimo coi piedi – simile in questo al romanista Goigoechea o a Valdez del Barça – aspetto fondamentale per il nostro tipo di gioco”.

La difesa sarà un po’ rimaneggiata, data l’assenza dei difensori centrali [tra cui Rob Valentino [ex di New England e Colorado in MLS, Ndr], che saranno sostituiti da due ragazzi in prova. Ci saranno invece i due terzini titolari: a destra l’haitiano Jerome Mechack uno che spinge molto, e a sinistra il giamaicano Kieron Bernard, fisicamente notevole.

In mezzo a mantenere l’equilibrio della squadra e a coprire siamo io James O’Connor, con il alternativa il gallese Anthony Pulis, che ha giocato alcuni anni in Inghilterra [Stoke City e Southampton tra le altre]. I tre davanti a noi sono Embengue a sinistra, Jean Alexandre, che era stato con noi già la scorsa estate in prestito dai San Jose Earthquakes, e Jamie Watson, che tende più ad inserirsi in supporto alla punta Denis Chin, è uno molto veloce e che si muove molto per creare spazi.

Che ne pensi della Roma, e come vi regolerete con un avversario così superiore?

“Abbiamo visto la partita col Milan, spaventoso come hanno battuto i rossoneri. Personalmente apprezzo molto Michael Bradley, che sta facendo vedere ottime cose, e Daniele De Rossi, che è un grande giocatore. Ma sarà fondamentale non dare spazio a Francesco Totti, uno che può fare qualsiasi cosa. Proveremo comunque a giocare la partita. Sarebbe stupido metterci a difendere in undici, non è nella nostra mentalità”.

Vi aspettate una crescita di interesse nei confronti della squadra dopo questa amichevole?

“In realtà abbiamo dei tifosi incredibili, e l’ambiente migliora di anno in anno, anche perché la demografia della città sta cambiando con sempre più persone che vengono a vivere ad Orlando cui piace il calcio, e noi facciamo di tutto per farle sentire coinvolte. Purtroppo con la stampa è una battaglia continua, con gran parte dello spazio che va agli Orlando Magic [NBA, ndr] e agli altri sport. Quello che dobbiamo fare prenderci questo spazio è vincere”.

Fonte: socceritalia.info

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