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GAZZETTA DELLO SPORT Boom Lamela: se segna al derby “stacca” anche Totti

Lamela esulta dopo il gol

(F. Oddi) – «Dove potrebbe giocare Destro? Lo dice il cognome…». «Lamela e Lopez sono più o meno allo stesso livello, nel senso che entrambi hanno capito poco quello che voglio da loro». Due indizi fanno una prova, una prova che Zeman l’inflessibile sa anche cambiare idea, e in certi casi ci mette anche poco: a fine agosto l’argentino su cui Walter Sabatini era disposto a giocarsi la carriera («Se questo ragazzo non diventerà un campione vorrà dire che sono un asino e dovrò cambiare mestiere») era un corpo estraneo, a fine ottobre l’unica luce nel buio Di Natale-Domizzi, seconda rimonta dal 2-0 al 2-3.

Insostituibile Prima dell’Udinese c’era riuscito il Bologna: Lamela — la miseria di 4 gol con Luis Enrique, il cui scetticismo nei confronti di Erik è stato recentemente rivelato da Sabatini — c’era anche quel giorno, ma uscì che la Roma ancora vinceva 2-0, per far posto all’altro che capiva poco, Nico Lopez. Da quel giorno Lopez non è più entrato e Lamela non è più uscito: 6 gare dal primo all’ultimo minuto, sarebbero state 7 se domenica sera Zeman non avesse voluto preservarlo per il derby risparmiandogli una manciata di minuti. La partita del resto era già vinta, e l’amico Erik ci aveva messo il sigillo con gol e assist (per Destro). Record Col piattone che ha deviato in rete il cross di Tachtsidis — gol da attaccante d’area, di quelli che l’anno scorso non riusciva a fare mai — l’argentino va a segno da 5 giornate di fila: nella storia della Roma c’erano riusciti due campioni del Mondo, Totti e Guaita, e un signore delle aree di rigore come Balbo (che con Zeman ci ha giocato, senza troppo entusiasmo, andandosene prima di lui, verso Parma). Le cinque giornate di fila a segno bomber Abel le aveva vissute con Mazzone a 28 anni, Totti con Capello a 27, Guaita a 24, nell’anteguerra (peraltro infilandoci dentro due triplette). Serie aperta Con un gol alla Lazio, Lamela farebbe meglio di tutti e tre, e davanti a lui rimarrebbe solamente una leggenda come Rodolfo «Sciabbolone» Volk, uno che ai biancocelesti segnò nel 1929, 1-0 con gol suo, ed era il primo derby della storia. Castigò la Lazio anche alla 28a giornata del campionato 30-31, aveva cominciato alla 22a con la Juventus. Sette partite di fila in gol, Lamela proverà a raggiungerlo e superarlo: dopo la Lazio ci sono Torino in casa e Pescara, non esattamente Bayern Monaco e Real Madrid. Anche se non ci riuscisse, avrà tempo: Volk il suo record lo ha firmato a 25 anni, Erik ne ha fatti 20 il 4 marzo. Quasi un esordio Quel giorno si ricordava Lucio Dalla e si giocava il derby: Stekelenburg pensò bene di abbattere Klose, Lamela dopo 8′ dovette lasciare il posto a Lobont. Quello di andata lo aveva visto dalla panchina, quello di domenica sarà il primo da protagonista. Almeno a Roma: a Baires c’era già riuscito a 18 anni, al Monumental, in River-Boca. Roba da predestinati, come certi record.
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