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GAZZETTA GIALLOROSSA Una difesa da reinventare per Zeman

Zeman

Diversi problemi di formazione per la Roma in vista dell’incontro con l’Udinese. A partire dall’attacco, reparto considerato tra i più efficienti per numero e qualità, Zdenek Zeman dovrà scegliere l’assetto migliore per affrontare i friulani, centellinando Totti e Destro, alle prese con qualche acciacco, che stanno cercando di forzare i tempi per essere disponibili. Nonostante non si siano allenati con continuità in settimana i due calciatori dovrebbero farcela a recuperare seppur parzialmente. Probabilmente uno dei due verrà schierato tra i titolari mentre l’altro sarà destinato a sedere in panchina.

Maggiore preoccupazione desta la costruzione della difesa, orfana di Blazaretti e Taddei, costringendo quindi il tecnico boemo ad adottare una soluzione di ripiego. Diversi gli scenari possibili in questo senso, e molto dipenderà dalle condizioni di Dodò, terzino sinistro di ruolo, definito da Zeman al 50% poco più di una settimana fa. Una volta stabilite quali realmente siano le condizioni del giovane terzino brasiliano, risulterà più semplice svelare i componenti del reparto arretrato giallorosso. Con il solo Ivan Piris certo di rivestire il ruolo di terzino destro, 3/4 della difesa sono da assemblare dando luogo realisticamente a 5 possibili scenari :

La prima soluzione, tra le meno accreditate, riguarda lo spostamento a sinistra di Leandro Castan, provato in quel ruolo nell’ultima partita della Selecao dal Ct Mano Menezes il quale ha riproposto il calciatore nella stessa posizione dove a volte veniva schierato con il Corinthians. La coppia di centrali sarebbe quindi formata dal rientrante Burdisso e dal giovane Marquinhos autore di prestazioni molto convicenti. Lo spostamento del miglior difensore centrale attualmente peròpotrebbe indebolire globalmente la retroguardia, anche considerando il fatto che per Burdisso e Marquinhos sarebbe la prima partita insieme mentre i due brasiliano hanno evidenziato di sapersi ben integrare l’uno con i movimenti dell’altro.

Soluzione più plausibile sarebbe lo spostamento di Marquinhos sulla sinistra, posizione nella quale Zeman lo ha più volte provato, allo scopo di trovare al giovane uno spazio nella formazione titolare, in virtù delle buone doti evidenziate. Marquinhos tra l’altro, ha dalla sua le peculiarità di un calciatore di fascia, risultando quindi per dinamismo e rapidità, più idoneo a ricoprire quel ruolo rispetto al connazionale Castan, il quale verrebbe affiancato al centro dall’esperto Burdisso. I due seppur con fortune altalenanti, hanno già giocato insieme e questa soluzione appare ad oggi la più equilibrata, fermo restando che se nè CastanMarquinhos venissero dirottati sulla sinistra, saranno loro a formare la coppia centrale a scapito di Burdisso per il quale si profila la panchina.

Terza soluzione per Zeman potrebbe essere l’impiego di Florenzi come terzino sinistro. Il ragazzo è tra i più in forma in questo momento ma si è allenato poco in settimana a causa di un affaticamento muscolare che ne ha consigliato il riposo in via precauzionale. Florenzi ha disputato diverse gare come terzino destro e per qualità fisiche può ricoprire con affidabilità le posizioni laterali, favorito dalla grande facilità di corsa a sua disposizione. Resta da comprendere se il Boemo sia disposto a privarsi di uno dei suo migliori centrocampisti in questo momento, adottando una soluzione di emergenza che potrebbe essere pericolosa per l’equilibrio della linea mediana, porzione di campo nella quale, il giovane centrocampista azzurro, si è conquistato un posto da titolare per l’alto contributo qualitativo e quantitativo fornito.

Altra soluzione degna di esser presa in considerazione è rappresentata dall’utilizzo di Marquinho, come esterno basso, posizione nella quale ha disputato qualche partita sotto la guida di Luis Enrique. L’ex Fluminense è mancino naturale per cui si adatterebbe abbastanza bene in quella parte di campo, facendosi apprezzare in fase di spinta. L’interrogativo più grande però riguarda l’affidabilità difensiva di un calciatore che nasce con compiti prettamente offensivi e che Zeman ha impiegato nella prima partita contro il Catania come esterno d’attacco.

L’ultima, sorprendente, soluzione è rappresentata dalla scelta, rischiosa, di far debuttare dall’inizio il lungodegente Dodò, fin ora mai convocato. Il giovane terzino sembra stia recuperando dal brutto infortunio che ne ha pregiudicato il suo percorso in giallorosso – mettendone a rischio l’intera carriera – quindi non è improbabile ad oggi pensare che Zeman decida di affidarsi a lui viste le confortanti notizie dallo staff medico e le buone prestazioni offerte in allenamento. Tenendo conto del trittico di partite che la squadra sosterrà in 7 giorni, se il calciatore non verrà ritenuto idoneo al 100% difficilmente verrà impiegato, risparmiandolo magari in vista della partita di Parma dove probabilmente potrebbe fare il suo esordio in campionato.

Ulteriore chiarezza intorno ai componenti difensivi che scenderanno in campo domenica sarà conferita dalla rifinitura in programma domani dove mister Zeman, fatte le dovute valutazioni, proverà una bozza della formazione anti Udinese sciogliendo le riserve soprattutto in merito all’interprete del ruolo di esterno sinistro di difesa, scelta dalla quale dipende l’ipotetico valzer dei difensori.

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A cura di Danilo Sancamillo

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