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Totti: “De Rossi sta dimostrando di essere un grande allenatore, Pellegrini capitano vero”. E poi scherza: “Non torno più alla Roma”

Totti e De Rossi al Mondiale 2006

Francesco Totti è stato scelto come ambasciatore di betsson.sport (con cui collabora anche la Roma) e ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine dell’evento di presentazione tenutosi nella Capitale. Ecco le parole dell’ex numero 10 giallorosso.

La partnership con Betsson?
“Quando mi ha chiamato Betsson non ci ho pensato due volte, il progetto è importante e ci accomuna la passione per lo sport. Quando ho girato lo spot era il 5 dicembre ed era sotto la pioggia, faceva un freddo disumano. Stavo quasi per lasciare (ride, ndr)”.

La passione può determinare le scelte?
“Per me la passione è stata solo una: il calcio. Io ho avuto la fortuna e la voglia di vestire una sola maglia ed è una scelta che non rinnego per niente, anzi”.

Calcio escluso, a quale sport o sportivo ti sei appassionato?
“Tutti gli sport sono competitivi e belli da vedere o praticare. Il mio secondo sport preferito è il tennis, è quello in cui mi vedo di più ed è anche quello più praticabile. Rugby? Bel momento, ma sognatevi che io giochi a rugby”.

Il rigore contro l’Australia?
“Fu un giorno particolare, quello fu il primo gol dopo l’infortunio. Un rigore decisamente importante che ci permise di andare avanti. Se non avessi avuto la passione sarei rimasto a casa a vedere il Mondiale, ma la volontà e la voglia mi portarono a partecipare. Non fui io a decidere quel Mondiale, bensì il gruppo. Mi capita spesso di rivedere quel rigore, rimane un ricordo indelebile”.


Successivamente Totti ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dell’emittente televisiva e si è soffermato su De Rossi, Pellegrini e il sorteggio di Europa League che vedrà scontrarsi Roma e Milan ai quarti. Ecco le sue parole.

Ti aspettavi che De Rossi fosse già così bravo?
“Non mi aspettavo che facesse così bene sin da subito, ma lo speravo. Sta dimostrando di essere un grande allenatore e io, come tutti i tifosi giallorossi, speravamo che potesse iniziare questo percorso così bene, sperando che continui su questi livelli. Roma è una piazza difficile e sta dimostrando il suo valore”. 

La qualità migliore di De Rossi?
“Conoscere bene la città, i tifosi e la società e quindi sta riunendo tutto questo per far sì che i giocatori rendano in campo con la massima tranquillità”.

Pellegrini?
“Dopo me e De Rossi non era semplice trovare un altro capitano, ma io avevo già detto che Lorenzo fosse un capitano vero, da Roma. Sta dimostrando il suo valore, ora sta anche bene fisicamente e gli riesce tutto, speriamo possa durare più a lungo possibile”.

Roma-Milan ai quarti di Europa League?
“Più si va avanti in una competizione e più diventa complicato, prima o poi incontri tutte le squadre più forti. I rossoneri stanno bene, hanno ritrovato 3/4 giocatori di qualità e quantità. Sarà una sfida bellissima e aperta, mi auguro che la Roma passi il turno”.

Si può temere il dna europeo del Milan?
“Sarà un fattore in più per loro, ma non è più il Milan di una volta…”.

Fonte: Sport Mediaset

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Al termine dell’evento Totti ha rilasciato ulteriori dichiarazioni ai cronisti presenti.

Che ti ha detto Mourinho a Riyadh?
“Niente, giuro. Ci siamo solamente salutati”. 

Come arriverà la Roma al derby?
“Ci arriverà come sempre, è una partita diversa e difficile”.

La cessione in Arabia della Roma?
“Mi sono informato, non c’è niente”. 

Torni alla Roma? 
“Mai più (ride, ndr)”. 

L’altra volta avevi detto che saresti tornato prima della conferma di De Rossi?
“Ogni volta mi fate questa domanda, quindi vi dico che non torno più”.

Il sorteggio con il Milan è fortunato?
“Tanto prima o poi devi incontrarle tutte”.

L’ex capitano giallorosso ha rilasciato anche alcune dichiarazioni per l’emittente televisiva. Queste le sue parole.

Una giornata sul filo della passione.
“Sì, la passione è una parola che racchiude un po’ tutto. Oggi siamo a questo evento di Bettson che è una piattaforma importantissima dove ci siamo voluti a vicenda. Sono contento di essere parte di questo progetto, un modo in cui la passione e lo sport unisce tutti quanti, da tanta visibilità e importanza a tutto questo”.

La passione a Roma è stata incarnata per più di vent’anni da te e Daniele De Rossi, vi siete scambiati e passati quella fascia di capitano. Ti aspettavi che in questi due mesi riuscisse a cambiare così la squadra?
“Non così in fretta, però lo speravo io e tutti i romanisti che Daniele potesse subito fare quello che sta facendo. Penso che è un’emozione, per lui e per noi, vederlo in quel contesto e siamo veramente contenti per tutto”.

Quale elemento ti colpisce di più? Ha cambiato il gioco, più di proposta e palla a terra, ti ricorda qualche allenatore in particolare?
“Ogni allenatore ha il suo modo di giocare, normale che adesso vedere i giocatori in campo e rivederli due mesi fa sono totalmente diversi, un cambiamento lo ha fatto. Ha dato motivazione, voglia e lo spirito giusto per approcciare le partite, quello che Daniele ha sempre avuto. Vediamo alla fine cosa ci porterà, sperando che possa continuare su questo livello”.

C’è un bel derby in Europa League contro il Milan, c’è una favorita? Cosa ti aspetti da questa sfida?
“Una squadra italiana è sempre più difficile sotto un certo punto di vista, poi è normale che allo stesso tempo conosci l’ambiente di Milano, conosci la squadra, il modo di giocare. Potrebbe essere positiva come cosa, però alla fine devi incontrare le squadre forti, così come il Milan che incontra la Roma che è una squadra forte. Dico 50-50”.

C’è la possibilità per la Roma di raggiungere la finale per la terza volta di fila?
“Lo spero vivamente, per Daniele sarebbe un’opportunità unica e rara, tre finali consecutive a Roma è una cosa inaspettata. Mai dire mai, come si dice non c’è due senza tre”.

Quella fascia è finita sul braccio di un giocatore che conosci molto bene come Pellegrini, ha avuto una crescita in queste ultime settimane impressionante.
“Diciamo che è un altro giocatore, tempo addietro l’ho sempre osannato e ne ho parlato bene, è un ragazzo semplice e tranquillo e un professionista. Un giocatore che può indossare la fascia di capitano, sappiamo che a Roma non è semplice e lui essendo romano e romanista conosce l’ambiente, ma soprattutto nel campo da le sentenze giuste. In questo momento è un capitano vero”.

Fonte: video.sky.it

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