Roma-Trabzonspor, ZANIOLO: “Questa sera un nuovo inizio, sono cresciuto come uomo e calciatore. Mourinho ci trasmette ogni giorno mentalità vincente”

Zaniolo

Al termine di Roma-Trabzonspor, ha parlato Nicolò Zaniolo, tornato al gol dopo un anno. Le sue parole:

ZANIOLO A SKY SPORT

Ti sei commosso al momento dell’esultanza, cosa hai pensato?
A tante cose, al percorso che ho fatto e a tutti i giorni che guardavo i miei compagni in campo e io in tribuna, ai tifosi, a tante cose che mi sono passate per la testa. Sono felicissimo, questa sera è un nuovo inizio. Ringrazio la mia famiglia e chi mi è stata vicino nei momenti più difficili. Ringrazio tutti: staff, mister, società, i tifosi per la fiducia che mi stanno mostrando.

Mourinho ha detto di averti chiesto delle vacanze e hai rifutato.
Ne ho presi troppi di giorni di risposo (ride, ndr). A parte gli scherzi, sono un giocatore della Roma, sarò accanto alla squadra anche se non potrò essere a Salerno. Andrò sempre a duemila in allenamento, non mi risparmierò, questa è la mia cultura del lavoro. Penso solo ad allenarmi e stare accanto alla squadra col sorriso, è un messaggio positivo al gruppo.

Tornerai anche in Nazionale…
Ho visto sui giornali che c’era la possibilità di tornare, ero felicissimo ed ora lo sono ancora di più se stai dicendo che sono convocato. E’ un onore indossare la maglia azzurra. Soprattutto adesso che hanno vinto il campionato europeo, stare 15 giorni con i campioni mi aiuterà per la mia autostima, per continuare a crescere e per il recupero.

Che valore aggiunto sarà Mourinho per la tua carriera?
Sin da primo giorno mi ha dato carica, così come ha fatto con tutta la squadra. E’ fantastico, non devo dirlo io. Ogni giorno ci mette in testa la mentalità vincente e di non mollare mai. Se ti giri in panchina e lo vedi, ti dà una carica in più. Poi con questi tifosi ti viene di fare una corsa in più in campo.

Qual è stato il momento più difficile per te?
Quello che ho passato è stato il momento più buio della mia vita per ora, ma mi ha aiutato perché mi ha fatto crescere sia come uomo sia come calciatore, mi ha fatto capire la cultura del lavoro. Prima andavo in palestra tanto per, ora lo faccio altrimenti non riesco ad allenarmi. Non tutti i mali vengono per nuocere. Sto contento di cosa sto facendo, di come sto diventando. Devo ancora crescere, ma sono sulla strada giusta.

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