Mercato Roma, Schick: “Quando sarà definito il nuovo allenatore, deciderò il mio futuro”

Schick

Patrick Schick, attaccante della Roma, impegnato in questi giorni con la Nazionale Ceca per qualificazioni ai prossimi Europei 2020, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla stagione appena conclusa con la Roma e sul suo futuro: si è parlato infatti di un possibile scambio di prestiti con il Milan tra il centravanti giallorosso e Andre Silva, attaccante di proprietà del Milan. Queste le sue parole:

È stato difficile ricominciare nella squadra nazionale dopo la fine della stagione in Italia?
“Fortunatamente no, perché domenica abbiamo finito il campionato e da mercoledì è iniziato il ritiro della nazionale, quindi abbiamo avuto circa due giorni liberi. Sapevo che avevamo una qualificazione da giocarci, quindi non mi sono concentrato su questo”.

Come’è stata la stagione in AS Roma?
“Molto impegnativa, è stata una stagione di alti e bassi. Sfortunatamente, non è stata un’annata perfetta”

I media italiani scrivono che dovresti essere scambiato con l’AC Milan …
“Non ne so nulla. In Italia si scrive molto”.

Ti piacerebbe rimanere a Roma o preferiresti andare da qualche altra parte a giocare?
“Non riesco a rispondere in questo  quel momento. Non so quale allenatore arriverà, cosa succederà. Quando questo sarà chiaro, posso pensare più specificamente al futuro. Ma non è nella mia natura lasciare le cose a metà. Sarà essenziale ciò che vorranno fare la società e l’allenatore con la squadra”.

Prima di partire, hai parlato con qualche dirigente del club?
“Niente affatto. Ci siamo lasciati dopo l’addio a Daniele De Rossi … Era abbastanza triste, dopotutto, ha passato tutta la sua carriera a Roma, una delle leggende del club. Voleva giocare regolarmente, così se n’è andato. Ci sarà sicuramente una grande personalità nello spogliatoio”.

Di Francesco e Ranieri?
“Di Francesca e Ranieri sono stati due allenatori diversi. Di Francesco era più tattico, Ranieri, che veniva dall’Inghilterra, era invece meno tattico e più concentrato sulla corsa. Entrambi mi hanno dato qualcosa. Preferisco un allenamento più intenso, ma nessuna delle due tattiche può essere sottovalutata o cancellata”.

Fonte: Sport.cz

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