Roma, la società smentisce gli audio di De Rossi: nessun contratto a gettone offerto dal club

De Rossi

Ogni medaglia ha sempre due facce. Nel caso De Rossi che sta sconquassando la Roma giallorossa da due giorni sta emergendo la versione del calciatore simbolo. L’onda emotiva dei tifosi è montata e sta travolgendo tutto e tutti. E in questo scenario da si salvi chi può e “8 settembre” in cui ognuno dice liberamente la propria, spuntano audio, versioni, rumors, retroscena. Che l’affare dovesse essere gestito diversamente e meglio, tenendo conto delle prevedibili reazioni di un popolo tifoso attaccato visceralmente ai propri simboli, è l’unico punto che mette d’accordo tutti: dirigenti, giocatore, allenatore, tifosi e stampa… Che poi in questi giorni siano in atto rivincite o vendette grandi e piccole e nella Roma sia in corso una battaglia con fuoco anche amico, è abbastanza evidente.

Sono tanti i protagonisti di questa stagione disgraziata, che sembra una serie Netflix. E ci sarà tempo per analisi, scelte, addii, bocciature, rese dei conti e ripartenze. Intanto però c’è l’attualità condita questa mattina da un paio di audio con la voce di De Rossi che parlando con qualcuno racconta particolari dei colloqui con il Ceo Fienga e della trattativa (o non-trattativa…) con la Roma. E qui divergono le versioni. Ecco perché la medaglia ha sempre due facce.

E’ apparso a tutti che Daniele sia stato convocato dal club solo nella giornata di lunedì dopo mesi di silenzio per informarlo della scelta di non rinnovare il contratto e, dagli ultimi audio, della sua disponibilità anche a firmare un contratto a gettone. Ipotesi che sarebbe stata prima scartata e poi, poco dopo la fine dell’incontro tra il Ceo Fienga e Daniele, invece accettata dalla Roma. Ma gli audio non spiegano perché, nonostante l’anomalia del caso, De Rossi non abbia poi accettato. Questione di dignità perché si sarebbe sentito considerato solo in base a un eventuale risparmio di ingaggio? Altro? I file non spiegano. Ma questa è una versione. Poi c’è l’altra che filtra da Trigoria, ben diversa, dopo che il club ha incassato due giorni di contumelie.

In realtà – e siamo all’altra faccia della medaglia – negli ultimi mesi De Rossi avrebbe incontrato tre volte la Roma, che lo avrebbe di volta in volta informato delle idee della società sul futuro, dei tecnici sul taccuino e soprattutto di un progetto che prevederebbe non solo una ripartenza tecnica ma anche la necessità di alzare l’intensità del lavoro a Trigoria e prospettando a De Rossi ipotesi diverse rispetto a quelle da giocatore. Colloqui capitati sempre in periodi di suoi infortuni (quest’anno purtroppo sono stati diversi): motivo per cui lo stesso De Rossi mostrava incertezze sulle sue scelte future.

Nell’ultimo schietto colloquio di lunedì, la Roma sostiene di aver informato De Rossi della scelta di non rinnovare, e durante le quasi tre ore in cui sono state presentate al giocatore le prospettive dirigenziali Daniele avrebbe detto che sarebbe stato disposto anche a giocare a gettone. Davanti all’idea del capitano di voler proseguire la carriera da calciatore il discorso si sarebbe spostato sulla possibilità di giocare negli Stati Uniti nella Mls, suo vecchio pallino, con la Roma che si è offerta di “aiutarlo” essendoci tra i soci del club alcuni azionisti di società americane. Quello che invece viene negato è che alla fine dell’incontro De Rossi sia stato successivamente chiamato per accettare la sua proposta di contratto a gettone con la maglia giallorossa. Al contrario sarebbe stato riportato il ringraziamento di Pallotta a De Rossi, ma la conferma della scelta di interrompere il rapporto con il calciatore e la piena disponibilità del club ad aiutarlo nell’eventuale avventura americana.

Versioni diverse, audio che spuntano, protagonisti che prendono posizione, polemiche. Un bel caos. Finale amaro di un’annata disgraziata. Che potrebbe ancora essere parzialmente salvata a due giornate dalla fine: anche se pare non interessare più a nessuno…

Fonte: Gazzetta.it

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