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Conferenza stampa, Ranieri: “Diamo il massimo nelle ultime tre partite, poi tireremo le somme. Il mio lavoro finirà al termine della stagione”

Ranieri

Il tecnico della Roma Claudio Ranieri parlerà questa mattina in conferenza stampa in vista della sfida di domenica sera contro la Juventus in programma allo Stadio Olimpico alle 20.30.

Come si batte la Juventus? 
Bel quesito. Bisogna essere determinati e concentrati, abbiamo perso una buona chance a Genova, ma dobbiamo avere una reazione d’orgoglio. Era difficile entrare in Champions, ma siamo lì. Non dobbiamo lasciare nulla di intentato. Non dobbiamo avere il rammarico per le ultime tre partite, diamo il massimo e poi tireremo le somme.

I tifosi delle squadre sembrano tutti scontenti. Come mai secondo lei?
Le aspettative sono diverse, si vuole vincere tutti quanti, ma alla fine vince soltanto uno e complimenti alla Juventus.

Dzeko è un po’ in flessione? Qual è la sua impressione? 
E’ forte e determinato, si allena sempre bene. E’ un anno dove non riesce a far gol, ma la sua voglia e determinazione mi hanno sempre fatto scegliere lui perché è determinante per la Roma. Anche se non fa gol, sta facendo un gioco importante per la squadra.

Quattro inglesi in finale di Champions ed Europa League?
Un po’ mi ha sorpreso il fatto che loro non avessero un break invernale, non c’è, non si arriva a fine stagione in pieno delle forze, questo va a discapito nelle coppe e nella Nazionale. Gli allenatori hanno cambiato qualcosa e che ha fatto sì che le finaliste fossero inglesi.

Il momento di forma di Zaniolo? 
E’ una mezzala a tutto campo, ma per me è stato importante come trequartista ed esterno di destra, che non sono il suo ruolo. Ha prestanza fisica e grandi strappi nel suo gioco che può fargli ricoprire anche questo. E’ il debutto in Serie A e non può stare al 100% in tutte le partite. L’ho visto negli ultimi allenamenti rinfrancato e voglioso. Questo per me è importante.

Conte non è arrivato. Ora resta qui a Trigoria? 
Ora dovrò andare a prendere qualcun altro (ride, ndr). La Roma mi ha chiamato ed io sono venuto con tutto l’entusiasmo e la volontà, finito questo finisce il mio lavoro.

Il rientro di De Rossi può favorire un cambio di ruolo di Zaniolo?
Ho ancora due giorni, ho ancora due giorni e deciderò per la squadra e quanto mi possono dare nei novanta minuti.

Che cosa le piace di Under e dove deve migliorare? 
Under vede la porta come pochi. L’infortunio gli ha fatto perdere alcune qualità e caratteristiche non espresse al massimo. Tirando in porta ora si avvicina sempre di più. E’ importante per me nel 4-2-3-1 che gli esterni rientrino, deve chiudere almeno la squadra. Non è un recupera palloni, ma se non copre quella zona il terzino è scoperto. Questo deve migliorare.

Dopo le parole di Pallotta. Si è perso di vista il campionato?
Sì, anche da dentro. Il bailamme c’è in ogni squadra, fa parte del calcio in generale. Noi dovevamo essere più pratici e concentrati e non permettere di subire il gol su calcio piazzato. Le chiacchiere sono chiacchiere, ma quando si va in campo dobbiamo essere concentrati. Spero che il punto guadagnato ci possa essere utile. Credo che questa sia la cosa più importante: restare concentrati nel nostro. E’ giusto parlare di tutto, ma noi addetti ai lavori dobbiamo essere concentrati sulla partita che andiamo a giocare.

Lei esclude di poter rimanere alla Roma? 
Io già sapevo che sarei venuto qui nel momento del bisogno della mia squadra. Finisce il campionato e finisce il mio lavoro.

Lei si sente di promuovere la Roma? 
Ci sono le condizioni per un progetto vincente? La Roma è un bene inestimabile. E’ logico che mi sento di proporla.

A che punto è questa società rispetto al livello Juventus? 
Nelle top squadre la Juventus è un punto di riferimento. Io credo che per la Roma sia vitale avere lo stadio. Dopo di che potrà pensare ad una rincorsa alla Juventus, altrimenti ci sono grandi difficoltà.

Alla squadra è mancata un po’ di cattiveria. Questo dipende dall’allenatore o dai dirigenti? 
La determinazione e le caratteristiche di una squadra vengono marcate dai giocatori. L’allenatore può non dare grande carattere, ma con giocatori di personalità, ma tira fuori il meglio. E’ bello quando si costruisce una squadra a somiglianza dell’allenatore. Klopp è riuscito a prendere dei giocatori che sposano al meglio la sua filosofia. Sono contento che sia riuscito a far vedere quello che c’era all’inizio. A Liverpool ho riscontrato alti e bassi, riusciva a farlo in casa ma non fuori casa, ma oggi c’è una grande unione tra società, allenatore e giocatori.

Come ha visto Javier Pastore in settimana? E’ possibile vederlo sulla trequarti?
L’ho visto bene, non ha accusato il colpo dell’esclusione. Ci sono giocatori sensibili e pensano che l’allenatore non abbiano fiducia in loro. Si è allenato bene ed ha la possibilità di essere scelto.

Florenzi può giocare più alto? 
E’ un jolly che può giocare alto o basso, per cui abbiamo sempre la possibilità di poterlo utilizzare nei due ruoli.

Come stanno Karsdorp e Santon? 
Si sono allenati, stanno bene, ma non hanno i 90 minuti.

Redazione GazzettaGiallorossa.it

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