Conferenza Liverpool, Klopp: “Siamo qui per lottare per i nostri sogni”. Wijnaldum: “L’Olimpico non ci spaventa”

La vigilia di Champions League si chiude con la conferenza stampa congiunta di Jurgen Klopp e Georgino Wijnaldum. Queste le dichiarazioni rilasciate ai cronisti presenti allo stadio Olimpico:

WIJNALDUM:

Come vi siete preparati all’incontro?

“Come al solito, senza cambiare nulla. Eravamo delusi dei gol presi nel finale all’andata, ma per il resto siamo soddisfatti, è un risultato importante. Abbiamo giocato 70 minuti molto buoni, soffrendo solo all’inizio e negli ultimi 10 minuti”.

Vi sentiti con un piede e mezzo in finale?

“No, perché in finale si va con due piedi o non si va. Dobbiamo essere concentrati al massimo contro una buona squadra”.

Un appello ai tifosi?

“Sosteneteci e vivetela come una serata di sport, sono contento ci siano molti nostri tifosi qui a Roma”.

La reazione dopo il dramma di Sean Cox?

“Eravamo tristi, a pezzi, non ci potevamo credere. Non si può pensare che per una partita di calcio succedano queste cose”.

Vi sentite con Strootman?

“Dopo la gara d’andata abbiamo un po’ parlato del match, poi non l’ho più sentito”.

L’effetto Olimpico vi fa paura? 

“Siamo consapevoli di questo vantaggio per loro, ma non vogliamo spaventarci, abbiamo già affrontato il Manchester City che aveva voglia di rimonta e abbiamo reagito bene”.

Potresti spiegarci quale è stato il segreto del Liverpool in Champions? 

“Difficile dirlo, in Champions abbiamo giocato come sempre ma ci è andato tutto lisco, ci è riuscito ciò che ci è mancato in campionato. Più si va avanti e più si acquista fiducia, questo fa la differenza”.

KLOPP:

Un messaggio dopo i fatti dell’andata?

“Quello che conta è il campo, valgono le regole del campo, tutto quello che succede fuori non è calcio. Dobbiamo far sentire il nostro sostegno alla famiglia di Sean Cox. Spero vivamente che tutti capiscano che in questa magnifica città tutti si godano la città e si godano una fantastica e intensa partita di calcio. Spero davvero che accada ciò domani”.

L’allontanamento del suo vice?

“Il club ha pubblicato una nota ufficiale, non aggiungo altro”.

Che emozioni si provano per questo appuntamento?

“Emozioni enormi, siamo ottimisti e felici di giocarci la finale qui.  Noi siamo qui per lottare per i nostri sogni. Vogliamo raggiungere la finale. Ad Anfield abbiamo vinto 5-2, prendendo due gol nel finale, qualcuno era deluso come se avessimo perso. La Roma deve vincere 3-0, è un risultato possibile, ma molto difficile da raggiungere. Domani c’è una partita da giocare, non vediamo l’ora”.

Liverpool abituato a certe atmosfere?

“Sicuramente so della forte tradizione che abbiamo, anche qui a Roma, ma interessa poco. Vogliamo onorarla scrivendo un altro pezzo di storia domani, non dobbiamo pensare troppo al passato, non c’è bisogno di caricare ulteriormente la partita”.

Il segreto di Salah? 

“E’ maturato, ha acquisito grande fiducia qui. A Roma ha fatto molto bene. Siamo fortunati di potercelo godere. Non gli ho insegnato certamente io come si fanno i gol. Ha avuto anche difficoltà nel suo percorso, si è portato un intero Paese sulle spalle. Può contare sul sostegno di fantastici compagni di squadra”.

Tutti disponibili per domani?

“Per il momento sì, non ci sono problemi, sono tutti disponibili. Lallana non è al massimo, ma poi avremo altre due partite. E’ positivo che stia rientrando con il gruppo. Presto tornerà a giocare con noi. Gomez non è disponibile, ha avuto un infortunio con lo Stoke, non ce l’ha fatta a recuperare”.

La Roma si è allenata con una maglia in onore di Sean Cox, che cosa ne pensa?

“E’ fantastico, un grande gesto. Così come ho apprezzato il gesto della Roma di rendere omaggio alle vittime di Hillsborough. Sono due squadre che si rispettano, meritano di essere qui. Anche sul 5-2 non ci sono stati momenti di tensioni, nessuno si è preso a calci. E’ stato un vero spettacolo per il calcio. Siamo professionisti ma prima di tutti appassionati di calcio”.

Somiglianze alla partita Roma-Barcellona?

“Non sono qui per parlare del Barcellona, che ieri si è laureato campione di Spagna. La Roma si è fatta trovare più pronta, forse pensavano che fosse già finita. Nessuno pensava alla rimonta della Roma, ma è successo. Io non avevo bisogno di moniti, ma quello me lo ha dato, anche se non c’era bisogno”.

GGR

 

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