
(E.Menghi) – Storicamente non e il suo campo preferito, ma per come si sono messe le cose in campionato e in Coppa Italia l’Europa League diventa la priorità della Roma. Un gancio a cui restare appesi per non rimanere a bocca asciutta dopo i buoni propositi di vittoria dichiarati ad inizio stagione e ribaditi nonostante tutto, perché l’ossessione e troppo grande per poter finire ai primi di marzo. Alzare un trofeo e l’obiettivo e la strada più diretta per perseguirlo e quella europea. Anche se il Lione non e certo l’ultimo arrivato e in fatto di successi non e secondo ai giallorossi, che in ambito internazionale hanno spesso sfigurato: contro il Manchester United nel 2007 e contro il Bayern Monaco nel 2014 hanno subito le due più pesanti sconfitte per un’italiana nelle fasi finali della Champions League. Un record negativo che la dice lunga sul rapporto Roma-Europa. Il massimo traguardo raggiunto è la finale di Coppa dei Campioni persa contro il Liverpool, un ricordo tutt’altro che dolce per i romanisti. Ma questa edizione dell’Europa League ha già visto crollare tante big e le favorite sono il Manchester United e proprio la Roma. Se la storia è avversa, il presente propone ottime motivazioni per crederci e puntare tutto sulla competizione che potrebbe cambiare il curriculum europeo della squadra di Spalletti, imbattuta da 5 trasferte oltre confine. Giovedì in Francia dovrà allungare questa striscia positiva: con il bomber Dzeko, primo nella classifica cannonieri con 8 gol fino ai sedicesimi, e i consigli dell’ex Grenier, che non può giocare ma conosce bene i segreti del Lione, la Roma proverà a rinascere. La settimana da incubo che l’ha portata dalle stelle di San Siro alle stalle dell’Olimpico e da mettere alle spalle il prima possibile. Il derby perso nella semifinale d’andata di CoppaItalia obbliga i giallorossi ad una faticosa, seppur possibile, remuntada tra 30 giorni: serve l’attacco tirato a lucido per rimettere a posto le cose e approdare in finale nella competizione che riserva il percorso più breve verso la vittoria.