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ATALANTA-ROMA SpallettI: “Se smetti di giocare è chiaro che gli altri fanno poi il loro dovere. Questo è un passo indietro” (VIDEO)

Spalletti
Spalletti

La Roma perde a Bergamo contro l’Atalanta per 2-1. Di seguito le parole di Luciano Spalletti:

Primo tempo notevole, poi nella ripresa troppa sofferenza
“Il discorso è che se smetti di giocare è chiaro che gli altri fanno poi il loro dovere. Prendono palla, si organizzano e tentano di farti gol. Nel primo tempo siamo scesi in campo abbastanza bene, abbiamo giocato bene la palla, nel secondo tempo questo è venuto meno e loro sono saliti in cattedra. E’ un risultato pesante per noi”.

Avete sofferto dal punto di vista fisico?
“Quando si alza il livello di lotta delle partite noi diventiamo meno bravi. O gestiamo le partite con il nostro calcio o noi da un punto di vista di qualità perdiamo qualcosa. Se poi si commettono un paio di ingenuità, come nel rigore finale, è una sconfitta che ci può stare”.

Come si puó migliorare questo aspetto?
“Si può lavorare e noi lo abbiamo fatto. La partita e il nostro storico raccontano che quando diventa una mischia continua qualcosa concediamo, abbassiamo il livello di qualità e di rendimento, poi commettiamo qualche ingenuità e perdiamo palloni facili. Oltre al rigore ci sono stati altri due o tre episodi che potevano determinare altri rigori, abbiamo levato il piedino all’ultimo. E’ un risultato che bisogna accettare, il nostro non rendimento lo ha determinato. Loro stanno in un gran momento ma noi abbiamo abbassato il nostro livello, la differenza non era quella. Dovevamo sfruttare meglio le occasioni del primo tempo”.

È rigore su Gomez?
“Il colpetto c’è, il giocatore poi può stare in piedi ma è giustamente rigore perché il colpetto c’è”.

Manca un po’ il fatto di aiutare il compagno nelle difficoltà?
“Sicuramente la responsabilità maggiore è dell’allenatore quando una squadra non lotta. E’ l’allenatore a dover scegliere bene. Nel primo tempo è stata la partita che volevamo poi nel secondo tempo abbiamo abbassato troppo la qualità del gioco. Se le cose non le fai tu le fanno gli altri, se tu decidi di non far niente stai tranquillo che ci sarà qualcuno che lo fa e ti passano avanti”.

Dopo questo risultato la Roma esce ridimensionata?
“La partita ha sempre un racconto e in questo caso ha raccontato che abbiamo fatto un passo indietro per le nostre ricerche e le nostre qualità. L’Atalanta era in salute, ma se noi facevamo la squadra in salute la partita diventava gestibile”.

Fonte: Mediaset Premium

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La Roma è sparita dal campo. Perché?
“Sicuramente è stato un secondo tempo con una involuzione che non mi aspettavo. I primi 10 minuti siamo entrati col freno a mano poi abbiamo cominciato a giocare con l’Atalanta che giocava e noi che cercavamo di sovrastarla. Ci siamo creati i presupposti per vincere e nel secondo tempo si è abbassato tutto. Non mi aspettavo, li vedo lavorare tutti i giorni avevamo lavorato benissimo questa settimana perché avevamo 2-3 giocatori che di solito vanno in nazionale. Non abbiamo fatto bene quello che c’era da fare, nell’uno contro uno e nella lotta”.

La rinuncia a Salah e Perotti?
“Era una resa prima se non ci mettevo mano, questo lo dice il risultato quella che è l’analisi. Non riuscivamo più a tenere palla, a salire. Quando si perde è sempre colpa dell’allenatore però sia quando c’erano che quando ho messo i giocatori più freschi il risultato è stato lo stesso”.

Siete scoppiati fisicamente o è stato merito dell’Atalanta?
“Non c’è mai grande merito se dall’altra parte c’è un grande demerito. Se noi fossimo riusciti a tenere la partita sui nostri binari, palla a terra, velocità come è successo quando abbiamo messo Salah davanti al portiere, se saliamo 5 metri col centrocampo. Se non siamo aggressivi è chiaro che abbassando la qualità va a salire quello di lotta e abbiamo lasciato qualche pallone di troppo e nella velocità c’è stata qualche ingenuità come sul rigore”.

Non siete riusciti a tenere palla
“È giusto quello che dici, ma eravamo arrabbiati più che tranquilli per quello che era successo nel primo tempo. Ci aspettavamo anche questo, che un campo e un ambiente come questo sono bravi ad alzare il ritmo. Non è solo una questione fisica, non abbiamo più vinto un duello, un contrasto. Ero contentissimo di quello che avevano fatto in settimana. Ero convinto di fare una buona partita”.

Come farà ripartire la Roma?
“Delle analisi bisogna farle, delle scelte. Ci è successo nuovamente di abbassare il nostro livello quando meno ce lo aspettavamo. Mettere la testa sotto la sabbia non è un gran vantaggio. Una doppia faccia da produrre nella stessa partita. Meglio parlarne e affrontare la situazione”.

Fonte: Sky Sport

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