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LEGGO Derby da bomber

Roma-Inter Dzeko
Roma-Inter Dzeko

(R. Buffoni) Mancano cinque giornate, poco più di un mese, e poi sarà derby. Roma e Lazio fanno rotta verso il loro primo confronto stagionale, in agenda il 4 dicembre, trascinate dai gol di Dzeko e Immobile. Dieci gol in altrettante partite per il bosniaco, che sta segnando ai ritmi del Batistuta dello scudetto. Otto centri per il Ciro d’Italia (in gol anche in maglia azzurra), che fa tornare alla mente dei tifosi le prodezze di un certo Signori, unico nell’intervallo delle prime 10 partite in biancoceleste ad aver segnato di più di lui (11 reti). Mercoledì sera la sfida si è fatta incandescente, il laziale segnando la doppietta al Cagliari aveva agganciato il romanista in vetta alla classifica dei cannonieri. Nel giro di pochi minuti, però, Dzeko ha ribaltato il Sassuolo segnando a sua volta due gol e ristabilendo le distanze col rivale. Per entrambi questo primo scorcio di stagione ha il sapore della rivincita. Sia l’azzurro, sia il bosniaco, infatti, erano reduci da stagioni anonime. Il giallorosso, in particolare, si è dovuto togliere di dosso l’etichetta di “bidone” che gli si stava per appiccicare in modo irreversibile. Colpa dei tanti errori sottoporta, alcuni clamorosi, spesso pagati dalla squadra con sconfitte o striminziti pareggi. A salutare la rinascita di Edin (oggi miglior bomber dei principali tornei europei) anche il quotidiano inglese The Guardian: «A Dzeko è stata ridata la vista, dopo gli errori incredibili dello scorso anno. Già 10 gol, due in più rispetto a tutto lo scorso campionato». Migliorato il bottino così come la percentuale realizzativa salita dal 13 al 21,74% (dato Opta). L’Europa era arrivata forse troppo presto per Immobile, acquistato per quasi 20 milioni dal Borussia Dortmund di Klopp dopo aver vinto la classifica dei marcatori della serie A con la maglia del Torino nel 2013/14 (22 gol). In Germania solo 3 reti, quindi l’esperienza a Siviglia ancora più anonima (8 presenze e 2 reti) prima del ritorno al Toro. Ora Immobile l’Europa la torna a sognare, ma sotto forma di qualificazione a una Coppa da giocare con la maglia della Lazio.

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