STADIO OLIMPICO Stradiotto (capo Osservatorio): “Io l’ultrà romanista lo voglio far vivere: lo stadio silenzioso non mi emoziona”

ROME, ITALY - SEPTEMBER 03: A view of Olimpic Stadium before the friendly match between AS Roma and San Lorenzo at Stadio Olimpico on September 3, 2016 in Rome, Italy. (Photo by Luciano Rossi/AS Roma via Getty Images)
A view of Olimpic Stadium

Continua la sciopero della Curva Sud per colpa delle barriere inserite circa un anno fa allo stadio Olimpico. Oggi Daniela Stradiotto, capo dell’Osservatorio Nazionale, ha parlato del problema ultras in tutta la sua interezza. Queste le dichiarazioni:

Avete liberato le curve dell’Olimpico: causa barriere e rilevamento biometrico, denunciano gli ultrà.
«Ben venga un provvedimento di bonifica. Sono andata a vedere Lazio-Juventus: c’era un bellissimo clima. Ma chi se ne frega se non entra il bandito?».

Tutti gli ultrà sono banditi?
«No, per carità. Ma quando prendi l’antibiotico, un po’ vai giù. La verità è che c’è disonestà intellettuale».

Cioè?
«Al mare sentivo un discorso tra 6-7 ragazzi e ragazze: “Ma dobbiamo dare le impronte? Devo portare il pap test?”. E un altro: “L’unica morale? Vogliono uccidere l’ultrà romanista”».

Risposta?
«Io l’ultrà romanista lo voglio fare vivere: lo stadio silenzioso non mi emoziona. Manca qualcosa, allo spettacolo».

Quindi?
«Nessuno è schedato. Le cose cambiano solo per avviare le indagini, guardando le immagini: invece di 8 ore ci vorranno 8 minuti. E invece sento qualche avvocato che dice: “Quando entrate mettetevi occhiali e berretto calato sul naso”».

Se uno lo facesse?
«Sarebbe un vigliacco. Non un tifoso, e neppure un ultrà».

Capita invece che talvolta i giocatori si debbano levare la maglia, minacciati dalla curva: che significa?
«Che in 30” distruggono quel che s’è costruito in anni»

Fonte: La Stampa

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