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L’ANALISI di FIORENTINA-ROMA Rizzoli e le regole del delitto perfetto. Manolas e Strootman cardini, Dzeko gioca a nascondino

L'esultanza di Badelj e le proteste di Florenzi
L’esultanza di Badelj e le proteste di Florenzi

(D.Luciani) – Due rigori non dati alla Roma e il gol di Badelj con Kalinic in fuorigioco – apre le gambe facendo passare il pallone – davanti a Szczesny: il signor Rizzoli da Bologna mette a segno il delitto perfetto al “Franchi”, aiutato dai sonni in area di rigore di Edin Dzeko. L’arbitro più acclamato d’Italia affonda la Roma di Spalletti, forse la migliore di questo inizio di stagione nei 96 minuti. A cui non bastano un super Manolas e un ritrovato Strootman. Perché nelle occasioni costruite trova in Dzeko un difensore aggiunto. Il bosniaco si sbatte soprattutto nel primo tempo, riesce a scappare alle marcature del trio Tomovic-Rodriguez-Astori ma davanti a Tatarusanu si fa venire il “piedino”, regalando prima ai raccattapalle e poi alla curva Fiesole due cioccolatini servitigli da Florenzi al 14′ e al 37′.

La Roma comanda il gioco in casa di Paulo Sousa a cui non bastano due centrocampisti e due fantasisti per innescare Kalinic. Spalletti schiera il 4-2-3-1 con Nainggolan trequartista per togliere tranquillità a Badelj e Sanchez. Al 29′ il primo capolavoro di Rizzoli: traversone per Dzeko steso da Tomovic che lo ostacola correndo in diagonale.

La prima parata di Szczesny è fenomenale ma arriva ad inizio ripresa sul diagonale di Milic: riflesso ad una mano del polacco. Manolas e Gonzalo Rodriguez si rispondono a distanza con chiusure puntuali e decisive. La Roma tira il fiato dieci minuti tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo, poi riparte. Perotti, a ritmo lento, sforna tre cross da sinistra che per Icardi sarebbero tre gol. Dzeko invece si nasconde dietro ad Astori e aiuta la difesa viola. Al 21′ secondo e ultimo brivido per Szczesny che si trova tra le mani un colpo di testa da due metri di Kalinic nell’unico passaggio a vuoto di Manolas. El Shaarawy rivela uno spento Salah, Totti al 32′ entra per Perotti.

Tre minuti e il capitano allarga per Florenzi, palla verticale in area per il taglio di Nainggolan il cui destro centra in pieno il palo della porta viola. La dura legge del gol e la sciagura Rizzoli-Vuoto si abbattono sulla Roma: Badelj spara dalla distanza e batte Szczesny impallato da Kalinic. Il disastro del fischietto bolognese si completa a cinque minuti dal 90′: il neo-entrato Iturbe contende un pallone a Milic in area, il difensore viola cade e frana sulla caviglia del romanista. Rigore? No, grazie dice Rizzoli e via andare. Le ultime occasioni sono per El Shaarawy, respinto da Tatarusanu dopo doppia torre di Fazio e Dzeko, e Totti, il cui destro dal limite sibila ad un metro dal palo.

Arriva il fischio finale, il delitto perfetto è compiuto. Le lamentele di Ferrero e la “lite” di Spalletti con Sky non sono passate inosservate. Dzeko si è assopito sul disco di rigore del “Franchi”.

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