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CONFERENZA STAMPA Spalletti: “Florenzi out. Strootman è più forte di Pjanic. Con l’Udinese sarà una battaglia” (FOTO e VIDEO)

Spalletti Conferenza
Spalletti Conferenza

Ecco le parole del tecnico della Roma Luciano Spalletti alla vigilia di Roma-Udinese.

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“Scusate il ritardo. Partiamo dagli infortunati: Torosidis fermo, coscia destra. Florenzi fermo, polpaccio destro. Rudiger, Mario Rui, Nura continuano il percorso di riabilitazione. Seck torna oggi ad allenarsi”.

Quanto pesa sotto l’aspetto mentale la sfida contro il Porto in ottica Udinese?

“Non penso pesi perché da quella sfida ne siamo usciti abbastanza bene. Qualche dubbio c’era anche in noi per quello che avevamo fatto prima e per il livello. Invece poi il comportamento è stato corretto, il risultato è che la Roma è pronta. Se ne subisce una spinta a livello di sicurezza”.

Spalletti conferenza stampa Roma Udinese03

L’Udinese ha cambiato poco, che difficoltà ci saranno?

“Loro sono bravi, hanno una società che chiarisce bene a tutti quali sono le situazioni. Prendono questi piccoli fenomeni che fanno giocare, ne hanno tantissimi in molti ruoli. Hanno un target in specifico in questo senso, forsa fisica, velocità. Sarà dura però non hanno più Di Natale, quindi perdono molto. Iachini lo conosco bene, sicuramente sarà una squadra pronta e forte. Non facciamo ingannare dal risultato con lo Spezia, ho parlato con l’ambiente della squadra ligure che mi ha detto quanto sia andato bene tutto a loro e male all’Udinese (vittoria Spezia 3-2 in Coppa Italia, ndr). Poi nel calcio i risultati fanno la differenza”.

Conferenza Spalletti Roma Udinese
Conferenza Spalletti Roma Udinese


Il centrocampo è sembrato il reparto più affidabile. Non manca qualcuno che crei leggerezza?

“Noi abbiamo Strootman e Paredes al posto di Pjanic e entrambi sono più forti di Pjanic. Per cui ci avanzano quelli forti. C’è anche Gerson sotto l’aspetto della qualità, si deve calare bene nel nostro calcio. Poi con l’arrivo di Peres Florenzi può giocare più avanti. Per il momento siamo apposto così. Si può migliorare tutto e cercare un altro centrocampista ma al momento va bene così per evidenziare la nostra forza”.

Lei andrebbe allo stadio parcheggiando a 2 km di distanza? Vuole fare un appello ai tifosi?

“Io non penso che tutti possano partecipare nel parcheggio interno. Qualcuno deve metterla distante. Due passi sotto il clima di Roma li ordinano tutti i dottori. Le cose belle nella vita sono contante e quindi vanno gustate subito. La Roma è una bella cosa, the Roman way”.

Ci sarà bisogno di turnover per tenerli concentrati o per ragioni fisiche?

“Ci sono 4 partite subito all’inizio, è una bella botta fisica e psicologica. Qualcosa cambieremo avanti, al centro e dietro ma soprattutto perché ho una squadra forte nella totalità. Non ho una formazione forte, ho un gruppo di giocatori forti che voglio usare per la loro qualità. E non facio la formazione per accontentare nessuno. Quelli che vengono con il musino perché non hanno giocato, non giocheranno neanche la prossima. Se vengono con delle buone intenzioni noi li teniamo tutti in considerazione. Abbiamo fatto una rosa non per tenere un giocatore lì ma per poterli utilizzare tutti. Nessuno ha queste difficoltà nella nostra rosa”.

Spalletti conferenza stampa Roma Udinese

Sul portiere hai fatto una scelta definitiva?

“No, io ho scelto Alisson perché Szczesny si era allenato poco. Szczesny è uno di quelli che ha meritato di giocare una partita come quella contro il Porto nel campionato precedente. L’aveva meritato lui, El Shaarawy, però poi faccio delle valutazioni e si riparte da li per vedere quello che ritengo più forte al momento, senza farmi influenzare dal sentimento. Questo bisogna ricordarglielo. Noi non abbiamo la responsabilità dei mancati introiti della Roma, noi dobbiamo dare a questi giocatori il merito di aver creato l’opportunità di giocare questa possibilità di entrata economica. No come sento dire che se la Roma non entra (in Champions League, ndr) perde, perde, perde. Loro sono stati bravi a ribaltare la situazione, e parlo del periodo in cui ci sono stato io. Uno di questi è Szczesny e per questo viene preso in considerazione in qualsiasi partita. Dipende da loro. I discorsi di 10 anni fa sono differenti, siamo andati avanti in tutto. Prima si faceva 8 km in una partita, ora se ne fanno 12 o 13. Ora si va più forte. Il portiere non deve essere uno, altrimenti va a casa comodo, ha la maglia da titolare. Perché si usava così? Quando si ha a che fare con il mondo nuovo ci si accorge che è cambiato. Io faccio le mie scelte, anche sbagliate, però sono i giocatori che mi indicano la via”.

Rispetto allo scorso anno non c’è gerarchia?

“Prima di diventare titolare Szczesny lo era De sanctis, poi è subentrato il polacco. Io non ero l’allenatore però la seguivo la Roma e ho visto giocare De Sanctis tante volte. Io mi ricordavo questo, mi sarò sbagliato”.

Verona-Roma, prima di campionato, in campo Szczesny…

“Benissimo, io faccio differente”.

E’ così impossibile lottare con la Juve?

“Ragazzi, l’abbiamo detto troppe volte, vi piace sentirvi dire la stessa risposta. Oggi Peres incomincia a pedalare. Noi le vogliamo vincere tutte, questo fatto di voler andare a scegliere quale vincere o perdere non si fa più, vogliamo vincerle tutte, vogliamo montare sopra a tutto ciò che passa. Poi c’è il confronto con Juve, Milan, Napoli, Inter, Fiorentina, ci sono tutte queste qui. Non crediate che Inter e Milan siano peggio della Roma, è un errore, siamo tutte alla pari. Noi siamo forti e fin da subito dobbiamo essere grandi”.

Spalletti conferenza stampa Roma Udinese02

Cambia qualcosa tatticamente con l’assenza di Mario Rui e l’inserimento di Bruno Peres?

“Io li divido in difensori, centrocampisti e attaccanti, ne scelgo 4 e li faccio giocare. Peres ha sempre giocato come 4 nella linea difensiva sin dalle giovanili. Mihajlovic lo ha fatto allenare sulla 4 e Mihajlovic qualcosa di difesa sa allenare. Può giocare a destra o a sinistra, ha grandi qualità da spinta. Emerson può giocare anche a destra, che è un’eccezione, di solito i mancini hanno difficoltà. Jesus sulla fascia è più forte in fase difensiva di Peres e Rui. Rudiger tra un mese e mezzo rientra, quindi abbiamo pensato a Peres, lui può fare il tosto della difesa a 4. Con Jesus magari uno sta più attento e l’altro spinge di più. Non trovo precisazioni da fare in tutte queste difficoltà, c’è bisogno del gruppo e io di questo gruppo qui mi fido moltissimo. Come ho detto a loro è una delle formazioni più forti che ho allenato da quando faccio l’allenatore.”

Che impatto ha avuto la tournée sul piano fisico? Come sta la Roma?

“Quello che si imposta è un inizio di lavoro, si imposta un inizio di lavoro perché tu hai un periodo dove programmi quelle che sono le cose da fare per raggiungere un certo livello, poi anche dentro questo periodo qui ci sono le amichevoli, dove voi fate conclusioni sui giocatori e sulla squadra senza pensare agli allenamenti. Per cui, visto che siete una voce importante, e ci fa piacere anche questo, le critiche, noi dobbiamo stare attenti a quello che componiamo come lavoro e come amichevoli, le amichevoli determinano uno scenario nuovo. Torosidis e Florenzi li avrei voluti a disposizione, ma ci sono gli allenamenti. Si sta bene. Ho chiesto a Mario Rui di portare i giornali portoghesi, vogliamo vedere quante insufficienze avete dato voi e quante loro? Loro hanno attenzione e tensione per questa partita di ritorno, è una partita importante, poi c’è differenza nel trattare i calciatori, c’è una solo insufficienza tra i loro, qui ne leggo 5, su una partita pareggiata a Porto. Abbiamo fatto bene in 11, siamo andati in difficoltà in 10. Se conto tutte le azioni avute poi… Il comportamento del nemico sincero è una qualità che apprezzo. Ho finito!”

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