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BOLOGNA Diawara: “Stagione indimenticabile, Donadoni è un maestro. Yaya Tourè e Biglia i miei modelli”

Amadou Diawara
Amadou Diawara

Forte fisicamente, Amadou Diawara dà del tu al pallone ma soprattutto stupisce la calma che gli permette di giocare semplice e fare quasi sempre la cosa giusta anche nelle situazioni più intricate. Ha preso in mano il centrocampo del Bologna ed è subito diventato uno dei giovani più desiderati del campionato. UEFA.com, che lo ha inserito nella top 11 dei giovani nati dopo il 1994, ci ha parlato a Casteldebole, quartier generale del club rossoblu.

Dalla Lega Pro alla Serie A il passo è lungo, anche se per te non è sembrato: quanto ti ha sorpreso che sia accaduto tutto così in fretta?

“Sinceramente sì, non mi aspettavo nemmeno io che le cose andassero subito così bene. Però il lavoro ha pagato e sono felice che sia andata così. Sono molto emozionato, ricordo che in Guinea si giocava su campetti incredibili. Ora posso giocare a San Siro, o mettermi alla prova contro campioni come Paul Pogba, sinceramente è una cosa incredibile!”

Cosa ti aspettavi dal massimo campionato italiano? Cosa ti ha sorpreso di più?

“In realtà mi sono subito adattato bene al calcio italiano, già a San Marino ho capito bene come si gioca qui. Giocare in Serie A… c’è ovviamente tanta differenza, si affrontano squadroni come il Milan o la Juventus, non è facile ma sono contento di come sono andate le cosa finora”.

Spezzare il gioco avversario e ripartire con lucidità: queste sembrano essere le tue caratteristiche migliori. Fai tutto con disarmante facilità per un ragazzino della tua età: com’è possibile?

“Sinceramente non lo so, è dentro di me e fa parte della mia natura. In campo riesco a mantenere la calma e non ho paura di alcun avversario. Quando gioco penso a ciò che devo fare, mi piace farmi sentire perché voglio che i miei avversari sappiano che ci sono anche io”.

C’è stato un momento del campionato in cui il Bologna ha cambiato volto. E’ stato semplicemente il cambio d’allenatore?

“Nel calcio esistono dei momenti difficili e altri più semplici. Sicuramente mister Donadoni ha cambiato molte cose e ci ha aiutato tantissimo, nel calcio le cose possono cambiare davvero in fretta”.

Donadoni ha sempre dimostrato di saperci fare con i giovani. Come si comporta con te? Che cosa ti chiede nello specifico?

“A me chiede tante cose, sono giovane e sto imparando moltissimo. Mi aiuta davvero tanto a migliorare. Quest’anno sono cresciuto dal punto di vista tattico, ma anche da quello tecnico: sono giovane e devo ancora imparare molto”.

Masina, Donsah, Diawara. Tre giovani fiori che sembrano definitivamente sbocciati: quanto vi hanno aiutato i giocatori più esperti a imporvi in questo modo?

“È sicuramente anche merito dei nostri veterani se la stagione dei giovani è stata positiva. Oltre a quello che ci dice il mister, anche loro fanno sentire la loro voce e questo ci aiuta a crescere. Noi li ascoltiamo sempre: non tutto quello che mi dicono è piacevole sul momento, però dopo ci penso e capisco che hanno ragione. Nello spogliatoio non mi risparmiano di certo, a volte in campo mi arrabbio, ma alla fine mi rendo conto che molti dei consigli che mi danno sono giusti. Poi da parte di noi giovani c’è stato tanto impegno, questo è certo”.

Cosa ti piace di più del Bologna?

“Il Bologna è una squadra che è entrata nel mio cuore. Qui sto ricevendo tantissimo, sto vivendo cose incredibili. L’atmosfera nello spogliatoio è molto positiva, siamo tutti uniti e c’è grande collaborazione tra di noi”.

C’è un giocatore al quale ti ispiri maggiormente e perché?

“Mi piace tantissimo Yaya Touré, per la sua tranquillità in campo e visione di gioco. Spesso ho guardato le sue partite, per capire come si muove e cosa fa. Un altro giocatore che ammiro è Lucas Biglia della Lazio”.

Quali sono i tre giocatori nel nostro campionato che ti hanno colpito di più e perché?

“Il primo è Lucas Biglia, il secondo è Paul Pogba della Juventus, che è davvero devastante, e poi dico Borja Valero della Fiorentina. Contro loro tre è stata durissima, sono davvero fortissimi!”

Fonte: uefa.com

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