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NAPOLI Pistocchi: “Higuain non avrà sconti”

Higuain
Higuain

Maurizio Pistocchi, opinionista Mediaset, esperto di regolamento e moviola, ha così commentato la probabile squalifica di 4 giornate per Higuain:

“L’attaccante argentino prende una squalifica pesante, che a norma di regolamento è corretta. Si sarebbe dovuto utilizzare lo stesso metro anche in episodi precedenti. Una serie di decisioni di Irrati hanno provocato il nervosismo dei napoletani. In base al referto arbitrale è ineccepibile la squalifica, una giornata per la doppia ammonizione, 2 proteste 1 proteste reiterate all’uscita. Capisco però i napoletani perché il metro di giudizio deve essere sempre lo stesso durante il campionato”.

L’atteggiamento intimidatorio di Bonucci come lo giudichi?

“Non c’è stata una testata, ma è un atteggiamento che un arbitro internazionale come Rizzoli non può accettare. Serviva il cartellino rosso. La stessa cosa è successa con Zaza che contro l’Empoli ha insultato pesantemente Calvarese. Il regolamento c’è e deve essere applicato in maniere omogenea. Il campionato in questa fase finale non ha giovato di una corretta gestione di queste situazioni. Chi vede il calcio come uno sport e uno spettacolo in cui debba vincere il migliore rimane piuttosto sorpreso dall’andamento di queste ultime giornate.

C’è una direzione pro-Juventus?

“La Juventus negli ultimi 4 anni ha strameritato di vincere quello che ha vinto. Quest’anno era un campionato equlibrato, e decisioni influenti in momenti importanti hanno condizionato il suo svolgimento. Bonucci doveva essere ammonito da Irrati anche in una partita precedente ed è in diffida da molto tempo, diciamo che gli arbitri avrebbero dovuto gestire l’applicazione del regolamento in maniera migliore in situazioni importanti che riguardavano la vetta”.

Verrà ridotta successivamente l’eventuale squalifica?

“Secondo me non gli tolgono neanche una giornata perché dal punto di vista dell’applicazione del regolamento le 4 giornate sono corrette. Per me la sanzione sarà quella, c’è stata chiaramente una fuga di notizie. Il maggiore quotidiano sportivo l’ha fatta uscire ed è troppo dettagliata per essere una semplice informazione. Io conosco da anni Tosel ed è una bravissima persona, probabilmente è successo qualcosa che è sfuggito al suo controllo. Da referto la squalifica è quella, ci sono pochi dubbi”.

Chi è il miglior arbitro italiano?

“Orsato”

Esiste ancora la sudditanza psicologica per gli arbitri?

“Sì”

Come valuti il ruolo degli arbitri di porta?

“In Champions League hanno un’incidenza positiva, in Italia no. Pensate a Valeri domenica scorsa in Inter-Torino, non è riuscito ad aiutare l’arbitro. Se è un’equipe, il direttore di gara deve farsi aiutare. In quella partita non c’era il rigore per l’Inter e neanche quello per il Torino con espulsione di Nagatomo. Nicchi, come facevano Casarin e Collina, devono spiegare gli errori agli arbitri, è necessario”.

Come giudichi l’ipotesi di moviola in campo?

“E’ complicata l’applicazione, ma può essere utile per definire alcune specifiche importanti. C’è già un quarto uomo che deve controllare atteggiamenti o gesti violenti sfuggiti all’arbitro: ad oggi non lo fa quasi mai. Il calcio non si può fermare troppo, la moviola in campo dovrebbe essere utilizzata con parsimonia”.

Negli ultimi 15 anni ci sono stati campionati vinti grazie ad errori arbitrali?

“Sì è successo”.

Sarri dice di aver perso molti punti per decisioni arbitrali avverse.

“Rispondo solo dicendo che Sarri è una brava persona”.

Il Napoli adesso rischia il secondo posto?

“Domanda difficile. La Roma è in grande crescita ed ha alternative importanti in panchina, pensiamo a Dzeko. Penso però che il Napoli anche senza Higuain possa trovare le giuste motivazioni, sarà una bella lotta”.

I tifosi a Roma sono gestiti in maniera particolare?

“In un paese con difficoltà economiche e sociali lo Stato vuole dare segnali forti sull’ordine pubblico. Però non devono variare questi segnali tra città e città. Ci deve essere una mediazione importante con le tifoserie per rendere le curve non un territorio di impunità ma di tifo ed entusiasmo. I fatti degli ultimi anni ci dicono che comunque le cose in qualche modo debbano cambiare. Io faccio fatica a portare i miei figli allo stadio, il clima non è facile da sopportare. Gli stadi devono essere restituiti alle famiglie”.

Fonte: rete sport

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