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L’ANALISI di ROMA-REAL MADRID Combattiva quanto imprecisa sotto porta, Roma piegata da Ronaldo e Jesè

Salah
Salah

(D.Luciani) – Una Roma orgogliosa e combattiva esce sconfitta per 0-2 dall’Olimpico contro il Real Madrid. Una gara giocata alla pari per larghi tratti dai giallorossi capaci di rendersi più volte pericolosi nell’area di Keylor Navas ma mai in grado di scoccare il colpo decisivo. Un risultato bugiardo che premia oltre modo Cristiano Ronaldo e compagni, con la firma del portoghese autore fino al gol di una modesta partita. Al 12′ del secondo tempo Florenzi gli concede per la prima volta un metro, Ronaldo vola e rientra sul destro con cui calcia verso Szczesny. Il portiere viene messo fuori causa da una beffarda deviazione proprio del capitano romanista. Un acuto che gela l’Olimpico ma non la Roma, capace di continuare a giocare con consapevolezza fino a costruire otto palle gol solo nella ripresa con due potenziali rigori di cui almeno uno solare su Florenzi.

Un atteggiamento importante dei giallorossi, ad immagine e somiglianza di un mai domo Luciano Spalletti. La Roma mostra rispetto ma non timore davanti ai dieci volte Campioni d’Europa, senza la spavalderia mostrata lo scorso anno di fronte al Bayern Monaco. Un comportamento che permette ai padroni di casa di essere sempre pronta a ribaltare il gioco con fiducia in un undici iniziale che pone la tecnica al servizio del sacrificio.

Tatticamente irreprensibile la Roma, schierata inizialmente con Perotti a svariare su tutto il fronte offensivo supportato sugli esterni dagli indiavolati Salah e El Shaarawy. L’egiziano, dimenticato da un Marcelo proiettato solo in fase offensiva, tiene in scacco Ramos mentre il Faraone spaventa gli spagnoli al 44′ del primo tempo: Vainqueur (il migliore in campo insieme a Salah e Manolas) completa un triangolo lungo con l’ex milanista, chiuso in area da un super recupero di Varane. Nainggolan e Pjanic annullano Modric e Isco, lasciando ai Blancos uno sterile 63% di possesso palla. La maggiore pressione sulla difesa romanista arriva tra il 28′ e il 31′ ma Manolas sgombra tre volte l’area di rigore con ottimo posizionamento. L’unico tiro che spaventa Szczesny è di Marcelo che al 33′ disegna una traiettoria maligna col pallone che esce a mezzo metro dal palo.

Nel secondo tempo il ritmo della partita esplode completamente ma gli episodi decisivi finiscono tutti a favore del Real. La Roma non arretra un centimetro davanti ai fenomeni di Zidane, guidata in mezzo al campo da un Vainqueur che ricorda il miglior Dacourt. Al 7′ Ruediger non sfrutta una disattenzione di Ramos cercando lo stop di petto invece di una comoda sponda per El Shaarawy. Il Faraone al 9′ mette il turbo su uno splendido cambio gioco di Florenzi ma finisce per infrangersi su Navas: il portiere tocca il piede del giallorosso che però cade con un attimo di ritardo inducendo l’arbitro a non fischiare. Nell’occasione successiva passa in vantaggio il Real con CR7 che si butta tra le braccia di Zidane dopo aver assorbito i fischi dell’Olimpico, 0-1.

Al 18′ entra Dzeko al posto di El Shaarawy, mentre Kovacic rileva Isco. Proprio il bosniaco al 21′ crossa basso in area di rigore spagnola, Ramos allontana al limite dove Nainggolan perde il tempo del tiro andando a servire Salah: l’egiziano, con la punta, confeziona un retropassaggio a Navas. Il numero 11 romanista fa e disfa continuamente: al 25′ chiama Varane ad un salvataggio in spaccata mentre al 27′ serve Dzeko in area, protezione e scarico al limite dove Vainqueur fa partire un destro fulminante largo una manciata di centimetri. Neanche il tempo di veder sbuffare Navas che davanti a Szczesny si materializza Ronaldo, ma il colpo di testa del portoghese (dimenticato da Florenzi) termina appena fuori. Al 31′ Benzema schiaccia sul corpo di Digne un colpo di testa a botta sicura mentre due minuti più tardi James manda al lato un invito di Ronaldo. Entra anche De Rossi al posto di un esausto Vainqueur con Rudiger che scala a destra e Florenzi a metà campo.

La palla gol giusta arriva anche a Dzeko al 34′: perfetta rifinitura di Pjanic per il connazionale che davanti a Navas spara al lato di sinistro. Neanche sessanta secondi e il centravanti trova Florenzi in area, Carvajal lo falcia nettamente ma non per Kralovec che non concede il rigore. Al 38′ Salah si ritrova solo in area di rigore su assist di Florenzi ma l’ex Fiorentina aggancia male e spreca l’occasione migliore. Zidane vede Rodriguez senza più energie e inserisce Jesè: è il jolly per il raddoppio, favorito dal sonnolento Digne. Il francese temporeggia troppo sul contropiede del talento madrileno che dalla linea dell’area di rigore impallina Szczesny con un diagonale chirurgico, 0-2. Proprio negli istanti prima del raddoppio stava per entrare Totti, che fa il suo ingresso al posto di Florenzi con la Roma senza più energie per reagire.

Il Capitano fa in tempo a raccogliere fascia, ovazione personale e gli applausi che l’Olimpico tributa ai giallorossi. Finalmente squadra, finalmente capaci di lottare uno per l’altro anche di fronte ad un avversario più forte e blasonato. Per Spalletti la qualificazione è quasi compromessa e  la strada per vedere al 100% la sua Roma è ancora lunga. Ma il sentiero intrapreso è quello giusto.

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