(A. Pugliese) – Carlo Ancelotti gli aveva messo gli occhi addosso già ai tempi del Cagliari, per poi continuare a guardarlo con interesse anche in giallorosso. E chissà, magari se il tecnico della Decima dei blancos fosse rimasto al Real Madrid, la scorsa estate gli spagnoli ci avrebbero provato davvero a portare via Nainggolan alla Roma. Invece poi il rapporto tra Florentino Perez ed Ancelotti è naufragato, al Real è arrivato Benitez e il belga ha rinnovato con la Roma. Anche se poi il Real è ancora nel suo destino, non fosse altro perché domani sera sarà tra le chiavi tattiche di Spalletti, una di quelle a cui il tecnico toscano si affiderà per provare a tenere testa alla corazzata di Zidane.
A CACCIA DI MIRACOLI – Spalletti dovrà decidere dove farlo giocare, se come trequartista «perché è uno che morde tutti i portatori di palla» o in mediana, dove ad esempio preferiva Rudi Garcia «perché è un giocatore da box to box». Lui, nel frattempo, sa che sarà durissima contro il Real, ma non impossibile. «È inutile stare qui a nascondersi, sappiamo che servirà un autentico miracolo per passare il turno e ritrovarci qualificati ai quarti di finale — dice Nainggolan al quotidiano spagnolo Marca —. Mi piace lo stile di gioco del Real Madrid, secondo me vale quello del Barcellona. Anche se poi, per la vittoria finale della Champions League, secondo me, Barça e Bayern sono favorite rispetto alla squadra di Zidane». Ed allora perché non provarci già da domani sera, all’Olimpico. O almeno sognare di farlo, visto che la Roma è in un momento in cui l’indice di tutti i fattori è in crescita esponenziale: fisico, mentale, tattico e motivazionale.
OCCHI SU RONALDO – Ed allora ci penserà Spalletti a trovare le contromisure per provare nel miracolo, a Radja toccherà sradicare più palloni possibile a chiunque gli passerà accanto e magari dare una mano a contenere i colpi di quei fenomeni lì. A cominciare da Cristiano Ronaldo. «Lui è un giocatore eccezionale, è quello che fa la differenza tra il Real Madrid e le altre squadre — dice Nainggolan — Se un giorno non lo volessero più, mi piacerebbe vederlo giocare con noi e capire cosa succederebbe. Quello che fa Ronaldo è strepitoso, per le aspettative che crea e per il gol che riesce a segnare». Utopia pura, oltre quel miracolo che servirebbe per passare il turno ed affacciarsi ai quarti. Per Nainggolan sarà la prima volta della sua vita contro il Real Madrid in gare ufficiali, ma magari non l’ultima. E se Ancelotti non fosse andato via, chissà poi cosa sarebbe successo…