IL MESSAGGERO Roma, assalto al Faraone

El Shaarawy
El Shaarawy

(S. Carina) Cinquanta milioni per confermare la rosa attuale. Undici per Uçan, nove per Ruediger, sedici per Digne e otto per Ibarbo. Senza contare quanto già speso per ottenere i prestiti di questi quattro calciatori (17 milioni complessivi) e l’acquisizione necessaria di un portiere (Alisson a giugno costerà 7 milioni) se, come sembra, Szczesny tornerà a Londra. Cinquanta milioni di buoni motivi per i quali sarebbe un errore attendersi un mercato di gennaio fatto di colpi ad effetto. Del resto la storia recente insegna. Ad eccezione dell’acquisto di Nainggolan, gli arrivi a Trigoria nella sessione invernale difficilmente hanno lasciato il segno. Marquinho, Lopez e Ferrante nel 2011; Torosidis l’anno seguente; Toloi, Bastos, Nainggolan, Golubovic e Berisha nel 2014; Spolli, Doumbia, Ibarbo, Pepin e Mendez nella passata stagione. Anche quest’anno il trend non cambierà: sarà più un mercato di assestamento che volto invece a colmare alcune lacune, apparse evidenti già prima dell’inizio del campionato.

STEPHAN INSIDIA DIEGO La partenza di Iturbe potrebbe in teoria essere colmata con l’avanzamento di Florenzi, mossa (vincente) che proprio Garcia attuò appena arrivato a Roma. Non la pensa così Sabatini che punta ancora sul nazionale azzurro esterno basso, cercando in queste ore il sostituto dell’argentino in avanti. Le opportunità non mancano. Le più papabili sono due: 1) l’ex Siviglia Perotti: nuovo incontro tra Sabatini e Sogliano con la Roma che ha offerto 7 milioni. Il Genoa però ne vuole 12 oppure Torosidis e 10 milioni 2) l’occasione El Shaarawy: il Monaco ha comunicato che non lo riscatterà, arriverebbe quindi in prestito gratuito. Avviati i contatti con l’agente Pastorello. Rimangono in lizza anche Zielinski e Lens. Passano gli anni ma il modus operandi del ds non cambia: lasciarsi aperte più possibilità e poi chiudere quella ritenuta più vantaggiosa. Capitolo difensori: per Tonelli, l’Empoli al momento frena. La Roma ha sondato il terreno anche per Acerbi ma come per Defrel la risposta del Sassuolo è stata negativa. De Maio non entusiasma il ds, rimane Juan Jesus (poco utilizzato da Mancini) che potrebbe rientrare in ballo nel pagamento di Ljajic. A sinistra, invece, i nomi sono quelli di Kolasinac o Adriano. Fronte cessioni: l’agente di Torosidis e l’incontro Sogliano-Sabatini confermano l’interesse del Genoa per il greco. A Trigoria prendono tempo e valutano Arbeloa. Intanto ieri dalla Spagna è rimbalzata l’indiscrezione del Real Madrid pronto a prendere Pjanic già a gennaio, pagando per intero la clausola rescissoria di 45 milioni, dopo aver ottenuto il sì del calciatore a seguito di un incontro tenutosi tra il padre del ragazzo e un emissario del club spagnolo. Pronta la smentita dell’agente Becker («Non è vero, non mi spiego come escano certe voci visto che né io, né il padre, né il club abbiamo parlato con nessuno») e la frenata del calciatore: «Sono concentrato soltanto sulla Roma. Siamo in corsa per il campionato e abbiamo un ottavo di finale di Champions da disputare. Per questo motivo, un cambio adesso non è possibile». La sottolineatura temporale non passa inosservata. Tra l’altro ad avere avuto un contatto con gli emissari del Real non sarebbe stato il padre del centrocampista tantomeno Becker ma l’avvocato che fa parte dell’entourage del bosniaco e ne cura gli interessi. La clausola rescissoria esiste. Non è di 45 milioni come scritto in Spagna (è leggermente inferiore) ma vale solo per le sessioni estive. L’assalto del Real è respinto. Per ora.

 

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