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L’ANALISI di ROMA-B.LEVERKUSEN Senza equilibrio, senza razionalità: vittoria folle con Dzeko e Manolas enormi

L'analisi della partita
L’analisi della partita

(D.Luciani) – Pazza. Quasi da ricovero. Indubbiamente da psicanalisi. La Roma batte per 3-2 il Bayer Leverkusen spedendosi al Purgatorio prima di riassaporare la gioia quella vittoria che in Champions mancava da più di un anno. I giallorossi giocano un ottimo primo tempo con lo stesso undici iniziale visto contro la Fiorentina e sembrano poter massacrare (calcisticamente parlando) gli avversari: dopo neanche due minuti Dzeko manda in bambola Tah, Papadopoulos e Toprak e mette Salah davanti a Leno per l’1-0. Il bomber bosniaco è l’autentico trascinatore della squadra e al 28′, dopo un gran movimento nella difesa (?) ospite, firma il raddoppio infilzando Leno su splendido suggerimento in verticale di Nainggolan, 2-0. E se Salah avesse un briciolo in più di lucidità dopo gli scatti al fulmicotone, che ridicolizzano Wendell, il 3-0 potrebbe arrivare in altre tre opportunità prima della fine del primo tempo. L’egiziano al 30′ serve Dzeko che si divora la doppietta, al 43′  spreca un’occasione 4-vs-1 facendosi disturbare da Wendell già saltato e al 45′ perde il tempo dell’assist facendosi raddoppiare e chiudere.

Con i se e con i ma non si fa la storia e la Roma ci mette pesantemente del suo non imparando mai dai propri errori. Dopo la rimonta subito in cinque minuti all’andata (da 2-4 a 4-4), perché non concedere il bis? Così palla al centro, fischio del secondo tempo e Mehmedi batte Szczesny per il 2-1. Buona dormita della fascia sinistra giallorossa e del portiere che alza le mani stile Subbuteo. Reazione zero e 2-2 di Hernandez scattato in posizione regolare grazie all’errore di allineamento di Florenzi. Szczesny lascia comodamente l’esecuzione al messicano senza andargli minimamente incontro a chiudere lo specchio. Il polacco si rifà parzialmente respingendo una botta ravvicinata di Mehmedi lanciato in porta dal neo-entrato Maicon. Garcia dovrà regalare un busto al Pincio a Manolas: al 15′ è straordinario il recupero del greco su Bellarabi involatosi verso la porta romanista. Due minuti più tardi Dzeko viene affossato in area da Tah ma l’arbitro non ravvede il fallo.

Il Bayer decide di difendere il pareggio, la Roma torna a caricare a testa bassa con Iturbe e Torosidis al posto di un abulico Gervinho e dell’infortunato Maicon. Proprio da un traversone del ‘Toro’ nasce il gol del 3-2: Dzeko lavora il pallone in area, Pjanic lo contende a tre difensori che la spazzano corta, De Rossi calcia e Leno si supera. La palla sta per essere spinta dentro da Salah che viene gettata in porta da Toprak: rigore e rosso inevitabili. Dal dischetto Pjanic scarica tutta la tensione sul pallone e buca le mani di Leno con una sassata rasoterra degna di capitan Totti che lo osserva dalla tribuna. I minuti finali sono tutti per gli enormi Manolas e Dzeko, capaci di difendere porta e palloni in ogni modo.

Cinque punti ora nel girone, uno in più del Bayer e due più del Bate, con il Barça, praticamente già qualificato a 10, da affrontare nel prossimo turno. Ma ora c’è il derby nel quale potrebbero mancare Florenzi, De Rossi e Maicon oltre a Pjanic squalificato. Ci vorrebbero equilibrio, la parola magica, in campo e fuori e un preparatore dei portieri da Serie A.

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