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GAZZETTA.IT Sampdoria-Roma 2-1: i giallorossi dominano ma perdono su autogol

Dzeko
Dzeko

(F. Grimaldi) – Samp in paradiso, Roma nella bufera. Chi, se non lui, Eder, come protagonista assoluto in questo sofferto successo blucerchiato su una Roma che dopo lo svantaggio iniziale ad inizio ripresa era riuscita a riprendersi con il pari di Salah, prima di un furibondo assalto alla porta di Viviano a caccia del successo? Invece, al 40’, un’autorete di Manolas su un diagonale del solito Eder ha fruttato alla Samp il rocambolesco due a uno finale, che rilancia le ambizioni sampdoriane in campionato. Tutto nel secondo tempo: la punizione di Eder (che sfrutta anche un blocco di Soriano sulla barriera giallorossa) sblocca la partita, e lì inizia la rincorsa della squadra di Garcia. Viviano è decisivo in almeno tre occasioni, prima del gran finale a favore dei padroni di casa.

DUE FACCE — Impensabile prevedere un simile secondo tempo dopoché per metà gara la Samp ha palesato grande difficoltà a produrre gioco, con una difesa rinnovata più per necessità che per scelta. Mesbah (al debutto stagionale) a sinistra al posto di Regini, la coppia di centrali Silvestre-Zukanovic, e Correa alle spalle delle punte. Roma Dzeko-dipendente, ma solo sulla carta nei primi 45 minuti. All’inizio i blucerchiati hanno spinto a intermittenza, cercando invano la profondità e la velocità della coppia Muriel-Eder, poco serviti però da Correa. La Roma, poco propositiva in avvio, ha capito però le difficoltà degli uomini di Zenga ed ha fatto suo il centrocampo, provando spesso ad affondare sulla sinistra, ma mancando di precisione al momento di calciare a rete. Sino al gol di Eder la Samp è uscita solo a sprazzi: il diagonale di Muriel (12’), rapido ad approfittare dell’errore di Digne, s’è spento a lato, ma ai padroni di casa è mancata la capacità di accorciare fra i reparti. La Roma è arrivata davanti a Viviano la prima volta con Pjanic (24’, decisivo il riflesso del numero uno sampdoriano), prima dell’episodio più contestato del primo tempo.

I VELENI — È successo tutto al minuto 26, quando Eder è finito a terra in area ospite dopo un contatto con Manolas, entrato in scivolata per contrastare il brasiliano. Intervento contestatissimo dalla Samp, che ha chiesto invano il rigore, e s’è arrabbiata per il cartellino giallo mostrato al brasiliano, reo di avere cercato il fallo. Decisione, questa, parsa un po’ eccessiva. Lì è salita in cattedra la squadra di Garcia (doppia occasione per De Rossi e Dzeko quasi allo scadere di metà gara), anche perché Zenga, non fortunatissimo, ha perso Silvestre per infortunio, rilanciando Moisander in una difesa ancora più sperimentale. Un dominio territoriale ma, alla resa dei conti, assolutamente infruttuoso. Prima sconfitta in campionato per la Roma, con Totti davanti alla tv…

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