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CALCIOSCOMMESSE Palazzi: “L’inchiesta ha fatto emergere fatti nuovi”

Palazzi
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La posizione di Stefano Mauri e di altri calciatori già giudicati dalla Giustizia sportiva potrebbe essere rivista ed aggravarsi dopo il j’accuse di Hristiyan Ilievski che ha solo cominciato a collaborare con gli inquirenti cremonesi che si occupano dell’inchiesta sul calcioscommesse. Il procuratore della Federcalcio, Stefano Palazzi, non lo dice esplicitamente dopo il colloquio con il procuratore di Cremona Roberto di Martino che sul fenomeno sta indagano ormai da quattro anni: «Studieremo la situazione e agiremo secondo le regole previste dalla procedura», si schermisce. E la procedura, nella Giustizia sportiva prevede appunto la cosiddetta ‘reformatio in peius’, ovvero che in appello possano essere inflitte sanzioni ben più pesanti di quelle iniziali, come è scritto nell’articolo 36 del Codice di Giustizia sportiva.

I verbali degli interrogatori di Ilievski sostenuti davanti al gip Guido Salvini saranno presto nelle mani di Palazzi e sono carte ‘pesantì. Il macedone con un passato tra le ‘teste di cuoio’ del suo Paese davanti al giudice ha di fatto confermato tutte le circostanze contenute nell’ordinanza di custodia cautelare che l’ha portato in carcere e con il procuratore di Martino, che lo interrogherà anche domani sta approfondendo tutti gli aspetti «di un’inchiesta che è stata rafforzata» dalle sue parole, come ha spiegato lo stesso Di Martino. Ilievski, infatti, ne ha avuto per tutti: Mauri (Per Lecce-Lazio la somma per i biancazzurri era era di 100 mila euro «e l’accordo era che 30/40mila euro fossero per lui e la restante parte per Mauri, anche se ovviamente non posso verificare che egli abbia mantenuto l’impegno»), l’ex leccese Stefano Ferrario («gli ho dato una somma che gli ho indicato come 330 mila euro ma Ferrario mi ha detto che in realtà mancavano circa 3mila euro») e l’ex calciatore, amico di Mauri, Alessandro Zamperini. Questo sul fronte della giustizia ordinaria che con la collaborazione del macedone potrebbe portare a sviluppi imprevedibili, mentre fosche nubi potrebbero addensarsi sui calciatori coinvolti anche in termini di nuove squalifiche (Mauri, per esempio, ha scontato sei mesi), nel prosieguo di un’inchiesta che Palazzi, lasciando Cremona ha definito «un fiore all’occhiello» e «importante perchè serve a sradicare fenomeni come questi».

Fonte: Ansa

«Appena avremo acquisito gli ultimi atti dalla Procura di Cremona faremo le nostre valutazioni, delle quali sarà dato tempestivamente conto». Stefano Palazzi commenta così l’incontro col capo della Procura di Cremona, Roberto Di Martino, sugli sviluppi dell’inchiesta sul calcioscommesse e le ricadute sulla giustizia sportiva. «Grazie al lavoro della giustizia ordinaria – aggiunge il procuratore federale – sull’inchiesta emergono continuamente fatti nuovi ed è questo un fatto positivo al fine di sradicare dal calcio questo tipo fenomeni».

«C’è sempre stata grande collaborazione – ha detto Salvini – tra giustizia ordinaria e sportiva. La procura della Federcalcio ci ha sempre mandato i verbali relativi ai loro interrogatori e processi e noi abbiamo fatto altrettanto”.

Fonte: Ansa

Saranno trasmessi alla Procura della Federcalcio i due verbali d’interrogatorio sostenuti davanti al gip di Cremona Guido Salvini dal macedone Hristiyan Ilievski che, dopo esseri costituito ha confermate le accuse nei confronti di numerosi giocatori già coinvolti nell’inchieste sul calcioscommesse. Lo si è saputo dopo l’incontro a Cremona tra il procuratore di Martino e quello della procura della Federcalcio, Stefano Palazzi.

Fonte: Ansa

Il capo della Procura della Federcalcio, Stefano Palazzi sta arrivando a Cremona dove incontrerà il procuratore Roberto Di Martino per aggiornamenti sugli sviluppi dell’inchiesta sul calcioscommesse dopo l’arresto di Hristiyan Ilievski.

Il macedone Ilievski, ritenuto capo del gruppo degli zingari che corrompeva giocatori di serie A e B, era ricercato dal 2011 per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Il 27 aprile scorso si è costituito, presentandosi all’aeroporto bergamasco di Orio al Serio, dove è stato preso in consegna da agenti della polizia di Stato.

Da allora è stato già interrogato sia dal Gip di Cremona Guido Salvini sua dal procuratore Di Martino, ai quali ha dato la sua versione sul funzionamento e sui protagonisti del sistema messo in piedi per combinare le partite, che secondo l’accusa sarebbero diverse decine.

Fonte: Ansa

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